42 GERMANIA CONTRO INGHILTERRA menomamente svalutare l’importanza delFinler-, vento della Gran Bretagna. Non è stalo un lino egoistico soltanto quello che ha spinto all’azione l’Inghilterra: è stato anche il senli-i menlo della minaccia comune. La guerra si-combatte su terra straniera, ma la grande maggioranza del popolo inglese, o per lo meno la pai te cosciente di questo popolo, sente che sui campi di 1*rancia e di Fiandra è in giuoco l’esistenza dell’impero. Se domani il maresciallo French dovesse chiedere alle sue truppe un ultimo sforzo disperato, iniziando la fase decisiva, egli potrebbe emanare un ordine del giorno che ripetesse le parole dell’ammiraglio Togo, l’allealo giapponese, alla battaglia di Zuscima. Potrebbe dire agli Highlanders, alla Royal ar-tillery, ai cavalieri indiani, agli scozzesi e agli irlandesi, a tutto il suo esercito volontario, inline. «Dal risultato di questa battaglia dipende la salvezza dell’impero. Ciascuno faccia più del suo dovere ». Waterloo fu il colpo di grazia della potenza napoleonica, Trafalgar ne era stato il colpo mortale. ISella lotta fra la Quadruplice e gli Imperi centrali la flotta sta agli eserciti come 1 artiglieria sta alla fanteria. Quest’ultima vince se la prima l’appoggia, Forse il conflitto che da un anno si dibatte non avrà la sua Trafalgar. La grande battaglia navale sarà vinta senza essere combattuta. Ma questo cozzo titanico sarà deciso anzitutto sul GERMANIA CONTRO INGHILTERRA 43 mare. La mancanza del contorno coreografico che il gran pubblico ignaro amerebbe non altererà i risultati. Le flotte degli Alleati hanno stretto in una terribile morsa gli austro-turco-tedeschi e le navi di Giorgio V Imperatore e Re, unite a quelle degli Alleati, hanno domato le rivali pur senza incontrarle. Se la Germania fosse stata sicura dell’intervento dell'Inghilterra non avrebbe fallo scale-* ilare la guerra: l’avrebbe rinviala ad altra epoca. Vi è tutta una letteratura tedesca che ci conduce a questa convinzione. Undici anni or sono, il colonnello Osten Sacken pubblicava a Berlino 1111 opuscolo che ebbe una diffusione enorme. Fra intitolato: Deutschlands nächster Krieg. La prossima guerra della Germania. L’autore prevedeva la lotta sui due fronti, prevedeva la collaborazione de 11 "A u s t r i a - U ngh er i a, sperava in una felice soluzione fronteggiando prima la guerra verso occidente e poi quella verso oriente, ma per tulio questo, egli diceva, era necessario possedere il sopravvento anche sul mare. Di due avversari le cui forze sono press’a poco uguali, ha ribadito ancora il maresciallo von der Gollz, riporterà la vittoria finale quello che resterà signore del mare ». Così tutti gli sforzi per costruire una grande flotta da guerra sono andati perduti, perchè da questa flotta non si è potuto ricavare nulla; finora almeno. Ma a Berlino si era così sicuri