XII PREFAZIONE rannicchiato pien d’invidia di rabbia d’astuzia dietro il grigio mare. E quest’acqua è più densa del sangue. Vogliam giurare faccia a faccia un giuramento che il vento non cancella, pei padri, pei figli, pei figli dei figli. Udite e ripetete e tutta la Germania lo senta: vogliamo odiare, odiare, abbiam tutti un sol odio, amiamo concordi, odiamo concordi, abbiam tutti un solo nemico: l’Inghilterra! “ Prendi al tuo soldo tutti i popoli della terra, fatti bastioni di verghe d’oro, copri il mare delle tue prore. Non giova, il tuo conto non torna. Che c’importa di Russi e di Francesi? Un colpo di qua, un colpo di là, e un giorno o l’altro facciamo la pace. Ma te odieremo ancora, contro te durerà l’odio. Odio per mare, odio per terra, odio dei martelli e odio delle corone, odio strangolatore di settanta milioni che amano uniti e hanno un sol nemico: l’Inghilterra. „ Ma anche in questa meravigliosa traduzione che ne ha fatto Amedeo Morandotti, il fine e caustico corrispondente berlinese elei Corriere della Sera, le prime strofe del Canta dell’odio non dicono che una parte di quello che dice, di quello che pensa la Germania intera. La Germania ha visto crollare un suo piano che non poteva fallire, e la Germania sa a chi dare questa colpa. S’è vista sorgere davanti un nemico che non s’aspettava, che ¡non voleva, ed allora, più forte della sua stessa sfortuna, s’è rivolta contro l’inatteso. Ora è di questo clic vuole liberarsi. Sentiamo parlare da mesi di libertà dei mari. Dovrà essere la base della pace futura. Un ex-ministro tedesco delle Colonie, il Dern-burg, l’ha proclamato nello scorso aprile in PREFAZIONE XIII forma che possiamo ritenere ufficiosa. La Germania, egli ha detto, mira ad ottenere che i mari e gli stretti siano permanentemente aperti per il libero uso da parte di tutte le nazioni, in tempo di guerra come in tempo di pace. Il mare non è proprietà di nessuno, ma deve essere libero a tutti. I mari sono i polmoni con i quali l’umanità aspira nuovo fiato pelle sue imprese e non devono essere bloccati. E poi bisogna togliere all’Inghilterra il controllo di tùtti i cavi telegrafici mondiali, quel sistema eli deep sea cables definito dall’Henne-bicq, nella sua Genèse de V Imperialismo, cingláis, i) un aggroviglio eli serpenti intorno al globo, le linee attraverso le quali tutte le volontà avide dei venditori, dei sensali e degli speculatori, preparando ogni giorno Un alimento agli scambi marittimi di domani, assicurano la permanenza della loro dominazione imperiale. Dal mese di aprile in poi molta acqua è passata sotto i ponti della Sprea. A Berlino si parla d’altro. A Berlino si vedono gli eserciti tedeschi padroni un po’ dappertutto di territori in Europa, e nell’attesa che questi eserciti vengano espulsi dalle terre invase si formulano progetti sull’assetto del mondo dopo la pace che la Germania imporrà. Dernburg è stato smentito da Ballili. Libertà elei mari ? ha eletto il direttore del-1’ « Hamburg Amerika Linie», l’amico dell’Im- v> Parigi 1913, ed. Alean, pag’. 198.