337 MDXXVIII, MAGGIO. 338 orator, di 20, 21 et 23, date in campo, do mia * apresso Napoli a San Piero de ... . Ma in la prima, di 21, arisa scaramuze fate con inimici eie., et esser venuto uno fuora de Napoli fuzilq, qual el Cardinal Triulzi, ch’è preson in castello col Cardinal Pisani, lo manda. Dice esser li da 6 milia lanzinech, tra li qual è 1000 forneri et altri todesclii erano in Roma, et 4500 spagnoli et 1500 fanti italiani, et hanno vituarie per do mexi. Da poi alcuni andono a oferir l’imprestedo poi letti al Gonseio quelli si hanno oferto prestar in Collegio, unde andoe sier Andrea Gusoni procura-tor, ducali 300, et alcuni altri: in tutto trova ducati 1300, tra li qual sier Marin Zorzi el dotor è amalato in caxa, mandò a offerirse prestar ducati 70. liem, se voleva publicar quelli non hanno porta li soi boletini de non esser debitori ¡usta la parte, ma fo admoniti tutti ad portarli se non il primo Pregadi saranno tutti publicati, et la Ieze contra di lor sarà ìnviolabiliter exequida. 226* Fu posto, per li Savii del Conseio et terra ferma, la expedition di sier Polo Nani el qual aceta Proveditor et vicecapitanio a Verona, videlicet per sue spexe per do mexi ducati 280, per cavalli ducati 130, per coverte et forzieri ducati 30, per il secretano ducali 30 ; et che’l dito possi portar a risego di la Signoria nostra arzenti per ducati 400. Ave: 156, I. Fu posto, per li Savii, una lettera ai reclori di Brexa : atento li arzenti di sier Marco Foscari venuto de lì Provedilor di Brexa non è sia stimati di qui, li debino stimar. Ave : 138, 2. Fu posto, per li Savii, una lettera al Capilanio zeneral duca di Urbin laudando la sua opinion di andar revedendo et esser col signor duca di Milan ; et a lui li remetemo il tutto, nè nuì manchemo di far ogni provision per haver zente. Fu posto, per sier Benedeto Boldù, sier Alvise Bembo savii ai ordeni, che damalina sier Zuan Contarmi electo Proveditor in armada metti bancho et sia armato eie........Et sier Zuan Francesco Lippomano et sier Piero Maria Michiel savii ai ordeni voleno la parte soprascritta, et che sia dà licentia vengi a disarmar sier Zuan Moro provedi tor di P armada, in loco del qual dillo sier Zuan Contarmi fo electo ; el è stato fuora mexi 38 et è anialato. Et sier Francesco Donado el cavalier, Con-sier, sier Francesco Bragadin, sier Lunardo Emo' Savii del Conseio messeno voler la parte, et che sier Agustin da Mula provedilor di P armada, il qual si resente et fo mandato fuora per le cose del po-1 Diarti di M. Sanuto. - Tom XL71I. nenie, vengi a disarmar. Et sier Zuan Mianì el Con-sier voi diferir la materia, et non fo parlalo altramente. Andò la parte : 0 non sinceri, 2 di no, 15 del Donado et compagni, 18 di Lipomano et Michiel, 70 del Boklù et Bembo, 70 del Miani. Ite-rum: 8 non sinceri, 53 del Miani, 118 del Boldù et Bembo ; et questa fn presa. Da Trani, di Antonio Mazaruoì secretano, di 28, vene lettere. Del zonzer lì con li ducati 25 milia va in campo; et che havea trovado uno non-lio di Franza che portava 30 milia scudi in campo a monsignor di Lulreeh, et voleva montar in una barca di Paulo Muson bandito di Chioza con il qual non andava securo ; et P ha tolto con lui et sono insieme. Copia di do lettere dal campo sotto Napoli, 227 scritte a lo illustrissimo signor duca di Milano per domino Girardo Cadeno suo orator-, la prima data dal campo a Cay-vano, adì 20 Aprii 1528. \ Ancora siamo qui a Caivano. Li inimici hanno fortificato il monte di San Martino qual sla unito a la cilade de Napoli, et quello insieme con la terra intendono guardare, perchè seria quasi impossibile o almeno summamente difficile poter guardare Napoli havendo perduto ditto monte, qual sta chava-liero a la terra. Quelli che vi escono di Napoli dicono che li inimici hanno de grosso sachegiato quella terra, et vanno facendo del resto. Sorento et la rocha de Caslelamar se tengono a nome de li inimici. Tutto el resto qua d’intorno s’è renduto. Monsignor ha mandato Simon Romano in Calabria con zerca 300 fanti. L’altro giorno ancora mandò alcuni capi di parte. Di quella provincia, la maggior parie è rendula. Lettera del ditto, data dal campo in Casoria adì 21 ditto. Questa mattina siamo venuti qua a Casoria distante di Napoli miglia do. Gli inimici, non pensando forse che’l campo nostro si havesse a levare hoggi de Cayrano, haveano fatto una imboscata lontano da Napoli uno miglio in luogo molto forte; et la imboscata era da zerca 500 cavalli et 200 archibu-sieri. Questa imboscata fu scoperta da li nostri cavalli lizieri, contra la quale Monsignor ma^ò il signor Boratio Bagione con le Bande negre. Esso signor Horatio andò senza lassare sonare tamburi, nè far altro rumore, et subito se apizò lascaramuza 22