LA flotta tedesca L’efficienza di questa flotta era invero assai scarsa per attaccare con successo gli svedesi. Federico Guglielmo pensò allora di allearsi con i danesi e gli olandesi e di concludere nello slesso tempo, nel 11)7"), un contratto con l’olandese Benjamin Baule e con altri industriali, i quali si impegnarono di apprestargli dieci fregale, con un armamento da sei a quattordici cannoni ciascuna. Il Baule impiantò un cantiere a Pillavi, sul Prische Haff, e venne nominalo consigliere e direttore delle costruzioni. Le prime cinque navi furono pronte verso la metà di luglio dello stesso anno e furono le seguenti: La fregata Kurprinz, con 20 cannoni e 100 uomini di equipaggio; la fregala Iìerlin, con 16 cannoni e 70 uomini; il due alberi attrezzato a brigantino Bielefeld, con 6 cannoni e 10 uomini; 1’ liocker» Die Bull, con 10 cannoni e 15 uomini e la fregata Potsdam, con 12 cannoni e 20 uomini. Complessivamente la flotta era forte di 64 cannoni e contava 245 uomini di equipaggio. x) Contro gli svedesi, potentissimi a quei tempi e difalli dovevano presto dimostrarlo — lutto questo era sempre di poco o nessun va- ') Queste notizie sulla flotta del Grande Elettore — clic ritengo inedite — sono state ricavate da un interessante documento rinvenuto circa un anno addietro nell’Àrchivio segreto di Stato di Berlino. Si tratta di un libro intitolato: Coerorstelijke Seheeps Magazijne lìnek. Pillau, 1680-85, e LA FLOTTA TEDESCA lore. Ma Federico Guglielmo, desideroso di venire al più presto ad una decisione con gli odiati nemici, noleggiò altre navi dall’ Ammiragliato olandese e fece poi armare nel porto di Koe-nigsberg quanti più vascelli mercantili potè. Prima della fine del 1675, la flotta del Grande Elettore salpava contro il nemico. Essa apparve davanti le foci del Weser e ¡riuscì anche a sbarcare delle truppe presso la fortezza di Karls -burg, ctie gli svedesi avevano ivi costruita, però, essendo presto sopraggiunti dei rinforzi agli avversari, i brandenburghesi furono in parte costretti ad arrendersi e in parte dovettero ritirarsi precipitosamente. Il debilito delta flotta non fu dunque, a dire il vero, incoraggiante. A questo insuccesso militare si aggiunsero presto rovesci finanziari della società costituita da Benjamin Baule. Federico Guglielmo, per non perdere tutto e per salvare l’olandese dalla rovina, anticipò a quest’ultimo del denaro e divenne comproprietario della flolta. Nuove navi furono costruite e una nuova impresa fu presto tentata: nel 1676 una squadra del Grande Elettore assediava Straal-sund, ma per quanto questa volta fosse meglio comprende tutte lo navi che Benjamin Baule costruì dal 1675 in poi per il Principe. Il libro dà notizia della grandezza delle navi, del loro attrezzamento e dei loro equipaggi. Altri dati molto utili ho trovati in un articolo del signor Albert Fhick, Unsere Flotte in alter Zeit, pubblicato il 3 gennaio 1915 dalla “ Düsseldorfer Zeitung...