41 MDXXV11I, MARZO. 42 zente et el Cnpitanio zeneral con parie resti qui in Toscana a custodia di quella Provincia. In la qual opinione introno sier Piero Boldù, sier Valerio Marzello et sier Piero Morexini savii a terra ferma. Et da poi disputado, etiam introno sier Marco Minio et sier Francesco Donado el cava-lier, consieri. Et parlò primo sier Gasparo Malipiero fo Cao di X, contradice.ido una parte et l’altra, et disse che................ Da poi parlò sier Gabriel Moro el cavalier, savio a terra ferma. Da poi parloe sier Filippo Capello per la sua opinion, et li rispose sier Gabriel Moro el cavalier savio a terra ferma per la opinion di Savii. Da poi parlò sier Piero Trun fo Cao di X, el qual disse si mandasse el Capitanio zeneral; et poi • parlò sier Nicolò Michiel el doctor, dicendo . . . Da poi parloe el Serenissimo per la opinion di Savii, in la qual entroe insieme con sier Zuan Miani el Consier. Da poi, sier Valerio Marzello savio a terra ferma per la opinion del Capello savio a terra ferma, in la qual era intrato con li do collega. Et ultimo parloe sier Carlo Capello Cao di XL, el qual disse voleva metter una opinion, qual fece lezer, la qual metteva sier Zuan Maltio Bembo el lui sier Carlo Capello Cai di XL, voler la lettera, con questo, sier Alvise Pixani procurator, proveditor zeneral con le zente vadi immediate a trovar monsignor di Lau-trech, et il Capitanio zeneral con la sua compagnia vengi in Lombardia, in reliquis zerca la lettera scritta al Pexaro volevano la lettera, et zerca le terre di Puia et di pagar la mità di Colonesi polendoli haver. Et disse che dovemo aricordarsi la discordia fo del 1509 fra el conte di Pitian et il signor Bor-tolomio, eUla poi altre discordie seguite in li eserciti : però voleva spartir el gran da la paia, far venir el Capitanio zeneral in Lombardia et mandar le zente a ingrossar Lutrech con altre parole. Et venuto zoso, letta la parte, andoe le tre opinion. La prima volta .... non sincere, .... di no, di quella di sier Marco Minio consier, et altri nominati, 53, et questa va zoso ; di quella di sier Zuan Matio Bembo et sier Carlo Capello Cai diXLfo 61 ; di quella del Serenissimo 75. Iterum, le due balotade fono : 8 non sincere ; 87 del Serenissimo ; 100 di Cai di XL, et questa fu presa. Et con grandissima credenza fo ordinata. Si vene zoso a hore 5. Nolo. A Padoa è grandissima mortalità di pe-techie, adeo ne muor 30, 40 et 50 al zorno, che è una ex tremitìi. È da saper. Tanta è la penuria del viver, che sul Ponte di Rialto stano da 200 villane con soi Pioli una apresso l’altra, et se li dà elemosine, et per pietà li todeschi del Fontego fanno far calderoni de manestra de legumi, o altro, el li mandano a dar a cadaun. È una grandissima pietà veder la quantità di poveri, et sopralutto quelle de Buran de mar, le qual vanno zercando con le visture in capo, iusla il suo.consueto, et più che hanno tolto la piuma di loro ledi, et in sachi stanno bon numero di qua dal Ponte de Rialto a vender quella piuma per viver, che è grandissima compassione. A dì 7 La malina, fo lettere di Padoa, di 24 sier Santo Coniarmi capitanio, di heri Con riporli hauti di Trento zerca quelli preparamenti, come è molion et capetanei fanno zente, ut in Ut-teris. Di Salò, di sier Hironimo Gradenigo prò-vÌditor. Con avisi, ut supra, di molion. Di Udene, di sier Zuan Bamdona el dotor, luogotenente, di 3, di /’ instante. Qual manda questo riporto, qual dice cussi : A di 3 Marzo 1528, in Udine. Juri Brenaro mandato a li passati giorni per il clarissimo domino Zuan Basadona doclor luogotenente de la Patria a le parie de Ongaria, partile da Udene a li do Febraro preterito, hozi sera ritornato. Refferisse, come a li 14 del mese ugionse in una campagna zornate due lonlan da Buda, dove sconcete alguni mercadanti acompagnati da 10 homeni armati, da quali intese de lì a Buda le strade non esser secure : per il che non li parse andar più oltre, ma accompagnato con essi, andò verso un castello chiamato Bislriza Toriesca. El in viagio ragionando di le cose del Vayvoda, li fu da dieli mer-cadanti diclo esso Vayvoda ritrovarsi in Buda con bon exercito, et che tra li el allri loci avea apare-chialo da 15 mila persone, quale al tempo de l’erba nova per adunar insieme et venir contra todeschi, et le zente sue erano turchi, larlari, moscoviti, et hongari. Et da dicli mercadanti etiam intese el campo del principe Ferdinando ritrovarsi zornale due sopra Buda fra due acque. Et gionto a Bislriza Todesca castello fortissimo, lunlan da Buda zornate quattro, vide lì da 50 pezi de artegliarie de esso Principe, parie grosse, parie menude. Partito de lì