3Ì9 MDXXVHI, MAGGIO. 850 hanno chiuso la bocca di la foce del Fiuniicello che mette in Tevere, dove solcano passare le vituarie 234 che andavano a Roma, perchè tutte le navi se hab-bino ad firmare lì et poterli far pagare quel datio che li parerà, et bavere quelle vituarie in sua libertà. Del mcdemo, di 15 Aprii. Iloggi, per lettere del reverendissimo Colonna al suo agente qui, date in Napoli alli 6 del presente, se intende li cesarei essersi risoluti di non comba-tere altrimenti, ma mettersi a Poggio Reale et lì fortificarse, aspeetando il soccorso di lanzchenechi di, Alemania overo l’armata di Spagna ; et di la venuta di tutti questi dicono haver la credenza. Dei francesi, sua signoria reverendissima non fa men-tione alcuna, nè per altra via anche se ha aviso dove se ritrovi lo exercito loro, se non quanto ha-vea referto quel cavallaro che gionse a Mola alli 9 del presente; ma non se li presta fede, non havendo rincontro per alcuna altra via. Le galee de messer Andrea Doria deveno essere a questa bora a Pro-cbyeta in suso lontano da Napoli circa 14 miglia, le quale, ancor che non possano fare gran cosa per terra per non esservi sopra più giente di quello che li è, pur saranno sufficiente guardare il mare, de modo che a Napoli non potrà venire sussidio di cosa che sia ; nè se intende ancora che con ditte galee sia congiunta l’armata francese. Monsignor reverendissimo nostro damatina prenderà li ordeni sacri del subdiaconato et diaconato per mano di monsignor revendissimo Farnese. Nostro Signore gli haveria dati tali ordini di sua mano, quando ha-vesse havuto gli vestimenti che sole usare in simile cerimonie. Del medesimo, di 19. Nostro Signore ha scritto opportunamente in recomandatione del conte Alexandro da Nuvolara. Sono avisi qua, che francesi hanno occupalo il monte di San Martin eh’ è a l’opposilo e£ cavaliere di Napoli. A tali avisi non si presta fede; et sono de diversi loci di 11 et 12 del presente. Senesi hanno mandalo 400 archibusieri ad occupare Castro eh’è terra di la Chiesia, lontana de qui cerca miglia 24. Questo aviso ha dato grande amaritudine a Nostro Signore, ancor che discorra che possi essere per andare verso Civita Vecchia. Ramazoto, chiamato da Nostro Signore, è gionto | qui con 150 fanti alla guardia di Sua Santità, alla quale altretanti se ne polca anche ritrovare. Del medesimo, di 20. 234* Heri sera a hore 3 di notte gionsero lettere a Monsignore, del Nunlio eli’ è apresso monsignor di Laulrech, di 10 del presente, date in Camello loco distante da Napoli 12 miglia, che significa come il prefalo Monsignor si affirmava lì con l’exercito per quel giorno et per il sequente, et poi andaria più oltra verso Napoli ; el dà aviso di la deditione di Capua et do Aversa et di Nola ; le quale terre sono stale abandonate da li cesarei per ridurse insieme lutto il presidio et le fanlarie che si trovano havere apresso. Dice che essi cesarei sono in grandissimo disordine per esser nata discordia fra li capi. Dice, che le fanlarie italiane se disfilavano el parlivansi a pezo a pezo del campo, el andavano dal canto de l’inimico ; et che per agionta era nata una discordia fra il marchese del Guasto et il conte di Potenza per antiche inimicitie state fra loro, zoo esso Conte el il marchese ol'rn di Peschara, di manera che oltra le parole usate fra loro, vi è restato morto il figliolo del prefalo Conte, et il Conte ferito gravemente. Successo questo caso, il Marchexe se partite di campo et itosene a Ischia ; el de lì è stato chiamato da quelli signori capila nei cesarei con molta ¡stantia, conoscendo che non poco importava la pre-sentia sua ; ma fino alhora non havea voluto satisfare al desiderio loro, tanto più che anche si trovava mollo sdegnato per havere Gioan d’ Urbina dato uno schiaffo al maestro del campo, cosa che ha premuto tanto esso signor Marchexe che non P ha potuto lolerare, anzi havea sfidalo a combalere esso Gioan de Urbina; ma per interpositione di quelli altri capilanei non è seguito altro. Spagnoli si fortificavano a Poggio Reale. Monsignor Lulrecb havea terminato andare ad ritrovarli et combattere. Cinque barche cariche di frumento erano gionle alla ripa di Napoli ; li cesarei non hanno voluto che si scaricassero. Si fa iudilio che forsi il suo pensiero non sia di entrare in Napoli. Il reverendissimo Colonna advisa, che per la poca intelligentia che sono tra quelli capilanei cesarei, erano risoluti redurre lo exercito in Napoli lassando gli lanzchenechi apresso le mura ; et in Napoli è vitualia per quattro mesi. Castro, come scrissi, fu occupalo da foraussiti di 035 quella terra, quali a lo improviso sono entrati, et