/ 33 MDXXVIII, MARZO. 34 bilar in qucsla cillà non saranno taxali et meneranno robe in questa città, debbano pagar do per cento perse in loco di le decime che si soleva pagar ; le qual due per cento se babbi a pagar da tutti quelli lochi et de tutte quelle robe che solevano pagar decime al tempo che correvano le decime ordinarie. Et ditte do per 100 non possino esser cresciute, overo diminuite per più o manco angarie che si mettesseno ogni anno. Et aziò non si usi frau le nel mudar dei nomi, servendosi del nome de quelli fusseno taxadi per fugir la ditta angaria, sia preso che ultra il sacramento che se habbi a dar nel far de le bollete, che quella roba sia sua, overo de altri sui maestri drizata a loro, siano statuite quelle mazor pene a le qunl sono sottoposti quelli cascano alle pene de contrabandi ; a le quaj pene sol<>zazer debino quelli che muderano le mercante da nome a nome et che interromperanno l’ordine presente; et sia dechiarito,'aziò alcuno che sia (ansato non habbi causa de permetter che altri mettano robe in nome suo per liberarsi da le dille due per cenlo, sì per qualche comodo che polesseno haver, come per servir che quando si farà la refor-malion di questa laxa, quale de anni 5 in anni 5 se habbia a far iusta l’ordine zà preso in questa materia, veder se debi per li taxadori li libri di le doane nostre, come si suol far per veder le fazende 19* de quelli che fanno grossamente. Et se fra tali ne fusseno de quelli che escusandosi dkesseno haver permesso che altri niellino robe in nome suo, ultra le pene sopraditle a le quale se intendi esser incorso, non sia admesso tale excusatione, anzi severamente siano (ansali per quello si vederà portar le ditte fazende fatte in nome suo, et per quello porterà la facultà sua. Et il presente capitolo et ordine sia mandato alle doane nostre da mar et da terra et a cadauno altro officio nostro dove si fa bollete, et registrato ne li suoi libri, adciòad ogniu-no el sia noto et se possi far la exeeutione contra quelli che defraudasseno o permettesseno il permutar il nome nel Ir zer et meter le mercantie sue, per esser de non piccolo danno a la Signoria nostra, sì per causa de le ditte 2 per 100 da esser pagate, come etiam per altre t'raude che se com-melleno per questa mulatione in diversi otlicii, siauo obbligati li signori delti officii cum le solile sue utilità farne la debita execulione. El perchè nelle occorrentie se ritrova il Stato nostro, se ben è necessario per iustitia devenir a la presente laxa-tione, non è però a proposito che se habbi ad impedir che la Signoria nostra non possi haver modo / Diarii di M. Sanuto. — Tom- XLVIL de prevalersi de quella summa de danari rizercarà il bisogno, sia preso che se in questo interim ac-caderà metter taxe, quelle se debbano pagar integramente come sì fa al presente per nome di deposito con questa dechiaration, che falla la laxa nova, quelli haverano pagato de più de quello saranno taxali, possino scontar quel più sì in le angarie soe venture come in quelle de altri; quelli veramente saranno taxali più di quello haveranno pagato per la taxa presente, d liano pagar fra termine de mexe uno allora proximo quello resterano a pagar con il don, come haverà pagato le altre. Etiam li laxadori prefati debbano nel taxar cadauno haver conveniente rispetto alle spese, numerosa famiglia et ogni altro carico che havessero li zentilomeni cittadini el subditi nostri, come se convien ad ogni giuslitia ed equità. Et tinita la ta-xatione de tutta la città, siano electi per questo Conseglio cum li modi el ordeni che saranno electi li presenti altri XV Savii taxadori, quali debano taxar sì li XX come li XV Savii predicti, aziò cadauno sia taxalo come è conveniente. De parte 163 De non 34 Non sincere 2 Fu posto, per sier Znan Miani, sier Marco Minio, 20 sier Alvise Mozenigo el cavalier, sier Francesco Do-nado el cavalier consieri, che’l sia concesso a mai-slro Marco Medico a Montagnana, che reusendo l’edificio fatto di segar legnami, li sia dato il sesto di quello al presente si paga in la caxa di l’Arse-nal per ogni fil che’l segarà et sii obligaio andar per li boschi, el questa grafia sia per anni 30. El sier Marin da Molili consier voi, aleuto sia gran numero di segadori in questa terra sotto la sua scuola, qual vivono con le fameie, si observi quello è slà observalo fin ora et non fi sia concesso tal grafia La gralia 79, fu presa. Del Moliti 53. Di non 4. Non sinciere 9. Fu poi posto per lullo ¡1 Collegio una sola parie di riconzar la terra al modo come appar in la parie qui avanti posta. Ave: 163, 34, 2. Et lict ntiato Pregadi, resló Conseio di X con la Zonta. Et fu posto dar certi doni a quelli condus-seno questo anno passato bestiame in questa terra, iusta la parte, el non fu preso. Fu posto expedir l’Oralor che va al Signor turco, videìicct darli ducati 800 per comprar al* cuni presenti mancava. 3