54* il sonno degli occhi, e già prostrato dal male, finì di vivere a’q dicembre 1GG1). Nelle Profezie sui romani Pontefici attribuite a s. Malachia, questo Papa veniva designato col motto: Sirlus Oloruni, cioè la Stella de’Cigni. Fra le interpie fazioni date a tal preteso vaticinio, vi è il seguente epigramma nella Brevi» notizia liornanoriun Pontific.um del Burio. Cnr Papam lume dirat Malachias Sid us Olo-rum - Dura vixil potuit dicere nemo bene. - Seti mors explicuit. Cimi Caiulia perdila Papac - Elicuit geniitum, nonne Olor ipseflit? - Ut moricns modula-tur Olor, sic Candia eidem - Non moduli, at gemituscausaquc mortiserat. -Sicllierosolymamlugens Urbanus(lII) obivitj - Co us t tinti nopalii n sic Nieolae (V) gemis;-Lucius (II) Edessam sic Iti-xerat ante Secundus; - Planxisti aniis-sam sic Atlnane{y\) Rhodum. - Neseio cur fucrit vivens hic Sidus Olorum, -Hoc scio,quod moriens Stella doloris e-rat.—Do ultimo i cristiani di Candia,co-me altri della Turchia, insorti contro i musulmani loro oppressori,hanno sospesole ostilità,uia non sono quieti,eil un imprevisto accidente pub far scoppiare terribilmente nuova lotta, che furse non terminerebbe che collo sterminio de’cristia-ni o de* turchi. I cristiani hanno a loro favore il diritto, che il regnante sultano ha riconosciuto e proclamato coll’ (latti Iluinaium. Sventuratamente gli ordiui suoi sono ricevuti in ginocchio, ma poi non curati allatto. Ma i cristiani ne domandano l’attuazione,sentono la loro forza e sono tutti armati, anche i fanciulli c i vecchi. Dall’ altro canto, ridestatosi l’antico odio de’crudeli seguaci di Maometto per tiranneggiare i veneratori della Croce, ormai l’ira de’musulmaui contro i cristiani si va sempre piìr mostrando nelle varie parti dell’impero, e special-mente iu quelle dove avendo poca forza il sultano può più liberamente sfogarsi il brutale fanatismo turco. Però tremino e seriamente pcnsiuo, che sono mutati i tempi I E già da un pezzo, che quell «a tico terrore del nome cristiano non mantiene in vita clic per condiscetiden za delle varie potenze cristiane,o per me glio dire, pel geloso timore d'ognuna di esse, che Costantinopoli non divenga preda di una di loro. Gli afTari della 1 tirchia, per quanto svolsi in quell’articolo, e per quanto avvenne dopo, e di recen te nella Servia, in Moldavia e Valacchia, s’imbrogliano ogni giorno più dopo la guerra d’oriente fatta, a quello che di ceasi, per assicurare alla Porta il suo sigio al celebre convito delle nazioni citili lo pressoché ogni punto del suo territorio o accadono o si temono serii disordini contro i cristiani, e Dio sa (piali con segueuze produrranno, quale sarà la sor te della Turchia europea, quella ile'/ì cariati apostolici (F.) de’ cristiani, etl almeno, quale quella di Condia I Non io glio intanto tacere. Più volte lurono osservate le viste del gabinetto inglese ni Candia. Invece è nolo, e lo conoscono gli stessi inglesi, che non solo i lessali, gli epiroti, i jonii, ma anche i candioti desiderano ardentemente l’unione co’libcri greci loro fratelli, sebbene ubbidiscano a podestà straniera, ma non turca, da cui si emanciparono. — Nel 1670 eletto Clemente X, Altieri, la sua famiglia veu ne aggregata al patriziato veneto. Nel i6y3 dovendo creare un cardinale sud dito della repubblica, nella promozione delle Corone, essendo pressato per molti individui, dipoi scelse, senza che lo |>en-sasse, il procuratore di s. Marco, Pietro Basadontia, stalo ambasciatore in Roma nel pontificato d’ Alessandro VII. Nello stesso 167 3 essendo la Polonia guerieg-giata da’ turchi, si collegò collo czar di Russia, e le due potenze invitarono ad entrarvi il senato veneto, il quale solino to disse aj loro ambasciatore belle parole, cioè quelle stesse che aveanoa lui risposto i polacchi e i russi, quando si Irò vava in tante angustie per Candia. Al l’incontro, il re chiamato Cristutnis'i-