LA FLOTTA TEDESCA equipaggiata e comandata, tuttavia non riuscì a far capitolare la fortezza. Si poteva quasi quasi credere ad una disdetti. la giovane marina bramlenburghesc non aveva dunque diritto di coprirsi d’alloro? Evidentemente non era questione che di tempo, giacché nel giugno del 1(57(5 l’alloro venne collo. 11 giorno 4 di quel mese, mentre fra Mòen c Bornholm una flotta composta di navi olandesi e danesi si batteva bravamente contro una flotta svedese, intervennero nell’azione la Berlin, la Koenig uon Spanicn e la Kleve, le quali costrinsero ad accettar battaglia due navi svedesi: la Leopard e un brulotto che tentavano di salvarsi con la fuga, essendo stata dispersa la loro squadra. 1 ci le due fuggitive lo scontro non si presentava certo nelle condizioni più favorevoli. Ben presto entrambe, dopo essersi difese disperatamente, dovettero arrendersi al nemico. Tanto la Leopard, armata di 22 cannoni, che il brulotto, armato di fi cannoni, furono co-stretli a rivestire del fasto del trionfo il ritorno della flotta brandenburghese a Kolberg. Nello stesso giugno, il giorno 11, le navi di Federico Guglielmo ripetevano il gioco intervenendo presso Orlami in uno scontro fra danesi, olandesi e svedesi e prendevano a questi ultimi una terza nave, la Maria. L assedio di Stettino costituì nel 1077 l’impresa più notevole della marina del Grande IA FLOTTA TEDESCA Elettore. Mentre l’esercito assediava Stettino per via di terra, la flotta si ancorava nelle acque di Damili, che bagnano a nord-est la ricca e industriosa città, e nel dicembre questa era costretta ad arrendersi. Per la nasccnle marina, del resto, fu quello un anno di successi, date le molte fortunate crociere nel Baltico e nel Mare del Nord, davanti lo foci dell’Elba e presso Golland, sulle coste della Livonia c nelle acque di Aaland. Benjamin Baule, a cui Federico Guglielmo sentiva di dovere buona parte di questi successi, venne allora nominalo nientemeno che Oberdirektor dei* Commercien zu Wasser und der Schifl'ahrl . Nel settembre elei successivo anno 1(578, una impresa ancora più importante, la spedizione contro il Riìgen, faceva degno seguito alle precedenti. 210 navi-trasporlo e 110 battelli dovevano trasportare verso l’isola di Riìgen le truppa del Margravio e la flotta, forte di undici fregale e parecchie navi minori, aveva il compito di coprire i colossali preparativi, incrociando davanti alla foce del Peene. La flotta era comandata dal celebre ammiraglio olandese De Tromp, il quale fece disporre le sue navi nell’ordine di battaglia seguente: in lesta il vice-ammriaglio Cornelius Claes van Bcveren, con la fregala Leopard (presa agli svedesi); indi il Drac/on, con 2(5 cannoni, ed il Poslillion, con 20 cannoni, che coprivano il fianco destro. Nel mezzo lo Schaale