732 nalmenteo pe'lorodeputati,innumerabili le lettere di profonda venerazione e di gra-tulazione indirizzalea Venezia a Fio VII da monarchi e da personaggi, e da ogni grado di persone, da ogni doveprovenienti, quantunque non ancora reintegrato de’suoi domimi temporali. Venezia si vide trasformata in una Roma nel lungo soggiornodel sagro collegio e del Sommo Pontefice, avvertendo il Cancellieri die tng/ Annibaie Smith o Schmid si propose di registrarne minutamente tutte le memorie, a cui era presente (quale dapifero del Cardinal decano, ed era romano, beneficiato V aticano e fatto dal Papa pel i cameriere d’onore; ma per quaDto sia a mia cognizione, nou si conosce per le stampe). A’ 19 marzo avea il Papa graziosamente ricevuta tutta la prelatura alla sua 1." udienza e al bacio del piede; indi passato nella sala del concistoro, postosi sotto al trono, fu introdotta all’udienza la nobile congregazione delegala della città , tutti nominati dal già nunzio mg.r Gallerati-Scotti, poi suo maestro di camera, e Pio VII rivolse loro un breve e acconcio discorso. Nella sera de’2 5 nel nobile casino a s. Cas9Ìano, le dame di esso diedero una brillante accademia in musica per solennizzare l’acclamata e-lezione del nuovo Papa, la quale formerà sempre epoca d'imperituro lustro per Venezia. Nella seguente mattina 26 marzo nella chiesa de’niouaci benedettini della congregazione camaldolesedi s. Miche-ledi Murano inisola, il Cardinal Giovan-nettidi quell’ ordine e arcivescovo di Bologna cantò solennemente la messa, e poi intuonò il Te Dcum, il tutto accompagnato da scelta e numerosa musica, in ringraziamento a Dio della seguita faustissima elezionedel supremoPastore,coll'assistenza di 3 pp. abbati mitrati del monastero medesimo. La decorosa funzione fuonorata dalla presenza de’cardinali So-maglia, Antonio Doria e Braschi protettore di tutto l’ordine camaldolese; oltre un gran concorso di prelati e nobiltà tanto veneta che forestiera. Per tale circostanza la chiesa era stata vagamente apparata, e sulla porta maggioreeravi innalzala l’iscrizione, che offre Cancellieri. Tale giorno si rese più giocondo pe’camaldolesi , quando dopo le ore 22 Pio VII volle segnalare la 1.* sua uscita dalla papale residenza di s. Giorgio per recarsi in gondola a visitare la chiesa e il celebre monastero di s. Michele di Murano, ricevuto alla riva dal p. abbate(acui poi confermò il privilegio d’usare il berrettino ecclesiastico e il rocchetto con le maniche, il che notai nel voi. LV1II, p. 78), da’monaci e da immenso popolo giubilante. Il Papa accompagnato dalla sua corte entrò in chiesa, orò avanti il ss. Sa-gl'amento e all’altare maggiore,indi si trasferì nel monastero e nella su pei ba libreria ornala allora a foggia di sala accademica. Passò poi negli appartamenti del Cardinal Giovanuetti,ove si riunirono vari cardinali eprelati,e conaffettuosa degnazioneam-raise al bacio del piede tutta la religiosa comunità e diverse persone accorsevi per venerarlo. Indi parli lasciando i monaci pieni di gioia per sì paterna onorificenza e distinzione, i quali ad esternare maggiormente i sentimenti da cui furono compresi pel segnalato favore, il p. abbate e i monaci composero quell’estempo-ranea iscrizione che esibisce Cancellieri, ed in cui giustamente si rimarcò: Quod loeum islam ab ejus inciuguratione, Primo majeslate implevil et benignissime. La sera l’esteruo della chiesa, della cappella Emiliana, o tempietto,e del monastero fu magnificamente illuminato, così l’inlerno del cenobio, e nella famosa biblioteca, che celebrai nel § XVIII, n.tS, si tenne una brillante accademia di musica vocale e ¡strumentale, la quale fu o-norata da vari cardinali e prelati e da molte persone di rango.Nel seguente giorno ¡1 Papa si trasferì improvvisamente col suo seguito a s. Nicolò al Lido. Nella mattina appresso de’28, Pio VII tenne il 1.° Concistoro, al quale intervenne-