122 l’invisibile piovra ino mezzo è più completo, ma il secondo può essere altrettanto efficace. La guerra odierna l’ha dimostrato. In altri tempi, quando la navigazione a vapore era un mito, le armi sottomarine non esistevano, la radiotelegrafia non era nemmeno concepita, all’ ammiraglio che riusciva a piombare addosso all’avversario era facile affrontare lo scontro decisivo. Il risultato non dipendeva — oltre che dalla sua abilità — che dalle sue forze e dal suo coraggio. Oggi la guerra è mutata: i mezzi di offesa sono diventati strapotenti, ma i mezzi di difesa infiniti. Il più debole ne ricava un vantaggio inestimabile. Se il più forte non è anche più prudente, la sua stessa forza può esser causa della sua rovina. Così l’aquila dall’artiglio robusto che piombava addosso alla preda per trionfarne sbranandola, s’ò tolte le penne, ha mutate le sue forme, è diventata una piovra invisibile. Come in quei sogni terribili in cui l’incubo vi Irat-tiene e non sapete che cosa sia questa forza misteriosa che v’impedisce di muovervi, nella guerra moderna le nazioni più deboli sul mare sentono le ventose che le stringono, senza vederle, senza potersene liberare. Le grandi flotte hanno cambiato strategia. Invece di ricercare le flotte nemiche per sconfiggerle, le hanno inchiodate nei loro.porti. Con un colpo solo che nessuno ha visto, quando è scoppiata la l’invisibile piovra 123 guerra mondiale, hanno paralizzato le forze marittime belliche e commerciali dell’avversario. Un tempo, dei risultati dei cruenti conflitti navali le nazioni non sentivano che i contraccolpi. Oggi, invece, vi partecipano direttamente. La flotta più potente ha visto che il compito di distruggere la flotta nemica era enorme, irrealizzabile quasi, ed allora ne ha affrontato un altro ancora più grandioso: ha bloccato la nazione nemica intera. Il mare è diventato un suo feudo, libero solo per le navi delle sue bandiere: la poderosa flotta mercantile deH’avversario è sparita. Pare quasi, ripensandoci, phe questa flotta scomparsa non abbia mai avuto un vero diritto di navigare; si direbbe ch’essa fosse semplicemente tollerata e avesse un permesso per attraversare gli oceani. Oggi questo permesso le è stato tolto, la flotta è morta. Ma è una morta che domani, se potesse, risusciterebbe in \m attimo. Chi glie lo vieta oggi ? Il mare è così grande, il mondo è così vasto.... Perchè la flotta paralizzata per virtù d’incantesimo non esce dai suoi rifugi, non naviga come prima, inon si disperde come prima per le vie del mondo, quelle che uniscono i popoli civili e portano la civiltà dov’essa manca ? Un giorno bisognerà scrivere la storia di questa guerra di nazioni ora è impossibile — e bisognerà valutare gli elementi di cui i due gruppi di belligeranti hanno disposto. Sarà al-