233 unxxvui, APRILE. 234 glientie per ¡1 Serenissimo, sentati, esso oralor no 'o parloe, poi ha presentala la lettera di credenza, come la union cresceva le repuhliche et la discordia le minava, et che sempre che questa Republica è stata unita con la excelsa Fiorentina la èagumen-tata di stato, però li soi signori voleno perseverar ^* in questa amicitia, et F ha mandato qui a far resi-denlia in lochn di l’altro che andarà a repatriar; con altre parole. Et il Serenissimo li rispose verba prò verbi*, poi partirono. Da poi disnar fo Pregarti et leto le lettere di campo di sier Piero Landò capitando generai, date in galla apresso Candia, adì 15 Fevrer Vene l’orator di Mantoa con una lederà del signor Alvixe di Gonzaga da Caslion, qual li scrive acetta la condulta datali, et aspetta li danari, in questo mezo scriverà la compagnia. Fu prima facto scurlinio con boletini de do sora le cose di frali di Corizuola, in luogo di sier Marco Dandolo dolor et cavalier è inlrado Savio del Con-seio, et sier Tornii Mocenigo è rimasto di XX Savii a tarisar la terra, el qual è questo. Do Auditori sopra la causa di frati di Corizuola. f Sier Cabriel Moro el cavalier, fo Savio a terra ferma, qu sier Antonio . 137. 55 Sier An irea Moceuigo e! dotor, è di Pregadi, di sier Luuardo procurato!1 qu. Serenissimo.....90. 98 Sier Hironimo Polani el dotor, è di Pregadi, qu. sier Jacomo.....72.120 Sier Zuan Francesco Miani fo a le Ra- xon vechie, qu. sier Hironimo . . 63.134 f Sier Zuan Marco Foscari fo ambas- sador a Roma, qu. sier Zuanne . 130.57 Sier Anzolo Gabriel fo avogador di Comun, qu. sier Silvestro . . . 106. 86 Fu posto, per li Savii del Conseio et terra ferma, essendo conveniente et per molti urgenti bisogni el cause necessario, mandar al presente uno Provedilor nostro zeneral ne la cita nostra di Brexa et brexano, quale è di quella imporlantia al Slato nostro che ciascuno per prudentia sua ben comprende, però : L’anderà parte, che per scrutinio in questo Conseio elezer si debbi uno Provedilor zeneral a Brexa et brexano con servitori 10 computa il secretano di la canzelaria et il so’ fameio et 6 cavali con ducati 120 al mexe per spexe, stagi in Brexa, partì immediate con quella commission che li sarà data. Ave 194, 14, 0. Fu posto, per li Savi del Conseio et terra ferma, 158 una lettera a li proveditori Pixani et Pexaro in campo con Lulrech ad litteram come quella che beri fo Iella, e da mò sia preso di elezer 4 Prove-dilori in do scurtinii, li primi con ducati 50 al mexe per spexe, el li do secundi con ducati 30 da esser mandali »r Capitanio Zeneral, il qual debbi melerli al governo di quelle terre li p.irerà. Et sier Zuan Miani el consier messe voler la lettera; ma indusiar a farli Provedilori lino si babbi risposi» da Lulrech. Andò le parte....... Fu poslo, per li Savii del Conseio el terra ferma una lettera a sier Sebaslian Juslinianel cavalier orator in Franza in risposta di soe, el zerca li 3000 lanzinech il re Christianissimo voi mandarli in Italia li mandi presto, et senio coutenti pagai- li do terzi. Item, Soa Maestà voy mandar olirà di questo immediate altri 3000 hinzinech che uui li pagaremo, el questo perchè si fa gran preparalion ili lanzinech a nome di l’Imperalor per calar ai danni nostri, come appar ne li suiuarii che se li manda Et perchè poiria esser che calasseno in gran numero, Soa Maestà voy scriver al Grangis et far stiano preparati nitri 3000 sguizari che secondo il bisogno li faremo venir in aiuto nostro; con altre parole, si come in dille lettere si colitico. Et sier Filippo Capello savio a lerraferma voi la lettera, con questo si dichi che questi altri lanzinech si pagi per lerzo, uno terzo Soa Maestà, uno terzo la- Signoria nostra et........ Et primo parloe sier Filippo Capello per la soa opinion. Li rispose sier Francesco Bragadin s.ivio del Conseio. Dapoi parloe sier Alvise Mozcnigo el cavalier fo Consier, el qual voleva che non si lo-lesse sguizari. Et poi li rispose sier Lunardo Emo savio del Conseio, et iterum parloe sier Filippo Capello. Da poi sier Alvise Gradenigo è del Conseio di X, qual non li par si scrivi di preparar sguizari el non luorli, perché poiria seguir che se li fassemo inimicissimi. El li rispose el Serenissimo dicendo non è da exa-sperar li sguizari quali lien con il re Clirislianissimo, che non si possi bisognando luor qualche parie. Andò le parte: .... non sinceri, 28 di no, 17 158* del Capello, 153 di Savii el questa fu presa, et si vene zoso a hore una di notte.