stampa progrediva al suo termine, m’insorse dubbio : se realmente mg.r Flireia uditore per Venezia, ed in conseguenza, se era stato ripristinato l’uditorato nazionale veneziano j e le mie pazienti ricerche, produssero le narrate indispensabili rettificazioni). » Nella chiesa di s. Maria dell’ Anima, furono falli solenni funerali, per il defunto mg.r Flir uditore di Rota per Y Impero d’Austria, Gli Em.i signori cardinali Rauscher arcivescovo di Vienna, e Reisach. S. E. il sig.r ambasciatore di S. M. l’imperatore d’Austria, e S. E. il sig.r ministro di S. M. il Re di Baviera, alcuni uditori di Rota, e altri prelati assistettero alla mesta ce-remonia, la quale ebbe termine coll’ora tione funebre delta da mg.r Nardi, eletto uditore della sagra Rota, che porse un degno tributo di lode al compianto prelato ”. ¡Meritò nitidissima stampa, siccome eloquente e dotta, filosofica e religiosa, affettuosa e commovente, col titolo: Elogio funebre di mg.' Luigi Flir uditore eletto di sagra Rota, recitalo il 16 marzo 185g nella chiesa di s. Maria dell'Anima di Roma, da mg.' Francesco Nardi uditore eletto della sagra Rota.—Nello stesso mese, il tenente maresciallo Guglielmo barone d’Alemann, comandante del X corpo d’armata, dal- I imperatore venne nominalo a comandante della città e fortezza di Venezia, in luogo del barone Lederei-. Di più l’imperatore, avuto riguai do all’attuale stato delle divisioni di flottiglia in Italia, approvò la riunione delle medesime colla denominazione, Comando delle Jlolli-glie delle Lagune e de’Laghi Mediterranei, in luogo dell’attual Comando delle flottiglie delle Lagune e del Lago Maggiore. Il n. 69 del Giornale di Roma de 28 marzo 1859, riprodusse il seguente ragguaglio della Gazzetta Austriaca, sulla organizzazione del regno Lombardo-Veneto. » L’Austria ha ristabilito in questi paesi l’antica organizzazione municipale ed ha lasciato sussistere i perie- So3 zionnmenti introdottovi nella forma e che vi stabilivano maggiore regolarità. Questa organizzazione comunale creata da Maria Teresa sussiste oggi nelle sue parli principali. Garantisce al paese un tal governamento che non solo le altre provincie austriache, ma molti stati d’Eu ropa potrebbero invidiare al regno Lombardo-Veneto. Le leggi generali dell’Austria sonoin vigore iuLombardia,ma non hanno mai pregiudicato alla nazionalità e all’esistenza individuale del paese. Non so- lo nella pubblica istruzione e nell’a mini lustrazione si è rispettata la lingua e gli usi del paese ; ma il governo non è di razza tedesca. Nel supremo tribunale, di tedeschi non vi sono che due consiglieri e il procuratore generale. Nella prefettura delle finanze vi è un solo consigliere tedesco, e nella procura delle finanze nes sun tedesco. Se consideriamo inoltre che moltissimi italiani sono impiegati nell’al-treprovincie austriache, vedremo che per gl’italiani la loro unione coll’Austria non ha fatto che aumentare la possibilità di distinguersi ne’posti importanti. Bastano queste cifre per rispondere al rimprovero che si tolga la nazionalità. Se viene considerato inoltre il generale organismo del paese, vedrassi che una gran parte degli affari correnti è trattata da organi elettivi. L’amministrazione si è trovala sempre e ancora si trova in mano degl’italiani. Il numero degl’impiegati del regno è in tutto di 7273, di cui 554 ossia il 7 e mezzo per 100 sono tedeschi, se dobbiamo giudicare dal loro nome. Su questa cifra, gl’impiegati in Lombardia sono 338o, di cui 343 tedeschi: nella Venezia sono 3g53, di cui 211 tedeschi. E questo rapporto è lo stesso su tutti i gradi della scala amministrativa. Nella provincia di Venezia, i soli funzionari tedeschi sono, nel governo stesso, il governatore, il vice-presidente, un consigliere e un vice-segretario : nel tribunale superiore il presidente e sei consiglieri : nella procura delle fmanze, il procuratore. InLomfcar-