99 MDXXVIII, MARZO. Guido de Naldo .vada a Careno, perchè hozi se ha fatto fortificar. Et rccevuta la lettera de vostra signoria. Cerca a Brevi, gli è Feracino et qualche uno di comandanti, et ho mandalo Maria da Castello con domino Guido de Naldo a Careno et li gli è anco el Cngnol. Li a Brevi gli è el conte Oddo Fortebrazo; staremo vigilanti. Penso la gira per bona via; dubito che inimici non voglino tentar a Leco et qui da noi. Et il signor castellano ha promesso occorrendo che inimici vengano per via de Careno ritrovarsi la sua persona con tutte le sue forze, lassando li soi passi custoditi, et af-. ferma, se rompirano. Dal porto di Pladino, a dì 15 Marzo 1528, hore 23. Piero Longena. Da Brexa, di sier Zuan Ferro capitanio, di 16, vidi lettere particular a sier Gregorio Pizamano. Et manda una lettera dal campo di Cassan, di domino Antonio di Castello, di 16. Qual scrive cussi : Certissimo el castellan di Musso, per mezo di quello Rafaelo da Palazuol havea parlamelo con el signor Leva ; ma non seguì niente, et questo si è visto per gli boni etTecli che lui ha fallo in comballer con li inimici. Sabato a li 14 li fu mandato li 800 ducali per la paga. Inimici sono a Olzinà et stasse così ; voriano a tulio lor potere soccorer Leco et maxime per la via di sopra a Calolzo, dove si é mandato el Cagnol a 62* fortificar meglio quelli passi. Tre bandiere son sta mandate de li de la Chiusa, e’1 resto de le nostre gente sono a Caurino el lì vicino. Par che tra loro fusse qualche divisione, zoè fra li doi Rangoni et anche fra missier Piero Longena et missier Guido de Naldo, perchè dimane matina li cavalca el signor Governador. Non è dubio che è necessario guardar Leco come le cose de la Signoria, perchè quando el se difende che ’1 non sia soccorso, penso certo che’I castellano slarà saldo; che quando se perdesse Lecco, poiria facilmente vacilare et saria di molta importanza. Da Bergamo, di rcctori, di 15. Manda una lettera hauta da Coyra del Grangis, qual scrive a la Signoria nostra, di 10 del presente, et manda una lettera hauta di Baviera, di 5 di .... del Duca. Come scrive, el capitanio Nicolò di Salm voleva 4 page, et loro voleno darli una paga di pani et una di contadi, sichè tien le cose sarano tarde. Da Constantinopoli, di sier Piero Zen vi- cébailo, di 5 Fevrer. Replica quello scrisse per le allre zerca l’orator del Vayvoda expedilo ad vota, honorato et apresentato et promesso dargli aiuto conira el principe Ferdinando; et ha fallo cridar la guerra et scritto a li sanzachi si preparano per andar in Hongaria, saranno da 70 milia persone. Edam vi andará li ianizari. Scrive come Imbraim bassa li ha mandato a donar uno pulo qual reslò vivo di la nave grimana, prese Curlo-goli, et amazò tulli, dicendoli esso bassa « questo tristo di Curlogoli non è fuori di pericolo de la vita » et ha dillo, se costui sarà mai torna a chri-sliani, voio renegar el mondo eie. A dì 19. Fo il zorno di S. Joseph, che se 63 varda per la terra. Vene in Collegio sier Andrea Loredan venuto podestà et capitanio di Crema, vestito de veludo paonazo alto et basso, con barba, in loco del qual andò sier Luca Loredan per danari eleclo; et referite de quelle cose di Crema, et fo laudato dal Serenissimo. È da saper. Tre zorzi avanti che ’1 dillo sier Andrea se partisse di Crema, havendo per avanti voluto procieder conira uno nominato Conlin da ...... per certa cosa seguita a una festa, par che uno suo párenle chiamalo il Conlin da Moza-nega, mettesse al muro in più lochi una pittura con il Podestà depento, vestito di scarlato et tre diavoli atorno con lettere di sotto in modo di exco-in unica, con tal parole : Andrea Lauredamm hebremn visti et opere, cremenses bene memores lapidibus et fustibus prosequentur. Per il che, esso Podestà, inteso questo et hauto nolilia lui esser slà il delinquente, fece il processo et io fece reteñir, et lo mandoe in ferri a li Capi del Conscio di X. Da Noal, di sier Nicolò Bolani, sier Ja-como Barbaro et sier Bortolomeo da Canal sindici da terra ferma, di ... . Come erano stali a Meslre, dove feno bone operalion, poi venuti lì a Noal hanno trovale tante enorme cosse et manzarie falte per sier Francesco Pasqualigo qu. sier Marco Antonio è podestà de lì per danari, videlicet, fallo bolete a Trevixo per conzar el castello et soa habitalion, et nulla ha fato. Item, per justiciar do, et li danari ha posti in suo uso. Item, haveva do, quali feva accusar persone per arme, che non era il vero, et li condannava : el altre assà exlrusion et manzarie; al qual ha falto restituir assà danari. Il suo canzelier et cava* lier è fuzilo via. Scrive come erano venuti bomeni