327 MDXXvm, et il Venere di 24 andele a Bolzan et fece colation lì a Bolzan, dove vide arivar quel giorno instesso, et andò in Valsugana dove erano assai soldati che venivano per tocar danari, et iterum ritornò a Trento dove arivò il conte Balista da Lodron quela sera proprio a slapheta, et parlò 11 un gran pezo col Trochstolfo maestro del campo. La Domenica agionseno quatro foriesi a Trento, et andavano vedendo li alozamenli che son tutti segnali, et se aspeclava 500 cavalli, el che era ancora in Ysprueh et a Bolzano; i quali 500 cavalli erano a Bolzano et Marti li aspettavano a Trento. Luni el conte Balista et il Trochstolpho comesseno a li deputati di Trento efie fassino far il pan et che lo facesseno sasonar ben, et che Luni, Marti et Mercore tulli i carri se doveano atrovar a Trento, et ogni terra dia dar 220* carra 3 che poleno esser da carra zerca 60 in 70. 11 conte Girardo ha ditto al prefalo nuntio .... che hanno dado 1000 cavalli per menar vituarie et altre cose necessarie per il campo, et che tutti i gentilhomeni convengono andar in campo in persona o mandarli uno di fioli, et che ’1 Principe ha mano in queste cose perchè si divulga venir a dani di la Illustrissima Signoria, et pubicamente dicono* venir a man salva. Et che ’1 capitanio Tegen vieti cum, 4000 lanzineeh et 4000 grisoni zoso per Val-tolina a la volta di Milan, et che questi altri, per quanto pono considerar el ha inteso, sono per venir per una di do vie, o per la via de Val di Lagro o per via de li forni di visentina, el che fra 5 o fi zorni al più se avierano. Et che heri, che fu a di 28, tien habino finito di far le mostre, sì che crede che sarano come è sia dillo a camino fra 6 zorni, et che moltiplicherà grandissima gente molto più di quello si tiene. Li capitami sono il duca di Brun-svich el Marco Sielh, et il conle Girardo de Arco, el il conte Batista da Lodron sono capi di colonello et consieri del Duca. 221 Del mexe di Mazo 1528. A dì primo. Introno Gai del Gonseio di X sier Nicolò Trivixan, sier Lazaro Mocenigo el sier Ui-ronimo Barbarigo. Dal campo, apresso Napoli mia 7, a dì 17, da ... . Scriveno, sier Alvixe Pixani procuralor et sier Piero da chà da Pexaro procurato!’, come in Napoli erano mirati spagnoli et lanzineeh et sono al numero di 9000, et haveano licenliato li italiani excepto Fabricio Maramaldo con 500 fanti eh’ è resta con loro ; et come erano venuti nel nostro maggio. 328 campo 3 capitanei corsi con fanti 600 erano con inimici, volendo tuor soldo. Lutreeh li ha ditto quando voleano haverli non hanno voluto venir, et mò voleno venir che non li bisogna, et li ha inviati a la volta di Calabria, con farli star et non fazi danno ; el qual Lutreeh molto si ha dolesto con loro Procuratori che li danari non erano lontani (?), nè si poteva mdver se non si paga prima le zente, usando sopra zio gran parole, dicendo veder l’impresa di Italia persa. Item, li risposeno, per li tempi non son zonli. Voria etiam l’armada nostra venisse a Napoli, dove è Filippin Doria con 9 galìe et havia preso do nave che di Sicilia con formenti voleano andar a Napoli, et una fregata. Scriveno, Lutreeh dice avanzarli per sto mexe scudi 48 milia et vera 1’ altra paga. Et il Re voi atender a romper in Pi-cardia ; ^fcia meio atendesse a Italia, perchè sa le cose di Franza, non porà far tanto, lievi, li corsi li hanno ditto in Napoli haver vituarie per do mexi ; ma pativano per li molini da masenar : (olendoli le aque, siariano mal. Scriveno, andarono alozar 3 milia apresso la lerra ; ma nel levar il campo si va disordinatamente. Lutreeh non voi aldir patiscono il campo di vituarie perchè li ministri di Lutreeh governa mal. Tamen Io exercito nostro è molto potente. Da Vicenza, di sier Zuan Antonio da chà Taiapiera capitanio, di 30 Aprii, hore 8 di notte. Di novo si ha, di sopra a Egna, Tremen et Meran sono adunati fanti 5000 et se ne aspetta assai, et questo aviso è cerio, et esser zonli a Bolzan li cavalli borgognoni. Si duol non li è provision in Vicenza el con 400 fanti che se li manda non si potrà difender : hozi aspelava lì domino Baldisera Asai con la sua compagnia di fatili. Et tenuta fin hore 15 per non esser passà posta, scrive mi è zonto nova di le cose di sopra per uno messo il qual partile di Trento Marti da sera, a dì 29. Dice come in Trento cargavano carri 221* 300 Ira munilion et vituarie; la qual cosa iudica mal assai per qui, perchè volendo inimici tuor la volta di l’Adexe et venir su! veronese, non bisognaria cargar li carri a Trento, però si provedi a quella cità in la qual non è alcun pressidio. Vene l’orator del duca di Milan, et parlò di le presente occorentie, et per saper di novo. Vene l’orator di Fiorenza per il qual fo mandato, et dichiaratoli le nove si ha di lanzineeh che vien zoso, quali polrano far mal assai, però bisogneria obslarli, et quella Signoria consideri il pericolo et ne mandi pressidii di danari a resister a la