415 MDXXVlII, MAGGIO. 416 no di novo inimici haver haulo la Crovara a pati. Tiensi hozi habino a expugnar la Chiusa. Di Bassan, di Bernardin Geìfo, fono lettere di heri, lette nel Conscio di X con avisi di la qualità di inimici, et sono zenle comandate et manco numero di quello si credeva. È da saper. In le lettere di Verona, par ¡1 Ca-pitanio Zollerai babbi scritto che ’I conte di Caiazo con la sua compagnia et cavalli lizieri vengi subito a Verona. Zonse hozi a Santa Maria di Gralia il reverendo episcopo di Verona, olim Datario, partito di Verona ; vien ad habitar qui ; qual è sta Datario del Papa, et destro modo fato partirse de li a di 9 di questo, acompagnato nel partir et molto ho-uorato. Fo ditto hozi esser zonto uno navilio di Otranto partì a dì primo di questo. Dice quella terra si voi lenir per l’Imperalor, et che ’1 Capitanio Ze-neral nostro era atorno il castello del porlo di Brandizo per haverlo, el par era sta presa la moier et fioli dii caslellan che fuziva via. Quel sarà scriverò poi. Da Orvieto, di domino Alvise Lippomano canonico di Bergamo, è col Cardinal Cesis, di 6, vidi lettere particular, che dice: La nova che io vi scrissi di l’armata fu verissima, et tanta strage è stata liinchinde, che in do galie del Do-ria non vi rimase persona. Li nostri haveano 8 galle, ma 5 ne combaleleno al principio el 3 fu rono riservale per dar soccorso come feceno et forono causa di la vicloria. De li inimici 6 galie et altri legni fino al numero di 18, li quali haveano legati da poi le galie con schiffì cargi di nrtillarie, et venero ad arsallare il conte Filippin Doria, il qual prima era stalo avisalo del Irato che inimici voleano far, et havea hauto da monsignor Lautrech 400 archibusieri valentissimi. Li imperiali venero per arsallarlo et elio si mise a fugire molto velocemente, adeo che essi per giongerlo tagliorno le corde di li schifi! et venero senza le artillarie che in essi erano ; et lui Filippin li tirò drieto ; siché li condusse in luogo che il vento era a lui propitio et a loro centra. Et cussi fu combattuto a li 29 da 20 hore fino a le 24, et la prima canonata dii Doria diede ni l’arboro di la galìa di don Hugo, et lo ruppe in do pezzi et amazò lui con 40 hoinini: Tutte le galie imperiali sono restale prese, ma do afondale ; et così il resto di li legni. È stata una vicloria grandissima et che ha consolato tutta questa povera corte. Da Cassan, di sier Toma Moro provedi-tor zencral, di 10. De qui habiamo, che domai) Antonio da Leyva si die levar da Milan et venir in campagna ; et cussi tegno cerio che lui el farà por sentir le genti alemane che sono a li confini del veronese, et altri loci nostri esser in procinto di calar. Si dice io haver di qui fanti 12 milia ; sono in liste ma non in effetti ; et mi trovo senza un ducalo, et è sul bergamasco fanti 1110 novi da esser pagadi, et non habiando danari andarano a li servicii de inimici, et di altri che venirano 282* farano il simile. Io son andato a Bergamo con il signor Gubernalor per haver danari di lo impre-slido del clero, et non ho podeslo haver un soldo, et se la Signoria non fa provision di danari seguirà qualche gran disordine ; el cussi lo protesto a tutti, ma io non restarò di far il debito mio in vilipendio di mei nemici. Di Nicolò Barbaro capitanio del Lago, di 10, da Lacise. Come hozi li inimici sono transcorsi con li cavalli fino a Caprin et fanno presoni et sachizano. F.I campo è alozalo a Dolzè el le fanlarie drio 1’ Adixe apnsso la Chiusa uno miglio. Questa sera dia arivar a Caprino. El conte Girardo et il conte Paulo da Terlago et il capitanio Tegen sono calali per la Ferara. Io ho messo a Sermion 20 fanti et sarò per tutto in questi loci per asegurarli, et starò a queste frontiere. Ancora inimici non hanno comenzato Irar artellaria ad alcun loco, nè fanno movesta, ma stanno cussi. Nolo. Beri tornò da Ilistria sier Antonio Venier qu. sier Zuane proveditor a le biave, il qual per parte presa nel Conseio di X con la Zonla fo mandalo in Ilistria a far venir formenli in questa terra, et non vadino li navili sora vento. Era con una barca el homini .... in tutto, con ducali 90 per spese al mese. Parli a dì 14 Fevrer, el riferì in questo tempo fin 10 Mazo haver fato venir iu questa città fermento stara 140 milia, orzo stara 25 milia, fave stara 14 milia, et meio staia 2000. Adì 13. La matina fono lettere da Orvieto, 283 del Caxalio, dì 9. Come era zonto il visconte di Lorena oralor del re Christiauissimo, et ha hauto audienlia dal Pontefice, con il qual è stalo longa-mente. Et Soa Santità ha parlalo molto sopra Ravenna el Zervia. Item, le zenle Ursine, capo 1’ abate di Farfa, par siano andale con zenle a Paliano loco di Colo-nesi, et stali a le mano hanno roto et preso il signor Sara et Prospero Colonna et altri, sichè di caxa Colona non li resta più alcuno,