llfceeo Vili fallo un progetto d’ac- |______ per tesliluire •’ griginni «„«inda coll» reiotegratione ega• rdigioae cattolica; ma petché preservilo ¡1 (*"“ libero per quelle .„ Va .ceadevoli m**0«' **ue P°* iBtlnacbc, il che disapprova«ino i Moae VenctU.rMlòpriva defletto la aataMatoloalì.Quintlipe’maoeggi del „*»éSavata, lo <1* I“' tenuta una gran aobaMtai >«*sa,con Lesdiguiéres gran ..iinliF1!-1- Fraudargli ambasciatori « tua», dove ii sottoscrisse la lega ,«.a I'iiku, la repubblica di Venezia < ì4mca dì Savoia, per liberar la Volti-Sai. ledi il duca per abbassare la po- — * Sp“*n« in Italia propose alla Imiti il conquisto del dominio di Gemi • di «ideitelo, benché la Francia ■a «de«« «per la ni ente dichiarar guer-t a Filippo IV e i «enetiani intenderai iomi i Iranceii di operare solo m li Vaiteliioa, somministrando devi » muuiiioni, e teoer le miliiie a' ■atu del Milanese. La Fraocia quindi m «*»»enle fece vive rappresenlaute é Pipa, per tei minar la controtersia *»lt \ « tellina o nnumiatse al dqiosilo, •■ '•«li «»rebbe proceduto coinè il-**t*df'gngioni. Ma Urbano Vili torn- ii tato dille replicate istante de’valld-a A Mltocnel tersi al dooiinio pontili-**• • dall-impedite die ti perdette ri-•HI'« • »«stilli di t. l'ietio, andava lem->*»W*«do. lo qnrtlo mentre l'amba-"“«•a« inaeeve Coeuviet, e col denaro 1mone gli svitteri e i «allesani a " Wv» di grate, e animò i grigicui a >ul (ine poi di novembre l'am-•nato«« pottoti alla testa di tali Irup-f». «aliò itoproivisameule nella Retta •*!!• Valtellina occupò i luo- 1 *«i potevano re*istergli, con sor-'***•. * tdegao e inutili proteste del mar-d* Bag«o Nicolò Guidi luogolencn irmi papali, e dipoi per "!l»Wrii aiandate da' vetietiam al-**'*/■ *//** 00 pel ca- * t <97 «Itilo di Tirano a’io dicembre tGi.j. e nel di seguente partì colle miliiie. Allora al fruirete fu agevole impadronirsi di Sondrio, Morbegno, Dorano c in line di tutta la Valtellina, non avendo follo alcuna resislenta i ponlilìdi, tranne Riva presidiata da’tpagnuoli sui lago di Qua* venna. il Papa fece gravissime Ugn iti-te, così gli ipagnuoli.e l’accorto Cardinal Richelieu tep[>e cavarsi dall' intrigo ; un perocché ad onta che potaa Urbano Vili inviane a Parigi, anche (ter le mire sa» voiarde tu Genova, (ter legato a latrrr il nipote cardimi Frantele» Ilirbenni, e benché per invito di Filip|vo IV u recasse a Madrid per tante il t. futile in nome del Papa la tua figlia Maria Eugenia, non potè concludere alcun accomodamento, toitenendo la Fi ancia quel- lo che ora dice la diplomatia, il fallo compiuto, con lutti gb nt tifiti propri delle coiti. Nello licito dicembre a' il morì il doge Coniai ini fra l'universale compianto, dopo aver sostenuto il de coro ddlo stalo con politiche nrgotia-noni, per conservare l’equilibrio euro prò, e folto ovunque rispettine le venetiine insegne. Kblie tomla nella 3.’ magnifica cappella di i. Francesco della Vigna, in un monumento nrlla parie si-nitlra, numerato e d’ignoto autore. In tanto a’ii( dicembre, Utbitno Vili cir-condito da i ncardinali ricevè Girolamo Gornaro,Francesco Fritto eGirolamo So ramo procuratori di ». Marco, insieme al ca v. R cinti Zeno oratore ordini rio,« tulio toltoti d' ubbidienza della rrpttljjlica, l’ultimode'quali lucuti i piedi fece la con suela omione a pubblico nome, di con ■ grilulat ione e di filiale di «ottone. —Giovanni l Cornare XC/'I'loft. Proctiti tore di s. Marco, venite innalialo a capo della trpubblica a*4 gennaio In quetfanno Frincesco M.'Il ultimo duri feudatario d* Urtino, onde poi quello stalo fu riuoito nuovamente al prtod-pilo della s. Sede (non tenta ditpiacete di diserti pnncipi lUlnoi e de'venetta-