207 MDXXVIII, APRILE. 208 ohe li exborsnno al Leva, el si atende haver questi danari. Per lettere di 31 se certifica et assicura, che esso Bartolomeo de Tassis ha portato lettere di Cesare al Leva che li dimanda C milia fanti italiani per mandarli in Spagna, contra le gran preparatoli de guerra de Ingallera et Franza, ♦ et che non speri più da Sua Maestà altri danari che non se ne tiene per deffender la Spagna, et ne mele diverse angarie. Il magnifico Castion pre-xidente de Milano è morto. Lettere del proveditor menerai da Gassan, di 4. Item, per altre lettere pur di campo, del Collateral generai, di 3. De qui havemo el castellano de Mus esser accordalo con el signor Antonio di Leva, ma del modo di Pacordo non havemo ancora; ma sia corno si voglia non pò esser a nostro proposito, perchè per la gelosia del dillo la Illustrissima Signoria sarà sforzala slar con grandissima spesa, volendo guardar Bergamo et bergamasco et le vallate. Hozi li cavalli lezieri del conte di Caiazo hanno scorso la strala tra Lodi el Milano, el hanno preso 18 mercadanli, per quanto dicono, et molte some de robe che andavano a Milano, che, per quanto Im dello el signor Conte, lo bolino non sarà manco Ira robe et dinari el talie dt- ducati da 12 in 15 milia. El gè stato un bollissimo ristoro, et certo meritano ogni bene perchè voleno veder li inimici ogni giorno. Et similmente fanno quelli di domino Paulo Luzasco et domino Zuan Balista da Castro; che saria contento havessemo cambiato 3UU de li nostri homeni d’arme in 600 cavalli lizieri di questi, che se fosseuo stali a questi tempi, el signor Antonio da Leva sarìa morto da fame. Da Verona, di Nicolò Barbaro capitanio del Lago, di 6 Aprii. Come la dieta se dovea compir a li 5, et quanto al sinistro de ... . non impedirà che questi non calino, perchè in Augusta se fa una dieta per le cose de Hon&aria, a Ysproch per le cose de Lombardia ; tuttavia azon-zeno Carine et biave assai, et de continuo si lavorano in strumenti da guerra a le fusine, et sono preparali gli alozamenti, et vi dico indubitatamente costoro calerano, et da San Zorzi comenzarano a venir a Trento a far la massa, lo vado sul Laco per 6 giorni per haver armato una fusta, el lor-narò il Sabato santo, et secondo le cose succede-rano tornerò, né son per mancare. Mi piace del signor Alvise di Gonzaga eh’è conzo, el qual facea zenle, et la fama era per Cesare, el io lo so da uno suo familiarissimo. A dì 8, fo Mercore Santo. La matina, non fo lettera alcuna. Fò ditto per la terra et in Collegio, che sier Marco Bragadin dacier havia parlato con uno patron de una barca vien dal Guasto parte a dì primo de P instante, el ha dillo francesi haveano haulo Trane et Barletta. Tamen non c’ è lettere del Pexaro, che a tutti pareva stesseno assà da venir. Vene P orator de Milan con uno altro novo del Duca nominato .... dicendo il suo signor rechiedeva a questo Stado ducati 20 milia ad impresiedo, dando caution sicure, et voi lenir 4000 fanti per ultimar l’impresa di Milan, el ne ha do et voi haverne altri do. Il Serenissimo disse se consulteria. Vene P orator di P Archiduca, pregando il Serenissimo volesse tratar ben questi presom mandati per el capitanio del Golfo, et quasi rechie-dendo siano liberali. Il Serenissimo li disse non potevamo liberarli per esser in li capitoli de la liga che (ulto sia comune; ma se li farà mior compagnia et è posti in li Cabioni eie. Di campo, dn Cassati, fo lettere de sier Tomà Moro proveditor menerai, di 6, hore 16. Come Antonio da Leva con le gente sue che '1 teneva a Pioltello, cossi conslrelti da la peuuria del vivere, che li legieri nostri ogni giorno gli tolevano le vitualie el gli davano de continuo molestia, sono ritornati a Milano con grande paura de li milanesi, quali il prefalo Leva cerca di lenirli confortati con dirli che non tentino, die 30 milia lanzcbenech sono gionti a Trenlo quali voleno calar in Italia a favor suo. Et questa loro retirala in Milano P hanno fatta perchè li lanzi-nech etiam, olire le ragion predille, non sono voluti slar fuora più, ma voleno slar in Milano, et danno fama di voler andare a la espugnatoti di Biagrassa. Il castellali di ... che è in Lecho, non ha ancor voluto dar la terra al castellati de Mus, nè anche ge la voi dar se prima non gli dà 7 page per 100 fanti che sono dentro, che dicono dover haver, et Iteri esso Proveditor mandò dal dilto castellano di Lecho ad farli proponer partili per nome di la Signoria nostra, se ’1 voi dare quella terra di Lecho a nostri ; che Dio vogli che el sii. Da Verona, di sier Carlo Contarmi proveditor menerai, di 7. Zerca quelle fabriebe, el