377 MDXXVIII, MAGGIO. 378 far perché bisogna fondarlo in aqua, et una fossa era zà fatta, et non cessarò, che spiero, non me mancando el viver per li guastadori fino a l’ar-colto, si cognosserà io haver meritado li ducati 18 (?) al mese ho di salario. Mi hanno mandalo soltm 500 stara di fomento, qual ho dato a questi fornari a lire 17, soldi 4 il staro, et tolto a l’incontro pan fato senza haver altra spesa, a unze 6 di pan al marcheto come si fa in questa città, et di quello don ali guastadori soldi 6 al zorno. Questo è gran beneficio di la Signoria, et con la mità di la spexa farò l’opera; ma bisogna si mandi di l’altro for-menlo suso. Li soldati li ho pagati iusla l’ordino del Senato. Tutti sono archibusieri. Hozi ho dispensato le 15 per 100 di page morie ; il che.con-253* tinuando sarà cosa bona si la durerà. L’ è occorso che uno fante che tochò beri la paga se ne fuzile ; et inteso zio, il suo capo di squadra lì andò driedo et lo prese ; et cussi caldo, de mio ordine menatolo ala cadena, li feci laiar il naso el le orechie siando el boia el suo contestabele, el poi a son di tamburo fatolo acompagnar fuora di la porla et toltoli in-driedo la paga ; spero non venirà voia più ad alcuno de fuzir. Hozi ho falto intrar in guarda orde-naria et posti ale porte di notte el di zorno, et aziò se exercilano. Etiam questi schiopetieri del territorio li ho posti in ordinanza insieme con li fanti; sichò posso reputar haver da fanti 650 tulli Ira archibusieri et schiopetieri; ma voria haver archibusi da dar a questi del territorio che non ne hanno. Ho fatto meller in ordine l’artellaria tutta azió se l’ocoresse qualche cosa la possa adoperar; ma non mi mandando la Signoria pressidio, mal si potremo difender, et venendo inimici verso Verona, in uno zorno potranno venir qui. Da novo, per lettere di heri da li confini sì ha, come inimici comenzavano a dar danari ale fanlarie. 254 Adì 8. La matina fopoche lettere; solum questa da conto. Di Brexa, di sier Zuan Ferro capitanio, dì 6. Di le cose di sopra, per uno venuto che se partile Domenica di Trento, dìse che Venere passalo fo adì primo, esser stalo in uno loco dillo Menz di sopra da Trento zerca 15 mia, e che in quello contorno erano cavalli et fanti da 6000; et che Domenica se lavorava de sopra di Lodron per 6 mia per far le spianale per venir a la volla di la rocba di Anfo el a Boca de Valle per vegnir per la via de Casal; et non sono venuti li fanti; pur se dice i saranno grossi et penso non veranno cussi presto. Le preparation sono gaiarde : aspelamo in questa città domino Guido de Naldo con fanti 450, qual vieti per securtà di la cilà. Noto. Fo condulto in questi zorni nel caslel di Brexa Gabriel da Martinengo, qual fu preso a Ze-noa per il signor Cesare Fregoso et posto in caslel di Cremona ; hora è slà condulo a Brexa. Venero in Collegio li do oratori di Franza, il nuovo et vecchio. Di Verona, di sier Zuan Emo podestà, sier Polo Naniproveditor generai et vice capitanio, data adì 7 Mazo, fiore 18, Come era venuto uno ragazo tedesco a la Chiusa con la croce rossa, et preso da 6 guardie disse: « Meneme ai roctori dì Verona; li porto una tollera del duca di Brexvich ». Et cussi l’hanno menato da loro; el*qual ghe deteno una lettera ; la copia è qui avanti come una patente overo desfida. L’hanno esaminata ; non dice altro se non eh’ è 5 zorni eh’ è venuto a slar con dillo Duca, e sleva con li conti di Lodron. Unde mandauo la dilla scrittura, e hanno retenuto el todescho fin [laveranno altro ordine di la Signoria nostra. Da poi disnar, fo Collegio di Savii ad consu- 254* lendum. Di Cassan, del proveditor Moro, di 6, fiore 22. Come il signor duca de Urbin eri zonse a Bergamo, el diman vien a Caravagio per parlar al signor duca di Milan; et etiam lui Proveditor vi va per esser insieme in consulto. Di Lomelina, il signor Cesare Fregoso scrive aver preso 25 cavalli di inimici. Di Brexa, di sier Domenego Pizamano podestà et sier Zuan Ferro capitanio, di 6, fiore 3. Come hanno hauto lellere di Salò, che 12 milia fanti erano venuti di qua di Trento, et che saranno 25 milia e più, computa li cavalli et quelli di Salòa; lutti passano di qua con le loro robe. Item, per altri avisi si ha, il capitanio Tegen haver licentialo 400 di soi fanli, et li conli di Lodron esser venuti a Lodron senza zente et mal conienti, dicendo li Focher non haver volulo dar li danari. Del ditto sier Zuan Ferro capitanio, dì 7. Di novo si ha, questa matlina per avisi dì Salò, per una spia venuta da Trento, come a Trento sono cavalli 1000, et che Luni dovea zonzer altri 400 in 500 cavalli ; et che a Caliano erano fantarie quale dovea-no andar a Rovere, e quelli de Trento doveano andar a Caliano. Item,cheaTremer erano fanli 24 milia, et che in S. Marco in Trento erano farfossi 500 pieni di farine, che sono cerle botti di 4 in 5 some l’una. Item, che in piaza erano pezi 20 di artelarie et '6 grosse; et che erano ari vate quatro carele di poi-