65 MDXXVW, MARZO. 66 38') Da Udene di sier Zuan Basadonna locotenen-te, date a dì 6 Marzo ; manda una lettera hauta dal capitanio et comunità di Venzon, di 5 Marzo. Magnifico et clarissimo, eie. L’ è zonlo in quesla sera in questa nostra terra ser Bernardin de Berlolin bergamasco et cittadino de Sacil, cum uno compagno, el qual vien de Alemagna, et hozi sono 17 zorni che dice esser partito de Slrygonia dove si atrovava il Ile bohemo, qual si dovea partir et andar a Buda; et dice che il zorno de San Malia apostolo esser partito da Viena, el che lo conte Nicolò de Solm è andato in Boemia per far zenle. Che messer Nicolò da la Torre cum lo resto di le zenle del prefato Re boemo è andato a la volta de Casovia, dove è a campo lo re Zuane ungarico cum valoroso et polente campo. Questo luogo de Casovia a inlelligen-lia de vostra signoria è a li confini de Polonia ; passo de grandissima imporlanlia. El subzonse, che l’é grande numero de turchi a li confini de Hon-garia, et iudica, per li andamenti che’l vede del Re boemo, che non farà alcuna impresa degna contra il prefalo re Zuane. Questo é quanto che a cavallo ha referilo; il che ne ha parso significarlo a vostra signoria per esser dillo sier Bernardin persona veridica et dabene, il quale era andato in quelle parte per haver la tratta di le biave mediante il favor de messer Nicolò da la Torre, tamen non ha potuto conseguir la gralia. Copia di uno aviso mandato a,l ditto Loco-tenente per il Provedador di Cividal di Iriul, de 6 Marzo. A lo magnifico messer Thomao Donato di-gnissimo proveditore et patrone mio honorando. In primis, la terra di Costanza si ha fatto liga con sguizari contra el suo vesco, per la fede luterana. Item, la terra de I.iyza se ha dato al Turco, per uno capitanio amico del Vayvoda. Item, hanno comandamento lo paese de stare in ordine con le loro arme, et a mezo lo mexe de far la sua mostra. Item, Salatnanca si fa zenle verso le terre franche et cavalli ; sino a quell’ora se ne havea falli 4000 fanti, et si è non so che altro signor con lui che lo aiuta a far. Et non ho podesto intender a che via (i) La caria 37' & bianca. J Diarii di M. Sanuto, — Tom. XI VII. sono per andare. Item, lo loro signore se ha dato licentia a uno mercadante che possa menar 20 milia veriini de biava dentro in le terre de la no- 38* sira Serenissima Signoria, ma lo paese vicino de qua non la vote lassar passare pefthé voleno ancora loro la licentia, el si sono andati in conlradi-tione a quello. Si crede lo mercadante olegnirà. Et questo ho inteso in Villaco, et secondo quello, referisco a vostra magnificeulia a la quale mi ra* comando. A dì 10. La malina fo lettere delprocuraior 39 Pexaro da Serra di la Capriola, a dì primo de Vistante. Come erano zonti 11 con monsignor di Lufi’ech et lo exercito, et parliriano la matina per S. Severo, qual è distante mia 20 da Manferdonia. Ne la qual terra di Manferdonia par 2000 fanti et alcuni cavalli di quelli erano in 1’ Apruzo voles-seno inlrar, et non fono lassati intrar da quelli di la terra, et sono andati a Barleta. Si lien etiam lì non saranno admessi. Scrive, con noslri sono da 22 milia fanti, et inimici erano a S. Germano dovefevano la massa; erano 10 milia in ti milia tra lanzinech et spagnoli et 4000 italiani. Scrive, li danari se li mandò erano zonti in Ancona, el li hanno mandali a tuor. Item, che sier Vettor Soranzo con li cavalli lizieri ritrovandosi avanti, volendo tornar al campo, al passar di certa montagna fo tanta fortuna di neve et...... che li cariazi fono persi el ne moriteno da....... Di Cassan, di sier Tomà Moro proveditor zeneral di 7, hore 4. Come a li inimici si è resa la rochela di Ulzinà, mia uno lunlan da Loco, in la qual erano da .... , fanti, et si reseno a descrittile, el par li habbino morii tulli, et questo fu eri. Inimici, per gli forti contrasti che gli sono sul bergamasco non hanno fino a ora passato Adda ; ben è vero che si ha, inimici facevano gran prepa-ralion di barche, che é segno voleno passar. Li fo mandalo in bergamasca 2000 fanti, olirà 300 ho-meni d’arme vi sono. Il signor Antonio da Leva con le sue gente é ancora a Pionlello, né fin ora è faclo effeclo alcuno. Scrive, inimici lagliono tulli quelli erano in Ulzinà a pezi ; si dubita mollo non vadino sul bergamasco. Non si manca di proveder et mandar zenle; ma sono malissimo pagale et molto si teme non voglino far le fazione. Scrive, li a Gissan si sta con molta guardia. Si ha mandalo 2000 fanti con spalle di 300 homeni d’ arme sul bergamasco. Vene l’orator di Anglia, rechiedendo il pos* gg* 5