547 MDXXVIII, MAGGIO. 548 olirà le zente vi era, hanno mandalo altri 100 fanti. Et altre parlicularità, ut in titteris. Di Bergamo, ài sier Nicolò Salamon podestà et sier Justo Guoro capitanio, di 27. Del zonzer sul territorio bergamasco a Morbegtio al confin bandiere 4 di grisoni, che sono da fanti 1500, et sarano venuti a proposito. Scriveno come ateu-deno a la forlification di la terra; et il Governalor et Proveditor zeneral Moro è venuti da Cassan a Sariat, et sono venuti hozi qui el chiamalo il Coliselo, et persuasi quelli citadini a volersi aiutar. Hanno promesso di pagar per uno mexe 500 fanti da lenir in la città. Di sier Tomà Moro proveditor zeneral, da Sariat, di 28 Mazo, il sumario di le qual lettere sarà scripte qui avanti. Da Brexa, di sier Zuan “Ferro capitanio, di 28, ìiore 12. Li inimici sono pur ancora al Desanzan, Rivoltella el parte a Peschiera ; et fanti 2000 vanno per la Riviera fazendo trazer ogni uno. Si dice voleno alozar a Calzinà, Monlechiaro et Car-penedolo, et Cegnano voler andar ad Axola. Nui non reslemo di far ogni provision a questa città et nel territorio, et questi del territorio pagano 1000 fanti da esser mandati in campo o dove vorà il Proveditor Moro, qual è con lo exercito l’ha a li nostri confini. Del ditto, di 29, ìiore 15. Rabbia ilio avisi de inimici hozi a bore 2 di zornojcome el campo si levava per andar a Monlechiaro over lì vicino, et tutti era in arme, che se melevano li cavalli sotto l’artellarie. È voce ancora ehe’l marchexe di Mau-toa metteva guarda in Peschiera. Item, manda questo aviso per uua lettera haula da uno explo-ralor è in ditto campo. A di 27 del presente, el rivele lo imbassador del Papa, et steteno in Conseio dapoi disnar fin a 366 bore do di notte, et la matina sequenle per fina a bore 18 con tulli loro. Et 1’ è ri vaio’ in campo al di 28 monsignor Pyro con la compagnia el la compagnia del conte Sigismondo con cavalli 80, el hanno ordinalo di far una coraria per lina a Brexa come io ho mandalo a dire a boca per uno da Caslegne-dolo, el venir a Montechiaro overo a Canedolo con el campo dimane. Et hanno tiralo de grandi danari da li popoli, et hanno sachizalo Magazauo, afatto et Rivoltella, et falli presoni et dice voler brusarla, et stanno con una grande pompa. Aviso, come loro non hanno dato danari da Trento in zoso salvo uno scudo per 10 compagni, et un’ altra volta a Peschiera ge dele solamente uno raynes ad ogni diexe compagni ; el di quello loro me ha dillo, ersera el rivele in campo casoni 50 di pane di la monition. Per quello io cognosco, li sono.taliani che fanno lo acainpo. A dì 28 Mazo in Desenzan. Christo de mal vi guardi, lo sono stato nel campo di nolte, el se sente quelli poverelli del paese cridar tutta notte con grandi stridori, che ’li sono anime tormentale. 10 non poria dir el strazio che si fa. Io ho fallo amieilia con el conte Baplisla da Lodron. Te aviso come non voi liberar nisuna terra di la Riviera, che 11 sono in sólidum. Di sier Domenego Pizamano podestà, di 29, fiore 16. Havemo, inimici questa mattina esser inviali a Montechiari ; ha hauto da Calzinà ducali 500. Nui havemo pochi cavalli, zoè quelli fu di Jacomo Vicoaro, et do capi di slratioli, Zorzi Gri-mani et Pergomo Bua. Inimici beri di notte corseno a Rezà come ho scritto, prese do stratioli et 15 cavalli di ditti di la compagnia del Grimani. Questa mattina è inlrato in questa terra la compagnia del signor Cesare Fregoso di cavalli lizieri; lutti fuzeno. Questa matina, inimici doveano levarsi dal Dezanzan et venir ad alozar a Canedole el Montechiaro. Zonse lì in campo uno messo del Papa ; siete poi disnar 3qq* fin bore do di nolte serali col Capitanio et li altri capitami di l’exercito, el la matina etiam fino bore 18. È zonlo aucora Pyro el Sigismondo da Gonzaga con cavalli 80 In ditto campo. Sono etiam in campo italiani et brexani, che fanno pezo di altri. Questa matina li stratioli ne hanno menà 6 presoni de inimici, fra li quali è uno di Salò; è in presoli et lo farò apichar. È slà presi apresso al ponte de Gerion dove fo morti alcuni altri fanti el fati anegar ne P aqua. 11 proveditor zeneral Moro si trova col suo campo apresso Bergamo, venuto perchè il Leva voleva robar Bergamo con mandar qualche fante a Cassan et lenir nostri a bada. Del ditto, di 29. Si ha inimici esser partiti de dove erano, et questa sera dieno alozar a Carpene-dolo et Monlechiaro: et perchè dubiteino di Asola, per tanto mandiamo in questa bora in Asola da 120 archibusieri. Del ditto, di 28, che dovea esser prima lettera. Inimici sono al loco solito; ha habudo ducati 8000 da Salò et da Calzinà ducali 500. Si dice dimane si dieno levar per andar a Calzinà, Monlechiaro et Rivadello et dapoi ad Axola. Tutto questo paese è in fuga .el va in preda da questi pochi poltroni, et tanti cara di robe vien in questa terra che non si poi pensar ; tulli fuzeno. Questo territorio, a persuasion nostra ha deliberato dar ducati 4000