746 meraviglioso dell’ illuminazione a cera della piazza di s. Marco. Nel visitare la basilica di tal nome, (a ricevuto dal patriarca mg.r Gain boni e dal clero, cantando i musici della cappella: Domine salvum fac Imperatorem et Regem nostrum Napoleonem. Invocazione scritta pure nell’ esterno sulla porta maggiore. Cosi trascorsi ben io giorni, 1’ 8 dicembre abbandonava Napoleone 1 Venezia , dopo averemanatodiversi provvedimenti. Accrebbe il territorio del dipartimento dell’ Adriatico, comprendendovi anche la famosa Aquileia, Giulia Concordia e Adria. Elesse capo del gelosissimo magistrato sanitario il podestà, lasciando pressoché intatti i diritti e le sapientissime leggi già stabilite dalla repubblica veneta . Assegnò annue lire 100,000 per le riparazioni del porto di Malamocco, per l’escavazione de'grandi canali, per la conservazione di quelle scogliere e di quelle mura ammirabili esistenti lungo il Lido di Pelestrina e di Chioggia, detti Murazzi; altre annue 600,000 lire per l’escavazione d’ un canale di comunicazione diretta fra I’ Arsenale e il detto porto di Malainacco, e per rendere questo capace al passaggio di vascelli da 74 cannoni. Pose a disposizione del municipio l’isola di s. Cristoforo della Pace per la formazione del pubblico generale cimiterio della città, ordinò chesi facessero i pubblici giardini, rinvigorì con ricche dotazioni le rendite del comune e degli istituti di beneficenza, donò alla biblioteca, pur da lui visitata, 23,ooo lire per acquisto di libri;» e Morelli bibliotecario , da bibliografo chiarissimo fattosi servile e non leggiadro ¡storico delle feste anzidette, vedeasi gratificato con una vitalizia pensione di 2000 lire, e coll’ ordine della corona di ferro”. Il Mutinelli, che così parla, tra le uote illustrative, ne riporta I’ estratto. Io posseggo il libro, dedicato all’altezza imperiale delia viceregina d'Italia Augusta Amalia di Baviera (per supplire alla sveu- tura toccata a’veneziani nella mancanza sua alle feste da loro celebrate in omaggio di esultazione per la venuta faustissima), di magnifica edizione con eleganti disegni maestrevolmente incisi e acquarellati. Descrizione delle feste celebrate in Venezia per la venuta di S. M. I. R. Napoleone il Massimo imperatore de' Francesi , re d’Italia e protettore della confederazione del Reno, data al pubblico dal cav. ab. Morelli regio bibliotecario. I11 Venezia nella tipografia Picotti 1808. Rappresentano le 5 tavole : la i.9 il prospetto dell’arco trionfale eretto all’ imboccatura del Canal grande, pure coll’ imponente veduta di questo e delle magnifiche e splendide barche che dirò, stupendamente delineato dal Borsaio ed inciso dal Maiua; la a.’il prospetto del medesimoarco sorgente dall’acque marine,inciso da Albertol-li;3.’la peota e la bissona a servizio del-l’imperatore re, invenzione di Rizzi,disegno del Borsaio,incisione dell’ Alber-tolli; 4-” peota a servizio del viceré, e la bissoua fatta eseguire dal podestà, invenzione e disegno di Borsaio, incisione dell’Alberlolli ; 5.a il prospetto della macchina per la regata, invenzione e incisione de’due lodati egregi artisti.Imperocché la regata, una fra le più brillanti feste veneziane, di cui il Canal grande è nobile e decoroso teatro, spettacolo proprio di Venezia, soltanto dal 13oo circa, la quale nel 1315decretò regale annua- li a’ i5 gennaio con galee (il vocabolo vuoisi derivato da riga, che vale lìnea, perché precisamente in riga e in linea si mettono le barchette che corrono il premio; altri lo pretendono da rcmicata,c meno assai da auriga : la i .a istituzione ebbe a scopo l’esercizio della gioventù tnarineresca al maueggio del remo sulle galee e altre barche guerriere; ne parlai nel § XVI, n. 5); spettacolo sempre più sorprendente che veder si possa per la magnificentissima pompa del singolare suo complesso; e siccome fra il palaz-