15 MDXXVIIl, MARZO. 16 Iransilvano substituilo da esso re Zuane, che prima era Vayvoda, qual era rebelado da esso re Zuane, dice che è ritornato a la sua devolione et è inimicato cum el Re boemo ; et tal inimicitia è causata per la Regina. Nè altro abbiamo per bora de significar a vostra signoria a la cui gratin, etc. Di campo, da Cassati, di ultimo Fevrer 1527. Come el signor Antonio da Leva heri ussite di Milano cum tutte le gente sue si da pé come da cavalo, et mandati 2000 fanti per soccorer Leco, cum tutto el resto si è alogialo a Piantelo 6 mi- 8* glia lontan da Milano. Nui subito habiamo expedito bon numero de fanti et cavalli sopra il bergamasco per obviar al passo a quelli che vanno a la volta di Leco, come indubitatamente se farà se vorano passar sul bergamasco, come cegnano di far. Et el carico de tal impresa è slà dato al magnifico domino Pelro Longena cum diverse com* pagnie di fanti, a la summa de 1500 et più. Et hozi poi a cerca hore 20, dillo Leva cum bon numero de cavalli et fanti se ne è venuto fin qui apresso, el come fumo per mezzo a Melz, comin-zorono a scaramuzare con la compagnia del conte Claudio Rangon, dove vi era anche lui in persona, et veniva de qui per ordine datoli dal clarissimo Proveditor. El lui cum la sua compagnia se ha portato valorosamente, el sono vernili fin qui sempre combattendo et senza perder un homo. Come fumo propinqui a qui, si dete a l’arme el tulli corseno a li repari al solito. Gionse poi il conle di Caiaza et Zuan Battista da Castro cum parte di le sue compagnie, et si penseno fuoii drieto li inimici che già davano volta, et ne hanno preso zerca 15 tra homeni d’arme et cavalli leggeri, fra li quali vi è uno capitanio de legieri detto Pa-dregno, poi li hanno dato la fuga più di 6 miglia lunlan de qui. Et cusi riescono le bravane loro, et sono ritornati a PianteUo; ma si lien non starano mollo a tornar in Milano. 9 Da Cassati, ài sier Tomà Moro proveditor menerai, di 29, hore 24. Heri scrisse la ma-tina quanto si bavea de novo, et de li inimici da Milano quali erano per ussir, et cussi heri a hore 20 le zente mimiche, si da piè come da cavallo, uscirno et veneno in uno loco ditto Piontello, «presso Melzo miglia 4. Et li soi cavalli legieri corseno fino a Pozolo miglia 3 lontano di questo loco de Cassano. El heri etiam li inimici andoruo in battaia grosissimi da piè et da cavallo per andar a Melzo; et per esser stà cussi deliberato in consulto, el conte Claudio Rangone vene fuori in battaia stretto sempre scaramuzando con loro fino qui a Cassano, et qui si dete a l’arme et si saltò fuori con alcuni cavalli legieri, zoè il conte de Caiazo et missier Zuan Battista da Castro, et hanno preso da 12 de dilli inimici, tra i quali uno capitanio spagnol di cavalli legieri. Dicti inimici sono alogiati a Pozolo lontan de qui miglia 3 ; si dice sono da 400 cavalli et da 3 in 4000 fanti, con pezi tre de artellarie, et la persona del signor Antonio da Leva. Si ha come lo resto de inimici, con il conte Lodovico Belzoioso el Pietro Birago, sono andati con 2000 fanti verso Leco per soccorer quello et passar sul bergamasco con 5 pezi di artellarie. L’è stà mandato domino Pietro da Longena al governo di bergamasco, et doe altre compagnie di fanti apresso a quelle erano zà andate, zoè el Vaylà et Cesare da Martinengo'el domino Maria da Castelo. Scrive, creder si scaramu-zarà con inimici et grossamente. Scrive si mandi danari per pagar le gente, che di altro non si dubita niente. Di Cassano, pur di ultimo leiraro. Come heri il signor Antonio da Leva ussite di Milano in persona con tutte le sue genie da piè et da cavalo, et vene fino ad uno loco chiamato Piontello lunlano da Melzo miglia 6, et per questo si fu ordinato per bon rispetto che le gente, nostre, che erano in Melzo, dovesseno levarsi et venir de qui, ita che il prefato conte Gaudio oggi con le sue et altre gente che ivi erano, melulosi in bona ordinanza stintamente uniti, si è venuto a questo exercito, essendoli sempre alla coda scaramuzando le ditte gente cesaree, et si è portato bene, che è reussilo senza danno et con onore, et tutte le gente mimiche sono fino apresso questi repari mezo mi- 9 glio. Et qui si è dato a l’arme, et ussiti fuora de li repari, alcuni de li nostri a cavallo hanno sca-ramuzato, ma furno presi do 0 Ire de li nostri a cavallo, et poi gli andò el signor conle di Caiaza con molli de’ suoi cavali seguitando li dicti cesarei che già si partivano, et con loro scaramuzando ha preso uno valente capitanio di leggieri con 12 homeni di valore ben ad ordine di cavali et altre cose, et quelli con molta vigoria ha condulli qui in Cassano, ita che inimici si sono partiti con poco onore el manco utile di questa impresa. Le gente nostre che erano in Lomelina, se sono tutte revocale et dimane agiongerano de qui. Il conle Fi*