84 LA FLOTTA TEDESCA gramma di costruzioni per l’accrescimento di essa sia a metà ultimato. La flotta invecchiata dovrebbe esser tolta dalla lista del servizio attivo, lasciando così una breccia e portando il numero delle navi al di sotto di quello prescritto dalla legge. A tale interruzione si pose riparo usando i bastimenti di nuova costruzione già pronti per rimpiazzare quelli in disuso, invece di aggiungerli, come si intendeva fare originariamente. Perciò, in luogo di un saldo accrescimento dell’attuale flotta con regolari aumenti, si viene a una completa ricostruzione della Marina germanica. Il nostro attuale programma in corso di esecuzione è, praticamente, soltanto una sostituzione di vecchio materiale, non un aumento del numero delle unità originariamente preveduto nella legge di dieci anni or sono e che ancora si conserva. “ A me sembra che il maggior errore nelle attuali discussioni sui giornali sia la continua allusione ai cosi detti due, tre o più Power’s Standard, e che 1 esemplificazione della una Potenza sia invariabilmente la Germania. “ È logico supporre che ogni nazione costruisca e armi navi a seconda dei suoi bisogni, e non soltanto in riguardo ai programmi delle altre nazioni. Per l’Inghilterra sarebbe perciò molto semplice dire: Io ho un Impero mondiale, il più grande commercio del mondo, e per proteggerli debbo avere tante e tante navi da battaglia, incrociatori ecc., quanti sono necessari a garantirmi la supremazia sul mare: ed essi debbono perciò essere costruiti ed armati. Questo è un assoluto diritto della vostra nazione e nessuno potrebbe trovarvi da ridire; e se fossero 60 o 90 o 100 navi, questo non importerebbe e non produrrebbe certamente nessun cambiamento nella legge navale ger- wm 1 LA FLOTTA TEDESCA 8-'. manica, qualunque fosse il numero che voi sanzionaste. Ognuno qui lo capirebbe, e il popolo tedesco sarebbe molto grato se, alla fine, la Germania fosse tolta di mezzo nella discussione. È molto irritante, infatti, per i tedeschi, vedere che il loro Paese è continua-mente ritenuto il solo pericolo e la sola minaccia della Gran Bretagna da tutta la stampa dei differenti partiti, mentre anche altre nazioni costruiscono, e vi sono anche altre flotte, anche più grandi di quella germanica. “ Senza dubbio, quando i partiti si combattono aspramente, vi è spesso una deplorevole mancanza di giudizio nella scelta delle armi; ma io debbo protestare che il programma navale germanico sia l’arma di uso esclusivo e che un’altra se ne vada forgiando, più velenosa ancora, come la “ Sfida germanica alla supremazia navale britannica „. Se usata di continuo, essa può creare qui dei malintesi e generare per gli offesi sentimenti il desiderio di ritorsione nei circoli della Lega navale germanica, rappresentanti degli interessi navali della nazione. Questi circoli influirebbero sull’opinione pubblica, e procurando di forzare — a mezzo di indebite pressioni che non sarebbe facile trascurare — un cambiamento del programma, metterebbero il Governo in una spiacevolissima situazione. “Nella lettera pubblicata poco tempo fa, Lord Esher scriveva “che ogni tedesco, dall’imperatore fino all’ultimo suddito, si augurava la caduta di Sir John Pisher „. Adesso io sono confuso nel dover chiedere se la sorveglianza alle fondamenta e alle canalizzazioni del Palazzo Reale ’) sia atta a qualificare per dare giu- 1) Lord Esher, autore della lettera a cui il Kaiser faceva allusione, aveva afla Corte britannica una carica che gli conferiva tali attribuzioni. .ili! filli