13 Icrra quelli paga di fitto da durati 25 in suso, pagi ducati uno, da 10 in suso ducati mezo et da 4 in zoso sia conosuto per tre Procuratori da esser electi, ut in parte. Da Udene, di sier Zuan Basadona el dotor luogotenente, di ultimo. Manda aviso di Venzon, La copia sarà scritta qui avanti. Di Foligno, di sier Alvise Pixaniprocura-tor, proveditor menerai, di 27. Come il Capitanio zeneral è alozalo pur a San Orachii li vicino, et che li ha ditto non li par di andar avanti, perchè va con poco suo onor et saria colonello di monsignor di Lulrech. Scrive et solicita si mandi danari, ltem, spagnoli et lanzinech erano ad Anagni mia 30 lon-tan di Roma, et fato la monslra haveano 11 milia fanti, et par abbino haùto nel darli danari voluto (?) zurar di andar a trovar Lutrech. ltem, scrive, il Cardinal Campezo, che è in Roma, havia hauto ducali 20 milia dal Cardinal di San Severino novitcr creato". Il Papa li scrisse non li desse a li cesarei se non in caxo volesse brusar Roma etc. ltem, par li cardinali Ursini et Cesis, che erano obstagii lì a Roma è stà liberati ; ma 11 cardinali Pixani et Triulzi, che è a Napoli, è in gran strela et in una camera, li quali in zorni .... non li è slà concesso solum 2 volle aprir le fanestre. Fo mandalo in quesla sera al procurator Pixani per corier ducati 10 milia in oro, per la via de. . Di sier Toma Moro proveditor zeneral, da Cassan, di 29. Il sumario scriverò di sotto per non poterlo haver haulo hozi. Del governador signor Janus Maria di Campo Fregoso, dal campo da Cassan, a dì 29 Fevrer. Vidi lettere scritte ai rectori di Brexa: Clarissimi domini honorandi. Hora mi accade significar a quelle, qualmente il Signor Antonio da Leva personalmente con fantaria et cavallaria grossa ussite hieri fuori de Milano, et sono stali questa notte allogiati a Pioltello, designando loro quesla matina per tempo andar a Mel-zo per prenderlo et svalisar la compagnia del conte Claudio Rangon de fanti et quelle del Vicoaro et Hannibal de Lenzo de leggeri. Questa notte habbia-mo fatto venir tutte le loro bagaie al campo el levato quante vituarie et vino era in esso loco; quello che non si è potuto levar, sparso. Et così le ditte compagnie questa matina inanzi el giorno havemo fallo ritirare allo exercilo per fare andar fatilo il 14 disegno de li inimici. Nondimeno essi inimici a bon hora gionsero a Melzo, et personalmente il signor Antonio da Leiva al suo governo. A la gionta loro ritrovorno li nostri levati de là, et li seguìtorno drieto a cavallo et archibuseri in sua compagnia, et così scaramuzando con loro il prefato conte Claudio et li leggeri nostri sonosi retirati a salvamento. Vernili loro messi al campo a notificarci tal cosa, habbiamo fatto cavalcar contro li nemici el signor conte da Caiazo et la compagnia del Castro, quali per bono spatio sono stati a le mani con li inimici, et il prefato Conte ha preso uno capetanio de loro de cavalli leggeri et uno de insegna, con alquanti homeni d’arme et cavalli leggeri, in tulio da 12 in 14 bene ad ordine. De morti el feriti de loro non ne farò mentione, nè de cavalli, perchè inai si può sapere; ma certamente il Leyva era venuto molto grosso persuadendo far gran fatti et gli è andato fallito il suo pensiero, etsperamo fargline andar fallili ancor de li altri. De quanto ne seguirà, vostra signoria ne harà aviso, a la qual mollo mi offero et raccomando. Sottoscritta : A comandi de V. S. Janus Maria de Campo Fregoso. Da TJdene, di sier Zuan Basadona el doc■ g tor, luogotenente, di ultimo Fevrer 1527. Manda questi avisi : Ex litteris Tenzoni ad clarissimum dominum Locumtenentem, die 28 Februarii 1528. Magnifico et clarissimo signor nostro obser-vandissimo etc. Per dui hebrei parlili da Vienna circa 12 zorni fanno, referiscono che in Vienna se atrova el conte Nicolò da Solm, el che lo Re boemo et archiduca auslriano se atrova in Strigonia cum poca zente, et che Sua Maestà et ancora le Regine, zoè la sorella et la moglie se aspeclavano a Vienna. Lo re Zuane ungarico, alias Vaivoda transilvano, se atrova su la Tissa a quel luogo dove fu facta la prima scaramu-za tra esso Re hongarico et lo Re boemo, et diceche il prefato re Zuane esser potente di zente. Ut-terius ne riferisse uno nostro cittadino, qual vien da quelle parti superiore, che da persone degne di fede esserli stà referito, el prefato re Zuane haver preso doi castelli de l’anteditlo Archiduca, el nome non scia de dicti castelli, tamen che lo Vayvoda MDXXVIH, MARZO.