208 Giappone e inghiltebka L’alleanza anglo-giapponese, frutto di necessità politiche oltre che di pure simpatie, ha una importanza eccezionale per la sicurezza dell'impero britannico. E con essa, d’altra parte, si vorrebbe anche mirare ad allontanare la possibilità di conflitti futuri. La lotta incessante fra Giappone e Stati Uniti per l’egemonia del Pacifico condusse alla revisione ed all’ullimo rinnovo del trattato, per un periodo di dieci anni, nel 1911. I timori suscitati in Inghilterra da queste controversie non erano del tulio ingiustificati e si pensava con preoccupazione agli obblighi derivanti dall’alleanza in caso di una guerra fra le due Potenze. La revisione erano trascorsi settantasei giorni dall'inizio dell’assedio. La grande guerra europea aveva così permesso al Giappone di cacciare definitivamente dall’Estremo Oriente un intruso che prima o poi avrebbe finito col dargli delle noie. Presa Tsing Tao, l’attività dei giapponesi si arrestò. Parve a molti che il Giappone avrebbe potuto e dovuto far di più : l’Impero del Sol Levante si era limitato a beccarsi un magnifico possedimento coloniale tedesco, ad occupare “ per ragioni strategiche „ alcune isole del Pacifico e a coadiuvare, nella caccia all’Emden, l’incrociatore corsaro, le flotte degli alleati. Era poco. Era così poco, che la fantasia di quelli che non sapevano rassegnarvicisi incominciò a lavorare. Si disse ch’erano sbarcati centomila giapponesi a Marsiglia — come s’era detto di centomila russi partiti da Arcangelo per l’Inghilterra ! — si disse che all’assedio di Przemysl prendevano parte anche degli artiglieri giapponesi e si parlò, ripetuta-mente, di concentramenti nei porti giapponesi di flotte di navi mercantili e da guerra. Poi, d’un colpo, quasi, le ciarle furono sospese. GIAPPONE E INGHILTERRA 209 del 1911 ha rimosso ogni apprensione da questo lato, ma lo spirilo delle clausole per le quali i domini britannici nel Pacifico vengono a trovarsi in certo modo aflìdati alla protezione de) Giappone ne ha fatto sorgere altre. La «White Policy » dei domini del Pacifico non può subire di tali menomazioni. Il senatore Milieu, ministro della Difesa del Governo australiano, ha dichiarato l’anno scorso che l’interpretazione degli clì'etti dell’alleanza anglo-giapponese non è accettata in Australia come giustificata dalle circostanze.1) L’essenza di questa alleanza è stala esposta chiaramente dal Primo Lord del-l’Ammiragliato a quell’epoca, Churchill, in un discorso pronunziato il 17 marzo dell’anno scorso stesso, sulla difesa marittima dell’impero. Egli disse: “ La sicurezza dell’Australia e della Nuova Zelanda viene garantita dalle forze marittime e dall’alleanza anglo-giapponese che è fondata sulla potenza navale dell’Inghilterra. Nessuno Stato europeo invaderebbe nè potrebbe invadere o conquistare la Nuova Zelanda e l’Australia, a meno ohe la flotta inglese non fosse già distrutta. La stessa forza navale dell’ Inghilterra nelle acque europee protegge anche la Nuova Zelanda e l’Australia da ogni pericolo da parte del Giappone. Sino a quando il Giappone sarà alleato della Gran Bretagna e sino a quando questa possie- x) Cfr. The Imperiai muddle : Admiralty and Dotninions, del noto critico navale inglese Archibald Hurd, a pag. 79 della Fortnightly Review del 1.° di luglio del 1914. Zi »garelli. Il dominio del mare. 14