I.A FLOTTA TEDESCA La costruzione di una grande flotta faceva parte del programma del nuovo Sovrano. Credeva in essa fermamente e la voleva. Nel 1889 il Beichstag volava i fondi per l’impostamento di quattro corazzale di prima classe e di un cerio numero di navi minori. Il primo anno di regno di Guglielmo II vide spendere per la marina (12 milioni e mezzo; l’Inghilterra ne spendeva più del quintuplo: 325 milioni. Nel 1890 il Governo inglese cedeva alla Germania, senza consultare l’Ammiragliato, l’isola di Helgoland, in cambio del protettorato di Zanzibar. Questo acquisto ebbe importanza enorme per la marina tedesca: essa venne a liberarsi di una vera condizione di inferiorità, poiché Helgoland, situata di fronte all’imboccatura dell’Elba e del canale di Kiel, di cui comanda gli accessi, proteggendo o minacciando Amburgo, Brema, Wilhelmsha’ven e Cuxhaven, si trova in una situazione strategica di primissimo ordine. 11 primo grande programma navale tedesco rimonta al 1898. La rottura con l’Inghilterra s’era andata già delineando. Il 4 gennaio 1892 Guglielmo II, parlando a Kiel alle reclute della marina, aveva detto loro che la flotta tedesca era ancora piccola di fronte a quella dei suoi nemici». I circoli britannici si erano messi in allarme. Tre anni dopo, il Governo «li Berlino aveva protestato contro la conclusione eli un trattato fra l’Inghilterra e lo Stato del Congo, LA FLOTTA TEDESCA asserendo che esso ledeva gli interessi tedeschi in Africa. La Germania si metteva attraverso la via dell’espansione economica inglese, e Guglielmo II, recatosi nell’agosto del 1895 in Inghilterra per assistere a delle regate, venne accollo dalla stampa con articoli pungenti. Il 3 gennaio dell’anno (successivo, quasi per acuire il malanimo già esistente fra i due popoli, apprendendo che le truppe della Chartered Company erano entrate nel territorio del Transvaal, il Kaiser telegrafava al presidente Kruger: “Vi esprimo le mie sincere felicitazioni per il fatto che, senza fare appello al soccorso di Potenze straniere, siete riuscito, col vostro popolo e con le vostre sole forze, a respingere le bande armate che venivano a turbare la pace nel vostro paese, a ristabilire l’ordine e a difendere l’indipendenza del vostro popolo contro gli attacchi provenienti dal di fuori „. L’ira britannica non conobbe più limili. Ma Guglielmo II rimase imperturbato. Nell’aprile del 1897 si celebrò in Inghilterra il sessantesimo anno di regno della Regina Vittoria, nonna del Kaiser, e la Germania fu rappresentata dalla vecchia corazzata Kónig Wilhelm, comandata dal Principe Enrico di Prussia, fratello dell'imperatore. Il Kaiser, almeno in quella occasione, avrebbe potuto tacere; il 24 aprile, però, egli spediva a suo fratello un telegramma che non mancò d’essere pubblicato e commentato. “ Mi duole moltissimo, diceva Guglielmo, di non