GERMANIA CONTRO INGHILTERRA beilo Spencer diceva che la Germania era l’e-sempio di come l’amor proprio nazionale, eccitato dai trionfi riportati in guerra, conduca a contorcere i criteri nelle faccende pubbliche. «Purtroppo non mancano indizi, gli aveva scritto un professore tedesco, che il felice contrasto alla boria francese offerlo finora dalla Germania, scompaia a poco a poco, dopo la gloria delle ultime vittorie. I liberali tedeschi: parlano ad esuberanza del Germanesimo, del- 1 unita Germanica, della nazione Germanica, dell’impero Germanico, dell’armata e della marina Germanica, della Chiesa Germanica, della scienza Germanica. Una esagerata Teutonoma-nia soffoca le più l>elle caratteristiche Germaniche». Parole di un professore tedesco, riportale da un sociologo inglese neutrale. *) La decadenza dei grandi Stati ha avuto sempre inizio il giorno in cui le loro aspirazioni non hanno conosciuto più limiti. Ora la Wcltpo/itik tedesca prese a battere un sentiero che era di altri, ma lo batteva più con aria da usurpatrice che da concorrente leale. Le sue aspirazioni non venivano per nulla nascoste. Le sapeva lutto il mondo. L Impero nato a Versailles nel 1871 si pose sulla via della Gran Bretagna: la via del mare. Volle diventare anch’esso un fattore decisivo ') Ufr. il capitolo “11 pregiudizio del patriottismo,,, in erbert Spenceb, Introduzione alla Scienza sociale. Torino Bocca, 1904, pag. 201. GERMANIA CONTRO INGHILTERRA 39 della politica mondiale e volle per questo, innanzi tutto, diventare Potenza marittima. Non lo era mai stata, ma non importava. Gugliel-' ino II dimenticò che sua nonna, la Regina Vittoria d’Inghilterra, l’aveva crealo ammiraglio inglese nel 1889, per pensare a diventare ammiraglio di una flotta propria. E dimenticò un’altra cosa: che se per la Germania l’essere Potenza marittima era un’ambizione, per l’Inghilterra era una necessità. Se noi facciamo una distinzione fra gli scopi dell’espansione navale tedesca e quella britannica, si è perchè questa distinzione l’ha imposta la politica di questi ultimi anni della stessa Germania. La Germania aveva il dirillo di espandersi commercialmente. Nessuno le negava il posto al sole ch’essa voleva. Ma un bel giorno alla politica di espansione industriale subentrò quella di predominio mondiale. Il 19 gennaio del 1909 il principe di Bùlow, parlando alla Bieta prussiana nella sua qualità di Presidente dei ministri, diceva che gli sforzi necessari per la base del benessere, della grandezza, della potenza e della sicurezza della Germania, consacrati allo sviluppo dell’eser-cito e della marina, dovevano essere i maggiori possibili. “ Noi non possiamo e non osiamo, aggiungeva il Cancelliere dell’impero, risparmiare denaro a scapito della nostra preparazione per la guerra e per la pace; la nostra posizione geografica è troppo sfavorevole per poter fare questo „.