l’invisibile ríovíiA su di essa. La sua condizione è laido più umiliante in quanto il nemico l’ha ridotta all’impotenza con la sola minaccia potenziale della propria forza e 11011 con uno scontro in mare aperto. La Germania e i suoi alleati sono come le povere mosche cadute nella rete del ragno che le avvince a distanza, senza scomporsi, sono come la preda della piovra, che si sente stringere e immobilizzare senza poter reagire. Ed il mondo non scorge la rete, non vede le ventose!... * Ma vi sono le cifre. Numbers speak, dicono gli inglesi. Le cifre parlano un loro muto lin-S^aggio c sono la forza migliore di ogni ragionamento. Nel novembre del 1914, dopo sedici settimane di guerra, il Ministero del Commercio inglese pubblicava una tabella statistica «per dimostrare con quanta efficacia la flotta britannica avesse fatto sparire dai mari la na- v igazione mercantile tedesca e avesse tenuto i mari stessi sicuri per la navigazione mercantile inglese». Nella tabella la flotta mercantile inglese veniva valutata a 10123 navi di uno spostamento superiore alle 100 tonnellate, e quella tedesca a 2090. Rispettivamente, il tonnellaggio complessivo della pri- l’INVISIBILE PIOVRA 129 ma era di 20 523 706 tonnellate e quello della seconda di 5 134 720. Sulle 10 123 navi mercantili britanniche, secondo i dati di questa tabella, soltanto 195 erano inservibili a causa della guerra: 49 erano state catturate did tedeschi, 75 erano trattenute in porti tedeschi e 71 nel Baltico e nel Mar Nero, due mari da cui era od è ancor oggi impossibile uscire. La percentuale era appena dell’1,9. Su 2090 navi tedesche ne erano invece inutilizzabili 1221: 80 erano state catturate, 166 erano trattenute in porti inglesi o alleati, 646 s’erano rifugiate in porti neutrali e 329 erano state così fortunate da essere sorprese dalla guerra in porli tedeschi. Il 58,4 per cento della marina mercantile tedesca era costretto all inazione forzata. Il 41,6 che rimaneva libero era costituito da 353 battelli a vapore per la pesca, da 381 battelli per la navigazione costiera e da navi eli cui non si aveva notizia o che erano ancora in fuga. Questa flotta mercantile sparuta, ed anch’essa, in ul-tima analisi, inutilizzabile, non rappresentava che 549 /94 tonnellate su 5 134 720, cioè non più del 10,7 per cento. La percentuale di disponibilità della flotta mercantile inglese, composta di navi ben superiori e realmente utilizzabili, era del 97,1 per cento.1) !) Sir Owen Philipps, direttore della Compagnia Union Castle, in un discorso tenuto a Londra il 12 novembre di Zingarelli. Il dominio del mare. 9