85 MDXSVIIl, MARZO. 86 del campo, da Cassati, di 13, vidi lettere. Come per le altre sue si harà inteso le dimande fatte per il castellali di Musso, et al presente havemo lettere lui essere accordato con il Leva, et perchè ditto castellano non si fidava del Leva; par che il Morone hahia mandato tanto inanzi et indrieto che hanno fatto li capitoli, et cosi el si ha tacato a inimici. Da poi scritto, è venuto uno del castellano, qual referisse non esser vero niente, anzi che’l se à tacato con inimici, qual erano a Calolzo et fatto lassar quasi tutto il bulino et cazatoli fino a Olzinà, dove è morto di le persone zerca 200, el più sono de ni-mici : et questo è cerio. Da liavena, di sier Alvixe Foscari prove-ditor menerai, di . . . Come il duca de Milan è pur lì et si disperava per non esser zonta la galìa, et voleva andar per terra, ma non se ritrova haver più di 4 muli ; sichè havendo con Soa Excellentia 400 persone, non sa come poter andar ; sichè è in pratica di tornar indrio. Item, scrive come il Papa ha fatto far una proclama che tulli li subditi de la Chiesa che sono a soldo de altri, debano tornar a caxa loro sotto grandissime pene. Item, che tutte le terre di la Chiexia, le chiave de le porle, qual so-leano tenir li cittadini, le siano date al governador. Scrive come a Bologna era seguito che’l Legato ha- via fatto taiar la testa a uno.......zovene di principali di la terra, qual fo quello fé certa novità l’anno passalo in Bologna, poi persa Roma. Et sier Gabriel Venier orator apresso ditto duca di Milan, scrisse in consonantia zerca il Duca eie. Vene 1’ orator di Milan per saper di novo di Pranza, et solicitò il mandar la galìa. 11 Serenissimo li disse le fuste erano sta expedile, qual tenimo siano zonte lì. Da poi disnar fo Conseio di X con la Zonta. Fu preso che a Padova, Trevixo, Vicenza et Cotogna non si possano vender li formenti più del precio fo limità in questa lerra, videlicet lire 17. Fu preso, che ’I Collegio possi dar li doni a quelli conduseno animali per la beccaria in questa terra l’anno passato, et trovato li danari, et de coe-tero il Collegio di la beccaria per li do terzi possino dar doni come li parerà, acciò vengi carne in questa lerra. Fu preso, che li debitori di la comessaria del qu. sier Zaccaria Gabriel procurator, qual è li Procuratori di ultra, debano pagar il loro debito a ditti Procuratori termine a zorni 4 proximi, alitar siano venduti li pegni, de’quali danari li ditti Procuratori servirano la Signoria nostra. Fu posta certa grafia di sier Lorenzo Juslinian qu. sier Antonio el sier Antonio Correr per ubliga-lion di formenti che non è venuti in tempo, vo- riano.......et ballotala do volle, non fu preso. Fu posto certe parte per la Zeca. Fu preso, che li debitori del dazio del vin et Ternaria per conto di ferro et legname et oio et di la becaria pagino la melà per tutto il presente mexe l’altra mità per tutto Aprii; et passato, siano astretti a pagar 10 per cento di pena, la mità sia di siguori, F altra mità di la Signoria nostra, nè si possi scuo-der il cavedal senza la pena, et passà il termine, li debitori siano mandati a le Raxon nove. Ave : 24, 2, 1. A dì lo, Domenegx. La matina fo gran 54 pioza. Del procurator l’ixani fo lettere dq,te a Lauro, mia .... distante da Spoleti, di 11. Come erano zonti li, et ha solum di nostri fanti 2500, che è pochi, di fiorentini numero 3000. Ha ricevuto le lettere del Senato, che’l Capitanio zeneral vengi in Lombardia et cussi datoli la lettera, soa Excellentia fo molto contenta et però lui Proveditor la malina partirà per ur.o altro alzamento mia 10 lontano, et a bone zornale.sequirà il camino per esser presto a monsignor di Laulrech. Et come doveano andar in uno loco ditto Castelfranco, mia 28 di l’Aquila. Scrive zerca danari, eie. Del procurator Pexaro, di San Sovero di 5, 6, et 7. Come inimici, zoè il marchese del Vasto et capitanio Arcone, olirà li fanli messeno in Man-ferdonia, sono intrali da 1500 in Troia, mia 12 de lì lontano. Et poi, per altri avisi, scrive sono da fanli ... Et come Lulrech era di opinion si andasse a expugnar ditto loco, et melteno la cosa in consulto. Il campo grosso, era a Roma, di Beni-vento è venuto ad Ascoli, che è mia 16 lontano ; ma per altri avisi hanno il suo levar et venir inanli, che sariano solum mia 8 lontano. Scrive zerca danari, et li lanzinech voriano un’ altra paga, havendo inleso per lettere......scritte al marchese del Vasto, come havia pagato li fanti di resti vechii et datoli una paga nova. Item, scrive come inimici sono da 8000 archibusieri, videlicet 5000 spagnoli 5000 lanzinech et 4000 italiani et hanno fornito Man-ferdonia et Barleta el lassalo l’arlellarie in uno castello di colonesi ditto Caslelfortin, et par vorano tuor le artellarie a Barleta. Item, scrive, come tessendo l’artellariea Foza (Foggia) nostre alozate di fuora in uno monastero, quel di la torre vete un gran spoi-