LA GUERRA SOTTOMARINA cura, e che forse sarebbe riuscita egualmente a violare la zona bloccata, se contro di essa non fossero stali lanciati chi sa quanti sommergibili. Un caso specifico di affondamento che si è fatto di lutto per eseguire dopo la minaccia non può dare al blocco tedesco l’effettività ch’esso dovrebbe avere per essere legale. Anche dopo la perdita del Lusitania, del resto, i traffici della Gran Bretagna hanno continuato a svolgersi quasi normalmente e ogni altra distruzione di navi è stata sempre eccezione, mai regola. Ancora: il blocco delle mine, dei sommergibili e degli apparecchi aerei tedeschi contro l’Inghilterra, pur non essendo un blocco fittizio — in virtù del quale si pretendeva, in altri tempi, che una semplice notifica pubblica dovesse bastare per dichiarare in istalo di blocco coste e provincie intere, senza per questo inviare navi da guerra sui luoghi — rappresenta un sistema assolutamente anormale: l’esistenza del pericolo por le navi che tentino di violare il blocco — condizione, come abbiamo dello, necessaria per l’effettività — viene infirmata dall’invisibilità del pericolo stesso ? In realtà la Dichiarazione di Parigi non poteva contemplare, nel 1856, il caso di un blocco mantenulo da sommergibili, a cui, prima dell’Ammiragliato tedesco, non avevano pensalo che l’ammiraglio inglese Sir Percy Scoli ed il novelliere Conan Doyle, appena l’anno scorso. La Dì- la GUERRA SOTTOMARINA 143 chiarazione, compilata in tempi in cui i sommergibili non erano conosciuti che da pochi studiosi, parla semplicemente di < forze sutfi-eienli » e nella qualifica di «forze» i sommergibili potrebbero, in fine dei conti, essere ben compresi. Ma che dire delle mine e dei mezzi aerei ? Un blocco compiuto con armi subacquee ed aeree è infine contrario alle convenzioni internazionali anche per il falto che il bloccante non ha modo, con queste armi, di catturare e di rimorchiare, se occorre, le navi che tentino di violare la zona designata sino alla propria base più vicina. Le mine agiscono ciecamente, mentre i sommergibili non hanno la potenza e gli apparecchi aerei la possibilità di effettuare questa cattura ed il relativo rimorchio. Come si vede, la distruzione della nave ne segue inevitabilmente in ogni caso. I/apparire delle armi sottomarine aveva già portato tutta una rivoluzione nella guerra di blocco. Gli strateghi, però, avevano pensato [non al caso che con queste armi sottomarine si bloccasse, bensì a quello in cui delle armi sottomarine si facesse uso per la difesa. Così, teoricamente, nelle moderne condizioni di blocco, le grosse navi da guerra cui incombe mantenerlo possono trovarsi a centinaia di miglia di distanza dalle località bloccate, mentre gli incrociatori ed il naviglio silurante, incrocianli al largo e mantenentisi in continuo contatto col nucleo principale delle forze, si distendono