23 MDXXVIII, MARZO. Avelane ..........libre 50 Altra sorte di uva..............» 60 Zucaro per cucina..............* 100 Zucarofino.........pani 10 Prune...........libre 50 Torze di zera bianca di peso libre 2 . » 80 Candele di cera bianca di 5 a la libra, di longeza d’ un piede e rnezo . . » 100 Riso......................5 50 Pevere pesto....................^ 6 Polvere di ogni sorte di specie ... » 6 Garofoli....................» 2 Canela in cana................» 1 Canela pulverizata..............» 1 14' Da Zervla, vene lettere di sier Zuan Francesco Sagredo proveditor, di ... . Narra la cosa come fu di l’asalto volevano far li foraussiti di Zer-via, nominati per le altre, et quel Stefano Fante-aguzo da Cesena fo nostro contestabile con li danari hauti da li tesorieri del Papa, etc., et le provision lui fece, et come il Proveditor di Ravena è stato li etc., ut in litteris. Di sier Tomà Moro proveditor generai, da Cassan, di primo, hore 6. Come beri scrisse li pregioni fatti per nostri de inimici forono 12, hnra avisa sono 22, et do capitanei et do altri capitani di spagnoli feriti a morte, I’ uno don Alons capitanio di cavalli ferito di due archibusate, 1’ altro capitanio pur di cavalli legieri, taiato una mano, et do capitani furono presi. Li inimici sono allogiati in Piontello et lì si stanno, nè hogi hanno voluto insire, perchè venendo di Lomelina el signor Cesare Fregoso et domino Paulo Luzasco sono corsi fino a li muri di Piontello et li hanno tolti cavalli et li muli del capitanio Zucaro, nè mai-loro inimici se hanno mosso de lì. Item, hogi inimici do volte hanno dato allarme, vexati da nostri cavalli, nè però si sono mossi. 11 conte di Caiazo con 150 cavalli et 400 fanti insite fuora per trovar ditti ini -' mici ; ma loro non li volseno venir. Scrive, 8 capitani de fantarie sono sta mandati sul bergamasco con le sue comitive, el è bona gente et in ordene. Scrive, hozi se ha sentito tirar artellarie da lungi, pur verso Leco ; ma non se sa dove. Scrive, zà do notte stemo a l’erta, senza dormir. Del ditto, di 2, hore 3. Come el signor Antonio da Leyva è pur a Piontello, et heri, come scrisse, passorno per de li «le zente nostre da cavallo, che (1) La carta 13 * è bianca. venivano de Lomelina, et li feceno dar a l'arme, nè mai volseno venir fuora. Si starà a veder ben occulti ciò che ’1 vorà fare. Hori inimici che sono per socorer Leco tentorno di passar Ada a Brevio et in altri lochi, et già alcuni di loro erano passali el furono con loro danno et vituperio falli tornare di là ; sichè è stà fatto tale provision drio Ada, che non è da dubitar che dicli inimici habbino a passar Ada, nè potrano soccorer Leco. Scrive haver hauto li ducati 10 milia. Da Brexa, di sier Zuan Ferro capitanio, 14* di 2, vidi lettere particular, che dice. Da novo si ha, el signor Antonio da Leva haver mandato per soccorer Leco 1200 italiani, do insegne di lanzinech, pono esser 300, el zerca 650 spagnoli, quali hozi si dieno trovar à Ulcina. Hanno doi canoni et doi mezi canoni. A l’incontro, a Caurinogli è el signor Piero da Longena, el conte Ercule Rangone, Cesare da Martinengo, Octaviano Vaylà, Marian da Castello, domino Guido de Naldo, Feracino et Batistin da Rimino, che sono zerca 1800 fanti. El castelan di Mus se li ritrova in esser fanti 800. Heri gionse in campo a Cassan il signor Cesare Fregoso, il magnifico Luzasco con quelle gente che erano in Lumelina quali riposammo per uno giorno : et dotnan infallanter si farà una di due cose, o andarano a tagliar a pezi el soccorso di Leco, o faranno giornata con el signor Antonio da Leva che se ritrova a Piontello. Hozi o doman si delibererà qual de due cose haràno a fare ; ma se iudica farano quella di Leco. L’altrieri si fece una grossa scaramuza ; fu preso do capitani ispani de leggieri con molti altri homeni da bene, et loro inimici guadagnorno una insegna di gendarme che cascò a quello.la portava, che era del conte Odo Brazo, giovane valente. Ma questa è la prima baruffa che ha fallo ; un’ altra volta sarà più advertilo. Del capitanio del lago, Jacomo Barbaro, date al lago a dì primo Marno, par ti colar, vidi lettere Come, essendo stà preparato per el venir de monsignor reverendissimo Farnese a Salò, qual doveva venir, el lutto è stà venduto, el questo per haver ditto el suo spendador, che il Papa li ha mandato uno brieve che voi vadi da Sua Santità ; sichè ha convenuto andar verso Orvieto. Di sopra si fa una dieta nel conlà de Tiru> I, per voler far gente. Scrive haver mandato doi, che uno non sa di l’altro, per veder quello è, et sono persone che reporterano la verità. Si fa le munilion rifrescar, tamen di union di gente non si ha. Del ditto, da lìordolin, di 2. Come quel ca-