192 IL CANALE DI SUEZ Uinlo per fornii'© d’acqua potabile questo 'esercito. di braccianti ci vollero ogni giorno, sino al 1863, anno in cui fu pronto un acquedotto, 1600 cammelli clic costavano una spesa quotidiana di ottomila lire, per il trasporto dai pozzi lontani del liquido prezioso. Migliaia di uomini morirono inell’impresa immane. Ma tutto il mondo, il giorno de 11’ in a ugurazione del Canale, sapeva quale solenne avvenimento, quale trionfo della civiltà si celebrasse: Principi e Sovrani s’erano dato convegno al Cairo c per le sole feste inaugurali il Kedivé spese più di 20 milioni. Sul tragitto del Canale di Suez, che è lungo 162 chilometri, largo da 60 a 110 metri alla superficie e profondo 10 metri, si trovano tredici stazioni, di cui la principale è quella di Ismailia, quasi al centro. Il compimento della colossale opera è stato agevolato dai laghi attraverso i quali passa il Canale, che rappresentano una parte considerevole del percorso totale. La traversata del Canale può essere compiuta in diciotto ore. Fra costruzione e ampliamento esso è costato 600 milioni, ma questa somma è stata ripagata ad usura dai redditi favolosi. Nell’anno dell’inaugurazione, 1869, la compagnia incassò 54 450 lire; nel 1910 la cifra s’elevava a 130 436 550 lire; nel 1911, con un nuovo aumento, gli incassi salivano a 131 035 225 lire e nel 1912 si raggiungeva un record con 136 423 831 lire. Nel 1913 queste ci- IL CANALE DI SOEZ ire subivano una diminuzione, giacché rammentare delle tasse riscosse si elevò a 126 650 931 lire, e nel 1914, anno di ¡guerra, l’incasso è stato ancora inferiore, toccando 122 218 853. Poiché in questo anno la guerra fece sentire la sua influenza su cinque mesi soltanto, é logico prevedere che ancora meno rilevanti saranno gli introiti del 1915. Il traffico attraverso il Canale, addirittura enorme, s’ò sviluppato costantemente: nel 1908 per il Canale sono passate 3795 navi; nel 1912 ne passarono 5373 e nel 1914, malgrado le ostilità, la cifra del transito si manteneva ancora elevata, raggiungendo i 4802 passaggi. E le cifre per navi, d’altra parte, non danno un’idea abbastanza completa della importanza del traffico, poiché se è aumentato il numero dei piroscafi e dei velieri che hanno attraversato il Canale, é aumentato altresì il tonnellaggio delle navi stesse, che tende continuamente a salire. Tutte le navi pagano per transitare una tassa di lire 6,25 per tonnellata, che per le navi a vuoto è diminuita di due lire circa. La marina che ne ricava i vantaggi maggiori è quella inglese: dal 1908 al 1912, per esempio, più del 60 per cento delle navi che hanno compiuta la traversata batteva la bandiera del Regno Unito. Zingrarelli. Il dominio del mare. 13