291 MDXXVIII, APRILE 29*2 sodo pena di confiscalion di (ulti i loro beni, et di perpetuo exilio di terre et lochi nostri, et de eoe-tero niun subdito debbi andar ut in parte., Ave : 185, 5, 1. Et nota. Fu fatto questo per il conte Brunoro di Gambara qual è a Milan con cesarei et altri, etiam molti di Valsabia el altre valli, che vanno tuor danari da todeschi. Fu posto, per li Savii tutti, che andando 5 nave in Levante fra 3 zorni, et intendendo che ne l’aque di Caomalio è per venir 30 fuste di Barbaria, per tanto sia preso che ditte navi vadino unite fin lì, et sia Capitanio di quelle sier Bironimo Querini qual va su ditte nave retor a la Cania, ut in parte. Fu presa. Ave : 156, 5, 0. El licentiato Pregadi a bore 23, restò Conscio di X con la Zonta, et fono in materia di danari, et nulla fu fatto In queslo Pregadi, fo chiama 10 zentilhomeni cavalieri, dottori et altri di Pregadi, et comessoli per il Serenissimo, atento il Cardinal Trane, qual sla a Muran, si voi partir per andar a Orvieto dal Papa, però lo vadino a visitar per nome di la Signoria, scusando Soa Serenità non poter venir da Soa Signoria reverendissima per convenir diman andar in chicsia a vespro iusta il solito, vigilia di San Marco. Et volendosi partir da matina, questa sera vadino a Muran in chà Gueruzi a far tal ofìtio. A di 2d. La matina. Vene in Collegio monsignor di Baius orator del re Christianissimo. Introno li Cai di X el sleleno assai in Collegio a consultar in materia di trovar danari, et ordinaron far Conscio di X con la Zonta hozi da poi vesporo. Da Udene, di sier Zuan Basadona el do-tor, loeotenmte di la Patria, di 20. Manda uno riporlo di uno suo explorator, Nicolò da Venzon. Partito a li 10 del passato per Hongaria et hozi ritornato referisse, come a li 26 Marzo gionse in Vienna dove siete giorni 3, el de lì partito andò a Posonia in barca per il fiume Danubio lontan da Viena miglia 60 taliane, dove etiam stele 3 giorni, et ritornò a Vienna in caretta; el sialo lì fino a li 9 de P instante, poi s’è parlilo et ritornato de qui. In Viena, a li 26 del ditto vide partir el principe Ferdinando cim circa cavalli 300, tulli homeni da conto, per andar a Praga in Bohemia a sedar certe discordie di heresie, el come alcuni dicevano etiam per far gente. Et da Praga poi si dovea partir per andar ad una terra franca ne la alta Allemagna, Rangspurch in lingua todescha chiamata, et in lingua taliana Ralisbona, dove si diceva doversi re- dur lutti li signori de la Allemagna el di le terre franche ad far una dieta fino a Pasqua de Mazo. La Regina etiam da Viena era parlila, et la Domenica di le Palme si dovea ritrovar a Cremas loco sopra Viena miglia 60 taliani per andar poi a Rati-spona, et lui la vide partir da Viena in barca per il fiume Danubio cttm poca compagnia. Referisse etiam, come le genti d’arme del principe Ferdinando sono ritornate a casa, et lui ne ha viste in parte partir da Viena et venir a li sui castelli. Dice che Buda si lien per nome del Principe, a la custodia de la qual lì sono 4 bandiere di lanzinechi ; el che in dillo loco di Buda, Slrigonia, Posonia, et altri loci di l’Hongaria li sono reslali da 1500 cavalli tulli hongari per nome di esso Principe. In Strigonia li sono da 700 boemi^ el lo Vayvoda se 195 ritrova in Transylvania cum poca gente, qual ogni altro zorno stracorre fino apresso Buda. In quelle parte de Vienna et Posonia se divulgava, a Belgrado esser gioliti gran numero de turchi et todeschi. Dicono che la Serenissima Signoria è fradellata cum il Signor lurco, et lei esser quella che li fa venir a li loro danni. Referisse etiam, nel ritorno suo haver visto condur da Jurimburch a Villacho granile quantità di biave. Da Cassati, di sier Toma Moro proveditor generai, di 22. Come li inimici sono lev«)i da Morlara come scrisse, et si aproximava al Po per cegnar di andar verso Alexandria, et é sialo adver-lito il signor duca di Milano di questo. El qual scrive esser ben fornita, et etiam vanno di là per favorir li Adorni, perchè la città di Zenoa si ha fallo intender volerse rezer a populo, et li capitani di la guardia sono retiniti in roca et castello insieme cum il gubernator. Scrive, domino Paulo Luzasco et il Castro hozi sono cavalcati verso Milano. Quello sucederá avisera. Di Nicolò Barbaro capitanio del Lago, di 21, da Verona, vidi lettere. Lauda il mandar lì 8 zentilhomeni a Verona, perché si vede ogni di che si va certificando inimici voleno calar, et già a Maran sono da 4000 fanti et cavalli, el il conte Gi-rardo di Arco si dia partir per andarli incontra, et tuttavia si prepara le momlione et si lavora. Io, zonto sarà qui il elarissimo Proveditor zeneral Coniarmi, comenzerò ad metter ad ordine li 200 ar-chibusieri per il Lago, el poi monterò su la fusla, et spero se intenderà quello farò con honor di la Illustrissima Signoria. Il magnifico Capitanio et suo fiol è pur in Ietto. Del ditto, date a dì 22. Come hozi qui se