225 MDXXVIII, APRILE. 22G molti allri de questi mazori ; et che se dice, fatte le feste de Pasqua durano el tamburino per congregar tal genie ; et similiter se fa preparatimi de lanzoli, alabarde, schioppi et arcliibusi in diversi luogi, ma più a Trento. Idio non voglia che vengano. Dì Nicolò Barbaro capitanio del Lago, da Malsesene, di 9. Come el se atrova li con una fusla, per dove passano molti rnercadanti che vie-neno di sopra, quali riportano da Ispruch in qua non esser gente de niuna sorte, nè quelli sono andati alla dieta sono ritornali, et che la fama è grande de farsi genie, el che a Trento sono in ordine 59 barche da ponti et scalle assai, et bulasse ballote da 15, bon numero de piombo. Quelli de Val Trumpia conducono per Lodron gran quantità de archibusi; li alozamenti sono fatti per 2000 cavalli Se dice a San Zorzi comenzerano a moversi. Hanno hauto dispiacer il signor Alvixe da Gonzaga esser conzo con la Illustrissima Signoria, con dir esser tradilor, et che havea promesso a loro. Ce-guano, come più volte ho scritto, pigliar la Chiusa qui da le nostre bande, dove si atrova messier Hercules Poeta. Da Cassan, di sier Tomà Moro proveditor generai, di 10. Manda una lettera hauta da Trevi di domino Paulo Lusasco, et come una grossa banda de inimici con tre pezi di artellaria sono andati in Lonielina con fama di voler expugnar Vege-vano, Mortara et Biagrassa, et a richiesta del signor duca di Milan si è deliberato di mandar a suo soccorso tre compagnie di fanti, 150 homeni d’arme, et 100 cavalli lizieri. Il castello di Leco nou è ancora dato al castellali di Musso, perchè quel ca-slelan voi 8 page, si conzerà in 5. Copia di una lettera di domino Paulo Luza- sco, data in Trevi a li 8 di Aprii, scritta al clarissimo Proveditor zeneral. Per adempir quanto mi ha imposto vostra signoria, agionto che son stato a casa ho parlato con lo amico zerca la materia che quella desidera saper. Cossi lui mi ha narrato la cosa star in questo modo. Che Sabbaio passalo il castelan di Mus si trovò nel porto del Lago con alquante barche, el ivi ben nella sua fu a parlamento con il goverualor di Como et allri comessi del signor Antonio da Leyva, et con-cluseno li capitoli sui in questa forma, zioè : che il prefato signor Antonio gli dà Leco, Monguzzo et uu’allra terra diia qual non mi ha saputo dir il l DiarU di M. Sanuto. — Tom XLVII- nome, et lo fa capitanio del Lago, dapoi lo fa colo-nello di una frolla de fanti, et in osservation di la promessa gli dà nelle mane il signor suo fratello el qual è nel castello di Mus sino che gli ha dato il possesso di Leco. Da l’altro canto, il caslelan exborsa al signor Antonio una grossa summa de danari et una gran quantità de tormenti el de sale. Quelli soldati che sono in Lecco dimandano esser satisfalli di 8 page; ma pensa la cosa si aconzerà in 5. Apresso dice, che beri mattina cesarei passorouo in Lumelina con tre pezi di artellaria grossa con dissegno di andar a pigliar Vigevano, perchè togliendo il modo de le vituarie a Biagrasso sperano obtenida più facilmente; pur andarano de longo a Mortara. Da Cividal di Bellun, di sier Polo More- 153 xini podestà et capitanio, di ÌO. Hozi, per uno venuto da Trento, è riportato non si mancava di preparamenti el in esser (?) haver visto apresso il castello far fosse, zoè bole de farina numero 7 milia, el artellarie de varie sorte cerca numero 40, et fabricare barche per ponti. Et non vedendo soldati de alcuna sorte, parloe con uno ciladino di queslo loco qual già alcuni mesi è andato a star de li, el qual li ha affirmalo che hanno asoldato fanti 12 milia, cavalli legieri 800, et homeni d’arme 200 ; et che li fanti non sono in apparentia imperochó non sono ancora levati di caxa, ma tutti scrili, et a San Zorzi dieno far la massa a Trento per descender in Italia, et così li lia preparado li allogamenti a Trento et loci circumvicini. Per uno altro venuto da Marano, qual è stato a Livinallongo, Fassafren et Gardena et altre bacliete de queste bande, dice che ne la dieta fata per 6 giorni a Marano è sta spa-zato mesier Leonardo Felzer capitanio di le Tórrete, cum licentia de venir a nostri danni come el campo se partì da Trento per andar in Lombardia, et però stiamo aleuti; de li quali lochi hanno levalo tutti li cavalli et mandali a Ala per cargare ancora biave. Da poi disnar fo Pregadi et lelo le lettere so- 154') prascritle. Di Antonio Mnzaruol secretario, vene lettere di 8, di Ancona. El qual è andato con li ducali 25 milia in oro in campo. Avisa il suo zonzer lì con le 5 barche, et si partirà, et andará a la volta di Traili. Fo letto una lettera metteva li Savi del Conseio (ì) La carta 133 ‘ è bianca. 15