6 IL CONFLITTO EUROPEO vedeva questo Stato ergersi minaccioso, diventare il simbolo che chiamava a raccolta intorno a sè gli slavi soggetti alla Monarchia. Il Governo austro-ungherese non poteva non essere allarmato. La politica austriaca degli ultimi anni, specialmente dopo l’annessione della Bosnia-Erzegovina, non aveva avuto altro obbiettivo che appunto il predominio nei Balcani e sull’Adriatico. Una grande Serbia con i suoi sbocchi in questo mare avrebbe significato la fine di queste ambizioni. Esse sarebbero morte come la famosa punta su Salonicco, per arrivare nell’Egeo. Un ingrandimento territoriale della Serbia rappresenta un immediato pericolo per l’Austria e la Monarchia dovrà impedirlo! . Questa frase, pronunziata dal principe Schwar-zenberg nel settembre 1912, davanti alla Delegazione ungherese, esprime da sola tutta l’essenza della politica austro-ungarica.J) Le guerre balcaniche non diedero però alla Serbia lutto quello ch’essa aveva guadagnato c che avrebbe voluto; non le fruttarono lo sbocco sull’Adriatico come essa lo aveva sognato; non le diedero ciuci territorio su cui sorse l’effimero Stalo albanese, ma segnarono l’inizio di un’èra nuova. Il piccolo audace Stalo aveva troncato la marcia austriaca su Salonicco obbligando Vienna ad apparire generosa evacuando il Sangiaccato di Novi Bazar; aveva co- !) Cfr. Y. Gayda, L’Austria di Francesco Giuseppe. — Torino, Bocca, 1915, pag. 107. IL CONFLITTO EUROPEO 7 stretto l’Austria ael accarezzare il Montenegro facendolo assurgere a Begno e rinunziando su di esso ad ogni tutela politica; aveva tenuto in iscacco la diplomazia europea eel aveva latto risorgere fra Italia ed Austria la questione del-l’Adriatico, ed ora, ai confini dell'impero, continuava a sventolare la bandiera della redenzione.... Tutto questo non poteva essere tollerato e l’Arciduca Francesco Ferdinando si incaricò di esporlo al grande alleato Guglielmo II nel colloquio di Konopischt, nella primavera del 1914. Il Kaiser fu d’accordo: la Germania eloveva temere quanto l’Austria-Urigheria un eccessivo accrescimento dell’influenza panslavista e fu deciso di attaccare la Serbia « alla prima occasione». Se Francesco Ferdinando non fosse morto, il giorno in cui la guerra è scoppiata avrebbe gridato al trionfo. Invece la sua bara è servita per dire ai soldati austriaci — che ne avevano bisogno — che c’era da vendicare un assassinio.... O i piani austriaci erano sbagliati, o il Governo di Vienna non seppe resistere a chi lo spingeva verso la guerra: la Bussia intervenne. Fu la Germania — schieratasi dalla parte dell’alleata del sud — a dichiararle la guerra, ma sarebbe intervenuta lo stesso. La dichiarazione di guerra fra Austria e Russia, fra i due paesi cioè principalmente interessati nella questione serba, ebbe luogo il 1 agosto, quando già il problema che non si