MDXXVIII, MAGGIO.
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    mar el de ludi navilii nostri armadi et disarmadi, et de questa cita nostra di Venetia con taglia de lire 1000 de pizoli a quelo over a queli che ne prenderà alcuno.denlro i confini et darà ne le forze di rezimenti nostri, a li qual presentati ut supra sia (aiata la testa, et a quelo over queli clte ne ama-zerà dentro i confini, liàbita fide, haver debbino la sopraditia taglia de lutti i danari di la Signoria nostra, la qual se intendi per cadauno di loro che sarà inobedienfe. I beni de i qual inobedienti siano confiscali ne la Signoria noslra.
        f de parte 150 de non	2
           non sinceri 0
       Et imblicata fuit super scalis, ut moris est, die 23 Maij.
334	Fu posto, per li Consieri lutti el Cai di XL, Savi del Conseio et Savi a terra ferma, taia a Paulo Lu-zaseho qual si ha partito de’ nostri stipendi) havendo dato la ferma. Chi quelo amaz.irà babbi di la Signoria nostra ducali 2000 et in vita sua di provision ducali 500 a l’anno, la mità a la camera di Verona et la mità a la camera di Vicenza, et possi cavar do di bando di terre et lochi et di quesla città noslra banditi per qualunque Conseio. El queli nostri subitili è in la sua compagnia et non veuiranno fra termine di zorni 8, habbino taia chi quelo amazerà lire 1000 <li pizoli, el polendolo haver ne le man li sia laià la testa. Et quesla sia proclamata eie. Ave :
    2	di no.
        Fu posto, per li Savi del Conseio el di lerrafer-ma, che Piero da Longena era in Pavia, et queli altri capi, non li sia dà più soldo, ma siano comessi a li Avogadori di Comun, contra i qual fazino processo, et queli si apresenlino in quesla terra.
        Et sier Bernardo da chà da PeXaro el Cao di XL voi la parie, con questo : Piero da Longena sia de praesenti casso di stipendi nostri, et tamen possi venir a iustificarsi a li Avogadori ; li altri capi siano etiam comessi ut in parte.
       Et sier Valerio Marzello savio a terra ferma contradisse, dicendo è bon aspelar i vegni in quesla terra et non corer a furia ; si vede expresso che alcuni ha combalu in Pavia : tamen tulli è comessi.
       Et li rispose sier Lunardo Emo savio del Conseio, laudando la parte. Andò le parte : . . . .
Fu posto, per 4 Consieri, sier Bernardo da Pe-Viarii di M. Sasuto. — Tom. XLVII.
 | xaro cao di XL el Savi, alento le operalion di domino Hercules Poeta capitani» di fanti 200 fate in la Chiusa contra questi lanzinech, li sia crcsuli fanti 300 si che ne babbi 500, et per la sua persona ducati 40 per paga in tempo di guerra, et in tempo di paxe ducali 25 a la camera di Padoa, a page 8 a P anno-
    Et sier Domenego Coniarmi et sier Daniel Re-nier consieri veleno l'babbi fanti 500 et di provision in tempo di guerra et di paxe ducali 40 per paga. Andò le parie : 63 quesla, 100 l’altra el quella fu presa.
     Fu poslo, per sier Luca Trun procurator, savio del Conseio, sier Bortolo Zane, sier Filippo Capello savi a terra ferma, atenlo che '1 fusse preso in questo Conseio di mandar sier Hironimo da Canal in Dalmalia a far 500 cavalli di corvali, el havendo il Collegio meglio considerà la sua andata sarà infru-tuosa, et balotala la sua expedilion in Collegio non è slà presa ; pertanto sia preso che di la parte sia revocala, et sia scrilo a sier Zuan Balista da Moliti provedilor zeneral in Dalmalia fazi 200 cavalli lizieri corvali o altri subilo e li mandi de qui ; al qual sia mandalo li danari per farli, et li altri 300 cavalli lizieri siano fati in queste parie.
     El il Serenissimo si levò e conlradisse dicendo il bisogno havemo di cavali lizieri, perché di Romagna el conte di Soiano dice non poter haver cavali 334» lizieri perchè el Papa non voi soi subdili vengi, però bisogna aiutarsi con corvali et altri, laudando la expedilion del Canal, qual non se intende oilìtio ma mandar uno a far lai effetto; et è mal che ’I Pregadi prenda una parte e il Collegio non vogli exequirla ; con altre parole.
     Et li rispose s:er Bartolomeo Zane savio a terra ferma ringratiando il Conseio di la sua election, poi biasemando mandar il Canal perochè non li farà. Ilavemo il provedilor Moliti eli’è in Dalmalia et li farà lui ; con altre parole, laudando la sua parie et di collega.
   El sier Luca Trun si remosse, et.....
     El sier Alvise Mocenigo el cavalier fo Consier, andò in renga ; aricordò si facesse quesla sera un Capilanio sul lago di Garda per manlenir quel lago, el non se indusiasse. Et sier Lunardo Emo fe’ notar la parte.
 Andò le parte :.........
     Fu poslo, per il Serenissimo, Consieri, Cai di XL el Savi, una parie zcrca quelli restano a porlar i loro boltlini, perlongà per tulo il presente mexe,
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