4yfi le rappresentazione, scritta non tanto per amore dell’ argomento, quanto perché l’inquieto autore trovava in quello esca a sviluppare il proprio mal animo declamando contro la verità, la ragione, e le leali ed uniformi testimonianzedella sto-ria e de'falti”. — Nel seguente i6a3 a’6 giugno Gregorio XV, per estinguere il fuoco della guerra di Valtellina, prese questa in deposito a mezzo di d. Orazio Ludoviti suo fratello, e 1*8 luglio rese il suo spirito al Creatore. Dopo a8 giorni di sede vacante, gli fu sostituito Urbano Vili Barberini, cbe continuò a tenere per nuuzio a Venezia Laudivio Zaccbia, poi cardinale, ove il predecessore l’avea inviato nel 1621. Sette giorni dopo, a’i3 agosto, morì il doge Priuli, e venne tumulato nella chiesa di t. Lorenzo, forse nella tomba medesima de’suoi antenati, senz’alcuna iscrizione o memoria particolare, come dichiara il suo biografo.— Francesco Contarmi A’CA' doge. Ragguardevole per le cariche cospicue sostenute in patria, e per le legazioni prudentemente condotte presso varie corti, cavaliere e procuratore di t. Marco, lu proclaniatodoge fra mezzo «’generali applausi 1*8 settembre i6a3. Alterandoti che costituiscono l’uomo di stato, univa ricca suppellettile di scienza, fondo di dottrina, ed esattezza di critica, di che se ue ha prova nella preziosa storia tuttora ms. delle Guerre de’turchi in Persia ed Ungheria,da lui dettata tulle notizie procacciatesi quando era ludo per la repubblica a Costantinopoli. Talee l’elogio che gli rende il eh. biografo Casoni. La fàbbrica delle nuove stanze e della sala, m aggiunta al palazzo ducale dal lato di t. Basso, già cominciata nel precedente prio cipoto, per comodo della famiglia del doge, si vide in breve coudotta a termine. Spettacoli, banchetti e splendide feste vennero date dalla tepubblica per l’arrivo inatteso a Venezia d’ un principe figlio del Prete Janni, e per la venuta di Lladitlao figlio di Sigismoudo III re di Polonia, che poi il lucerne caJ » Lladislao VII, portato« ta J* giubileo dell’anno santo. D Orai» U doviti custodiva la Vallellmae 1 *»■, (ir, li, e poi avea ricevuto dopo aoib a» trasti anche Chiaveona e Riva. ru-1M Vili tosto mostrò inclmtttoac a Fi>1 eia, ed a quelli cbe mal sudava«, la y., potenza de’ miuistri tpagnttoii. (*«, „ breve Irovotsi in molteangusti*par.» pegno preso daH’antece*Kxe pd agnuota, n»('£"1 dovi Gustavo 11 Aldolfo re di S»*s* ■ • si pensò agli altari della V altelba*. « • muovere altri torbmi 10 Italia. » 1 '' tlo l'inalavano ancora le daglual* «• tiuue de' 1 cucita 111 e il duca di Sa va*-