285 MDXXVIII, APRILE. 286 di curto li danari, mi dubito non venga a cascar qualche disordine per la penuria del vivere. Sotloscritla : Di Vostra Signoria servitor Hanjhbal Fregoso. 191') Copia di una lettera di sier Zuan Antonio da chà Taiapiera capi tanto di Vicenza, di 21 Aprii 1528, a hore 3 di note. Ileri il signor Duca vulse saper tulle le opinioni de li inzegneri, et perchè fu promosso che lo aiuto di le aque saria il principal a questa fortification, Soa Excellentia deliberò si facesse la liveílatione, et cosi fu dato il carico a missier Antonio da Castello insieme con li inzegneri, qual fece la livellatione. El poi questa malina inlrodutlo a la presentía del signor Duca, ove eramo nui rectori et il clarissimo provedilor Contarmi et li inzegneri, referile, che facendo dui sostegni uno al Relron, l’altro al Ba-chion, alagaría atomo la città, removendo però certo leraio fallo per la cavalion di la fossa ordinò già il qu. signor Bortolomio'Alviano, con far però una fossa in dui pozi di perlege 300, et inundando le fosse vechie. Dilla questa relatione, et havendo ogniuno parlato sopra il suo parer, mostrai quel disegno che ho mandato de li ; il qual visto et examínalo da Sua Excellentia, gli ha aparso sia molto al proposito et lo ha summamente comendalo per il presentaneo bisogno, comelendo che si procedi secondo quello. Il dillo missier Antonio da Castello ancor lui è intrato in tal opinion. Ma perchè lo ef-feclo rizerca provisione di 3000 guastatori almeno el bisogna provederli del viver perché de qui non li è mo.lo de subslentarli, habbiamo serillo a la Illustrissima Signoria si degni proveder et di qualche danaro, perchè senza non si può far, etiam a mandarci qdalche numero di fanti per possersene servir, oltra a la defensione di la città, per exeguir quanto farà bisogno, et solicitar la fortificatione, et habiamo scritto in nome di nui rectori el Provedi-tor. Lo illustrissimo signor Duca dimane partirà per Verona con dillo clarissimo Provedilor. Per di (jui non si fa provisione di custodia di fanti, et se inimici calaseno, iu lico li andariano incontra con le chiave. Io farò quello polrò dal canto mio, nè 191* mancherò di ponto; ma io solo non mi basta lo animo difender una città? L’opinion del Duca è (i) La carta 190* è bianca. che questa terra si fortifichi per esser importan-lissima. Se daranno il modo del viver, si lavorarà, nè li bisogna perder ponto di tempo a questo elFecto; pur basti. In questa ciltà il tulto è sottosopra adeo tutli fuzeno, et se non vien provisto moriremo da fame. Io non posso suplir a tanto. Bozi ho comenzato a incantar le botege di la comunità el de li beni deli exatori; ma credo con dificultà si troverà compratori per questi moli. Qui sii sono duri, nè curano a far provisione alcuna sì di le colle vechie come del restante di P ¡(«presiedo, et li debitori sono per zerca ducati 3000. Hozi ho mandato li cavalieri atorno; pur qualche uno ha portato qualche ducato. Di sopra non li è altro fino beri, nè è zonli fatili a Trento nè cavalli alcuni. Ben seguitano il masenar, ma iudicasi per ¡1 lago di Como anda-rano fanti expediti et si unirano con quelli di Mi-lan, et venirano poi di qui per vituarie et far quello li parerano. A dì 23, fo San Zorzi. In questa terra, nè senta li ufficii nè i banchi ; ma si lavora per la terra. Da Verona, di rectori, di 22, hore ... fo lettere. Con avisi hauti di sopra di barche 32 bu-tade in I’ Adexe et poste do vicine una a P altra da far ponti suso, et preparalion si fa lì a Trento, et metter farine in le botte eie. ut in ìitteris. Di Cadore, di sier Filippo Salamon capi-tanio, di 21. Come passano li apresso gran quantità di zenle le qual vanno a Bolzan et Trento, et dicono venir in Italia a vestirsi. Ila mandalo uno suo per saper. Et avisarà il suo riporto. Da Brexa, di sier Zuan Ferro capitanio, di 21. Come il signor Janus di Campo Fregoso governalor nostro vien de li indisposto, et è zonto a .... nè allro hanno di novo. Vene P oralor di Manloa per certa trata voi di bestiame voi far venir di Allemagna et passar per le terre nostre. Da poi disnar fo Pregadi, et vene queste lettere : Da Trani, di sier Vetor Sqranzo prove-ditor, di 13. Come, per tulta la Puia la Signoria noslra è adorala, et che zerca haver formenli de lì el mandarli in questa terra, olirà quello ha mandalo, el orzi, et che spera haverne da 4000 stera et li manderà ; ma bisogna vadi con destreza, perchè li comissarii di Lulrech ha posto 7 ducali di Irala per caro. Item, ha Irovà 140 miara di oio