18 IL CONFLITTO EUROPEO slavi e tedeschi, egli diceva, questi ultimi subirebbero lo svantaggio che per essi risulta dalla espansione dell'elemento slavo nei Balcani Era una vera e propria questione di razze, tanto vero che l’abile Cancelliere si affrettava a soggiungere: “Le relazioni russo-tedesche sono amichevoli, ma i contrasti tedesco-slavi possono scatenare la guerra Se di una questione slava a quei tempi si poteva parlare, essa si i-iduceva a non altro che ad una questione che riguardava l’influenza austriaca nei Balcani. Bethmann-Hollweg non voleva però che esistessero illusioni di sorla in proposito, e nello stesso discorso diceva che non c’era bisogno di spiegare che la fedeltà della Germania alle alleanze andava al di là di una mediazione diplomatica. Che la Russia stesse accorta. La situazione creata dalle guerre balcaniche si è ripresentata tale e quale nel luglio del 1914, quando l’Austria minacciava di attaccare la Serbia. Il piccolo Stato balcanico non aveva dietro le spalle che la grande madre Russia. Appena l’impero dello Zar si mosse in soccorso della Serbia, la Germania snudò il brando per aiutare nell’aggressione la Monarchia austro-ungarica. Il grande dramma mondiale aveva così il suo inizio. Due giorni dopo la dichiarazione di guerra alla Russia, la Germania dichiarava la guerra anche alla Francia. Ma nessun francese, IL CONFLITTO EUROPEO' 19 il 5 agosto 1914, ha creduto che fosse giunta l’alba sospirata della revanche. Si voleva la rcvanche, si gridava la revanche da anni, ma il giorno non era quello. I francesi, cuori generosi e menti un po’ irriflessive per la loro slessa genialità, avevano sperato di raccogliere una messe per la quale poco o nulla avevano seminato. Le grida di vendetta levate perenne-mente in ogni angolo del territorio della repubblica latina avevano servito, in sostanza, soltanto come pretesto alla Germania per accrescere i suoi armamenti. Là storia dei rapporti franco-germanici dal 1871 in poi, dall’«errore di Francoforte» sino all’ultimatum tedesco del 3 agosto 1914, presenta un’alternativa di situazioni che portano però tutte ad una constatazione indiscutibile: la nuova guerra era preparata non da chi diceva di volerla per riavere gli antichi confini e che quindi avrebbe dovuto aggredire, ma da chi effettivamente si disponeva ad aggredire sotto il pretesto di temere un’aggressione. I francofobi di Germania si servirono della ferma triennale francese come ultimo argomento per dimostrare le intenzioni aggressive della vicina deH’ovest. Soltanto, costoro avevano dimenticato clic la Francia aveva compiuto il grave passo dopo gli ultimi progetti militari tedeschi, che sembrarono lo sforzo decisivo della Germania alla vigilia di una grande guerra e che, aggravando l’Imppro tedesco di un peso