435 MDXXVHI, MAGGIO. 436 avanti el partir suo de qui li siano dali ducati 600 per subvenlione de mexi 5. Item, ultra li consueti danari che si trazeno di baylazi, de l’intrala et ussita et del ancoragio, i quali vadano a conto de li ditti ducati 120 al mese; per lo restante da la camera de Candia li siano dati ducati 80 al mese a bon conto da poi li 5 mesi predilli, de li danari del dalio de l’insida de vin de quella ixola. Sia obligado el dillo Baylo lenir famegli 4 cum altra-tante cavalcature, et haver seco uno nodaro do la Canzellaria nostra, il quale ultra el salario suo de la canzellaria, et li consueti salarii et regalie solite, debba haver etiam ducati 40 a l’anno da la Signoria nostra, cum tutti’ li altri modi et condilion contenute in la parte sopra ciò presa in questo et nel Mazor Conseio adì 4 de Zenaro 1518, a la quale in lutto et per tutto si habbia relalione. Et la presente non se intenda valer se la non sarà presa nel ditto Mazor Conseio. f Do parte 123 De non 7 Non sincere 1 Die 14 dicto, in Maiori Consilio. Consiliari et, Capita de Quadraginta. Posuerunt parlem suprascriptam, et iuere. f De parte 1095 De non 67 Non sincere 38 293') Di sier Polo Morexini podestà et capitanio, di Cividal di De/un, data adì 8 Mazo 1528. Moggi è venuto uno da Trento, el qual è stato li tutta questa settimana, Referisse esser gionlo de li 3 bandiere de fanlarie et homeni d’arme a la borgognona 800 el alcuni stradioti, de li quali già ne haveano aviati verso Rovere, drio li quali mandavano alcune carette de barili di polvere, de seste, falze, corde, una carola de lanze de homeni d’arme. El dice haver sentilo Ira loro soldati farsi varii ra-sonamenti de li lochi dove debbeno dismontar in Italia, et che impresa debano far, facendosi desegni etc. Aspello una persona de qualche inzegno mandala a Trento et quelli lochi de sopra dove sono le fanterie ali alogiamenli; di quanto riporterà darò notilia. Del dito, di 10 Mazo. Come il mandalo a Trento non è ancora tornato. Pur è venuto uno da Trento, qual referisse che li cesarei già se disponeno et prendeno il viagio per descender verso Verona. 11 che etiam resona per la via di Cadore et etiam di Agort. Io son un poco slraman a la strada dove se dimostra li preparamenti el andamenti soi ; pur non ho voluto restar etc. Del ditto, di 11 Mazo. Hozi è ritornato lo explorator mio mandato a Trento, qual riporta che Mercore a dì 6 del presente si aviono da Trento et quelli contorni drio a I’ Adese bandiere 26 et zerca cavalli 1200, et tutte le barche, ponti, victualie et monitione ; et la Zobia sequente gli sequitono altre 7 baudiere. Et perchè se dicea che ancora doveano gionger allre fanlarie et andarli drieto, siete lì in Trento per tutto Sabato, tamen altri non zonse, ma se levono tulli li cape-tanei che erano restati adrieto, et diceasi andavano per smontar sopra la Chiusa a uno loco dicto la Corvara con fama di voler andar a Milano, benché alcuni dicea si aviariano verso Napoli per darli soccorso. La qual cosa etiam ho sapula pe* alcuni venuti da Bolzano per lo canal di sopra di Agort a li dì passati, havendosi dillo che cesarei voleano far mossa per dissender per Friul. Et ^avendo mezzo di una persona quale ha familiarità grandissima con il vescovo di Persenon, ho mandalo fino a lui per intendere se n’ è cosa alcuna ; el qual mi ha affir-xnato non li esser né se li dia far preparation alcuna. A dì 15. La matina, fo lettere di sier Dome-nego Bolani proveditor in Monopoli, di 9,par-ticular. Come il Capitanio Zeneral era verso Bran-dizo, el con le zente da terra capo il signor Camillo Orsini baleva il castello con 7 pezi di arlellaria. Da Verona, di V Emo, Nani et Contarini, di 14, hore 14. Come inimici erano luti a Cavaion alozali, nè per lutto il zorno di Mercore, fo a dì 13, erano mossi ; el per alcuni fuziti dal campo dicevano voler passar et andar in mantoana. Et che erano (i) L» carta 192 ' è bianca, (i) U carta ti3' è bianca,