525 MDXXVIII, MAGGIO. 526 pai che’1 sera sta eleelo, et Palina mila in termine j de zorni 8, da poi essi dì 4. Deehiarando, che’l non debbi liaver alcun don, et la reslilutiune gli debba esser fatto di ducali 100 milia del datio del vin, principiando il mese di Settembre proximo per rata ogni mese, iusta la forma della parte presa in questo Conseglio adi 7 del presente mese Possa esser elelto d’ ogni loco, officio et regimento, et di quelli che si cazasseno oum li altri della ditta Procurati per casada o altro grado, excelli padre, fìgliol et fratelli. Nè se intendi presa questa parie se etiam la non sia approbala dal preditto nostro Maggior Conscio. f De parie 115 De non 39 Non sincere 2 Die 28 diclo, in Maiori Consilio. Consiìiarii et Capita ile Quadraginta. Posuere partem suprascriplam et fuerunt. f De parte 811 De non 136 Non sincere 39 1528, die 26 Maij, in-Rogatis. Ser Bernardus de dià de Pesaro, Caput de Quadraginta. Hanno continuamente cum summo studio invi-gilado li sanctissimi progenitori nostri, fra le altre ¡ustissime et olirne deliberatiòn, prò veder aciò, come è conveniente, tutti li subditi nostri siano parimente premiati et puniti. Che li clerici qual vanno in ha-bilo secular et viveno come laici non si possino eximer et liberarle per li continui et enormissimi delieti che comelteno ogni zorno dalle nostre sante leze el dalle mano della iustilia nostra ; per il che non parendogli conveniente che questi tali se do-vesseno tenir et osservar nel numero di persone clerieal, eo maxime che molti de loro hanno mo-glier el figlioli, et fanno exercitii el arte secular, nè alla vita clerieal convenienti. Et quando che gli occorre che per li nostri ius licenli conira loro sia inquirido et si vogli proceder per li loro delieti, (1/ La carta 351* è bianca, cercano cum ogni mezo deviar dal foro secular et rodarsi al ecclesiastico dal quale se ne habbino pena alcuna ogni zorno manifestamente si vede, el in tal materia furono poste varie parte, sì nel nostro Maggior Conseglio del 1364 adì 14 Marzo, e de 11 Ottobre 1388, come etiam in questo Conseglio de 23 Zugno 1469, per le qual de tempo in tempo gli fu augumentata la pena per fin al bando di questa città el tutte le terre et loci della Signoria nostra, così da parte da terra come da parte da mar. Et so in alcun di essi loci, over terre nostre fusseno trovadi, fusseno alla condition delli robelli del Stalo nostro, cosi nelle persone come nelli beni, et in cadami de essi loci et terre polesseno da ciascun senza pena alcuna esser offesi et morti, come in esse parte chiaramente si vede, le qual sono certamente bone el sanele ; ma come etiam P occorre in altre materie non sono mandate ad execution, perchè non obstanle queste ¡ustissime et sanctissime leze in tanto è augumentata et accresciuta questa pessima corrutela, che lutti non solamente li cittadini, ma etiam sol lati et ogni persona benché de condition vilissima se fanno clerici de prima tonsura over di quatro ordeni, el benché vestino et viveno come laici commettendo furti, sacrilegii, homicidii et ogni altra qualità de delieti, come sono trovali colpevoli de tal mensfali se defendono sotto questo velame clerieal, el se liberano dalle mano delli nostri iusdicenti et restano del tulio impunidi delli loro delieti, ita che’l non è caso alcun criminal el qual per questa pessima via non sia subtratto dal foro secular, et se’l non si provede, non solamente li iuditii criminali ma etiam civili serano levali el tolti dalli iusdicenti nostri secular. Nè si ha rispetto alla qualità delli casi, alii habili over persone, dal che continuamente nascono grandissimi inconvenienti et disordeni, et se’l non si provede deventeranno piaggiori. Et però, 352* havendo principaliter rispetto allo Altissimo et Omnipotente Mio noslro, acciò che sotto pretexto del suo sanetissimo et tremebundo nome questi tal scelestissimi comiltenli ogni sorte de iniquità per clerici non si difendano, èt dalle pene qual per li sui delieti meritano siano liberali, el etiam che la iustilia sì grata al Summo Dio consegnisi^ il suo effelto : L’anderà parte, che salve el reservate tulle le leze preditte, et altre in tal materia disponente alla presente non repugnante, et praecipue la parte del 1469 adì 23 Zugno, che tutti quelli li delieti de li qual sono recenti el le sue querele sono anchora