112 INGHILTERRA CONTRO GERMANIA INGHILTERRA CONTRO GERMANIA L’emozione sollevala dalle parole del grande ammiraglio e segretario di Sialo all’ufficio imperiale della Marina fu enorme. Al Reichs-tag i socialisti si stupirono del fatto che sino a quel giorno si fosse detto loro che le relazioni anglo-tedesche erano peggiorate. Si voleva sapere, si voleva sentire quale détente miracolosa fosse avvenuta. Ma von Tirpitz lasciò le sue parole avvolte nel mistero. Il Lokal Anzei-ger si disse in grado di sapere che fra Germania ed Inghilterra era stato concluso un accordo ragionevole circa le flotte di guerra delle due Potenze. Un’uguale informazione pubblicò a Vienna la Neue freie Presse. Il senso di sollievo che si era diffuso in tutto il mondo fu di breve durata. Svanite le speranze che le sensazionali dichiarazioni avevano fatto sorgere, incominciarono i dubbi. In Inghilterra si rimase in attesa di ulteriori e più esplicite spiegazioni; la stampa tedesca, invece, fu prima scettica e poi si rivolse addirittura contro von Tirpitz. Il ministro della marina fu attaccato e criticato con una foga incredibile, e fu anche smentito. Alle sue parole si negò il significato di accordo con l’Inghilterra sotto qualsiasi punto di vista. Le dichiarazioni di von Tirpitz, disse la stampa tedesca ufficiosa, non avevano fatto altro che accennare alla base che avrebbe servito di norma per le future costruzioni della flotta tedesca. Von Tirpitz aveva soltanto constatato che la propor- zione di 10 a 10 era da accettarsi come norma per l’avvenire, perchè in tal modo, qualora la flotta tedesca si fosse trovata di fronte a quella inglese, avrebbe rappresentato tale un rischio, da garantire la pace fra i due popoli. La dichiarazione era troppo ingenua per. potere essere accettata sic et simpliciter. Una trappola si tende con ben altre sottigliezze. Negli stessi circoli berlinesi si era attribuita alle parole di von Tirpitz una portata ben più ampia per una intesa anglo-tedesca. La stampa inglese non si lasciò abbindolare e si diede premura di smascherare la consorella teutonica. L’Observer, giornale che rispecchia le vedute dei circoli dirigenti, Commentando le frasi del ministro tedesco, si mostrò poco entusiasta deH’offerta della Germa- ■ ni a, alla quale non sapeva attribuire altra mira che la distruzione della supremazia inglese, inclusa entro limiti determinati. In altri termini—.scriveva l’autorevole giornale londinese — si vuole mettere il leone in gabbia. La Germania non fa concessioni accettando il compromesso, ma si vale di un imprudente discorso del Churchill per offrire delle condizioni che notoriamente le convengono. Un margine del 60 per cento è insufficiente per l’Inghilterra che si può trovare contemporaneamente impegnata in una guerra navale non soltanto nel Mare del Nord, ma anche nel Medi-terraneo, nell’Oceano Indiano, nell’Estremo Oriente, e magari nel Pacifico. „ Zing’arelli. Il dominio del mare. 8