459 HDXXVIH, MAGGIO. 460 Summa beneficiadi numero 903, a raxon de 15 el pili per cento. Summa ducati 12000. 308') Adì 17 Domenega. La malina venne sier Antonio Barbaro stalo podestà a Brexa per danari, in loco del qual è andato efiam per danari sier Do-menego Pizamano. Era vestilo damaschili creme-xin, et referite di quelle occorentie di Brexa. Vene l’oralor di Franza, et fo parlato di questa perdeda di Pavia, et quanto si avia scritto in Pranza ave con li Cai di X. Vene l’orator di Milan el portò una lettera da Lodi del Duca suo signor. Li scrive il modo si perse Pavia, che inimici introno per una porla custodita dal Coscho. La copia del qual aviso scriverò qui avanti. Di Brexa, di reofori et proveditor Foscari, di 15, hore . .. Come temono molto aproximan-dosi li inimici ; però hessendo achadulo quello è, saria bon si mandasse di qui zenlilhomeni nostri per star a le porle, come è sta manda a Verona, acciò non seguisse qualche inconveniente come è stato quello di Pavia. Scriveno provision fanno eie. Di domino Antonio da Castello, del campo di Cassan, di 13, a sier Zuan ferro capitanio di Brexa. Come in questo giorno, cerca hore 23, havemo haulo da la Exeellentia del duca di Milano, qualiter lui ha per certo da un fante uscito di Pavia, che in questa malina inimici ha robato Pavia et è intrati dentro; cosa certamente mollo strana et biasmevole, et maxime per esser dentro el capitanio Longena gubernalor, ben però senza compagnia, el signor Hannibal Fregoso, el capi-lanio Coscho et Cesare da Martinengo nostri capitani di fanlarie. El clarissimo nostro Proveditor el dì innanzi advisò el Duca predielo di questa cosa, perchè sapea questi andamenti, et cussi ctiam advisò a Pavia per messo a posta. Di Bergamo, di reofori, di 13. Nulla da conto. Alendeno a fortificar la terra. Di Verona, di refori et proveditor Conta-rini, di 16, hore 15, con avisi, inimici esser dove erano nè sono mossi. Itcm, hanno dato una bataia alcuni cavalli a Bardolin, et quelli si hanno difeso. Sono andati a Laciso dove era Hironimo Padoan con li archibusieri, et Paris da Lodron li dimandò il loco a nome de l’Imperador et del Capetanio Ze-neral di l’exercilo. Li rispose non voler darli. Item, allre particularltà, ut in fìtteris. (1) La carta 307 * è bianca. Et sul levar del Collegio, venne pur di Verona, 308* di hore 21. Zerca li cavalli iizieri, et dì haver manda esso sier Polo Nani proveditor per Paulo Luzascho et il capitanio per il conte di Caiaza ; et seriveno ut in litteris. Item, come inimici hanno brusì la porta di Castelnovo dove i sono, et per alcuni cavalli Iizieri del Capitanio General è sta trovato 11 lanzinech in certa caxa separati di altri, et combalerono con loro, morti 7 et 4 fati presoni ; et mandano la relatione in summario come dirò di sotto. Di Brexa, di sier Zuan lerro capitanio, di 15. Manda questi avisi : Copia di una lettera scritta al Desanzan per Zuan Mida, di 15 Mazo 1528, ad Antonio Gabinal in Calzinà. Fratei carissimo, Dapoi la partita, è azonto uno de li nostri messi qual disse esser venuti a la volta di Caslel novo, et sono spesi fin a Cavalcasene, et hanno fatto gran mal et hanno brusi Pessenella più de Chave-ri (?) Subito mandate qui aut doi di vostri perchè a hora a hora darò aviso. Mando a posta el lator presente. Non altro. Son tutto suo. Falli relornar el messo presente Sottoscritta : Il tuo fradel Zuan Mida. Copia di una altra lellera del ditto, pur di 15 Mazo, scritta al preditto Gabinal, la qual comenza cussi : Fralel Gubinal Subito zonto uno de li noslri messi a hore 17 da Bardolin, riporla queste parole ; che todeschi hanno domandado Garda et Bardolin, el hanno me-nado via pecore et altri bestiami numero 200 et stano lì drio atorno ; et disse esser el campo a Ca-vaion et Rivoli ; non lassa partir niuna persona fora del campo aziò non porla nova nessuna fora del campo. Me trovo in grande fastidio. Altro non so che dir. Se’l vigniri altra cosa, per li noslri messi darò aviso subito. Perdoneme se non fo quello che