189 MDXXViri, APRILE. 190 gar diete barche. Son etiam sta davanti el loco de la monition, perchè allora era venuto tre carra de balotle che si discargavano in monition, che è aren-te il castello. El guardando dentro, vidi assai altre balote, archibusi et artigliane senza fine. Visti ancora molinari portar a macinar biave quale cavavano fora da le monition, et si diceva che maxenavano per conto de essa monition ; et vidi che i’ era sta fatta una fuxina nova dove se fa ballote per arte-gliarie, et andando per quelle strade altro non se vede se non marangoni che lavorano. Se dice lì per Trento che ’1 sarà guerra, et che presto voleno calar gente assai a la volta de Breutonicho per tuor la Chiusa et andar a Verona. Molte tninacie se dicono ; ma non li è uno soldato uè fante da Ala in qua, et questo vi so dir perché ho parlalo cum un vesentin che se partite Venero da Ala, et dice che da Ala in qua non li è nè cavalli nè fanti, salvo mulatieri che vanno suxo et zoso per biave: ben è vero che se dice die venir fanti et cavalli. In Valsu-gana altro non vi è, salvo el scriver che hanno fatto per li lochi che stiano in ordine. Da Grigno in su, tutti li marangoni sono andati per comandamento a Trento a lavorar. Da Verona, di sier Daniel Barbaro, capi-tanio, di 2. Con avisi di le cose de sopra, et manda questo riporto, come el parlamento a Yspruch per le cose de Italia era finito, et che se cominciava caminar con le gente erano in quelle bande verso Trento, et che a Maran erano gionti 200 farfossi de biave per conto di la monition, et fosine 7 sono drizate a Trento, et in tutte se lavorano diversi strumenti de guerra. I biscotti se fanno, li loggia-menti se preparano così a pè come a cavallo, ita che se tien, fatte le feste, potrano venir a suo piacer. Dicesi serano da 20 milia fanti el da 3000 cavalli. Hanno preparalo ponti et scale. Per quel se intende vogliono andar a Milan et stabilir quel ducato, poi andar dove li piace ; el si dice sono tre in Italia che fanno gente per lo Imperator. Vero è che non potrano portar tanta victuaria che gli basti. Presupo-neno pigliar la riviera di Salò, et pigliata esser signori del Laco, et a questo modo poter condur vi-tuarie et ogni altra cosa a suo modo a lor bisogno, et vedeno poco ordine a la difension. Et sier Nicolò Barbaro capitanio del Lago, di Verona di 2, scrive questi avisi di sopra, dicendo io non dubito del Lago, se’l venisse tutta la Alemagna potermi nocere, ma ben io essi. Tutte le barche le farò con- . (1) La oarta 1*1* è bianca. dur a Isola et le sfondrarò quelle mi parerano, farò armar da soi (miei?) le due fuste, la barca longa et barchette, et non havendo li inimici instrumenti de aqua non potrano far nulla. Se voranno la Riviera non forte da la banda de l’aqua bisogna bone var-die, perchè con l’armata ruinarò el tutto ; et quando lor serano ad un loco io andarò a l’altro, perchè el cenze 100 milia. Voria ben se usase più diligenlia de quel se us^ a preparatione di le nostre terre, che questo clarissimo Proveditor generai non manca de diligenlia etc. Da poi disnar, lo Conseio di X con la Zonta. Po lecto lettere di l'Orator di Pranza nostro, di 10 di Marzo, drizate al Conseio di X, zerca il mal officio ha fallo iterum il protbonotario di Gambara con il Re zerca Ravena el Zervia. Di Cypro, di C Marmo, di sier Silvestro Minio locotenente et Consieri. Come liavia pio-vesto de li la vizilia di Nadal, che era stà 8 mexi non liavia piovesto et.......... Fu preso, una parte, zerca li debitori di la Signoria, videlìcet con molte clausole. La copia sarà posta qui avanti. El licenliato dal Conseio la Zonta, restò il Collegio con li Savii zerca il conlin da Mozanega che è in presoti ; ma poi nulla feno per esser cosa che voi più tempo a la soa expedition. Ilozi è slà catà uno conlrabaudo de alcuni ze-noesi quali fevano cotidur in questa terra 14 peze di veludo zenoin et do sachi di seda, et statini li Avogadori di Comun lo parliteno, el lutti bave la soa parte. In questa matina, a le do Quarantie Criminal el Civil fo compito di lezer le scritture; et poi disnar iterum redule, sier Marin Justinian avoga-dor exlraordinario parloe, et poi insieme con sier Zuan Dolfm suo collega messeno che Andrea dal Corlivo scrivali ai Provedilori sora i officii fosse ben retenuto. Ave tutto il Conseio. Item, Zuan Balista Coni;tanlini el ave una di no; siché questi do fo preso fosseno ben relenuti eie. Item, preseno retenir uno Zuan Paolo .... nodaro. Item, messeno de retenir Francesco Fabeni etiam nodaro, per intaco de ducali......et haver fato bolelin a li ...... di haver saldà la cassa, et non esser vero. Fo 14 non sinceri, 22 di no, et 28 di sì la seconda volta ; sì che la pende in so favor. Ma di sier Francesco Lippomano et sier Piero Loredan ohm è al presente Proveditori sora i