36 GERMANIA CONTRO INGHILTERRA lo, prima delle ostililà, quesiti germanizzazione della ricca cillà beluga c del suo porto esisteva. Come il 70 per cenlo del traffico di Rotterdam affluiva alla Germania, così (¡nello di Anversa andava a finire anch’esso in parte enorme nell’impero tedesco. Uopo più di due secoli, le aspirazioni tedesche avevano fatto sorgere una nuova questione dei Paesi Bassi. La Germania tentò di venire a patti per il Belgio come aveva tentato di venire a patii per la Francia. Per la Francia aveva promesso, se l’Inghilterra non fosse intervenuta, di non conquistare nessuna parte del territorio europeo della Repubblica e di non tentare alcuna azione con la sua flotta contro le coste francesi, pur chiedendo che le si lasciasse mano libera contro le colonie. L’Inghilterra ri-liuto. «Quale sarebbe stata la nostra situazione, diceva 1 8 agosto alla Camera dei Comuni il Presidente del Consiglio Asquith, se avessimo accettato tale infame proposta?». Per il Bel-* gio la Germania offrì garanzie che per nessun motivo essa si sarebbe mai annesso il territorio occupato. Il Gabinetto di Londra le rispose che questa dichiarazione non poteva essere considerata soddisfacente sotto nessun punto di vista, ed il 3 agosto invitò il Gabinetto di Berlino a dare una risposta prima della mezzanotte. L ultimatum inviato dal Governo britannico conteneva un dilemma assai semplice: 0 lasciate il Belgio o dichiareremo la guerra . Il GERMANIA CONTRO INGHILTERRA 37 suolo belga non fu abbandonato. La mattina del 4 agosto l’ambasciatore di Sua Maestà bri-J tannica in Germania chiedeva i suoi passaporti. Betlimann-Hollwegne rimase stupito: «La Grain Bretagna, esclamò rivolto a Sir W. Goschen, per un semplice straccio di carta, fa dunque guerra a una inazione amica!». La Gran Bretagna era irremovibile. I due grandi fatti della guerra odierna sono il conflitto slavo-germanico e quello anglo-geri-manico. Ogni altro passa in seconda linea. La lotta franco-germanica, che era poi quella maggiormente attesa, è diventata una specie di episodio. Gli stessi tedeschi hanno tentato di dimo-> strare in ogni modo ai francesi durante lo svolgimento della guerra che oramai una vittoria sulla Francia è divenuta per la Germania un obbiettivo quasi secondario. Combattono ad est la guerra di razza, combattono ad ovest la guerra commerciale e la guerra di predominio mondiale ad un tempo. È un conflitto che ricorda le guerre puniche, quando i romani, appresa dai cartaginesi l’arle del navigare, si rivolsero audacemente contro i loro stessi maestri. La giovane Germania, come tutti gli organismi giovani, come tutto quello che proviene da grandiose e benefiche crisi, ha sentito le sue forze ma le ha valutate con esagerazione. Aveva guadagnato dieci, voleva ancora ottenere cento. All’indomani della guerra del ’70, Er-