tori; ma le pietre bianche si trovarono in minorità nel fondo dell’ urna , e con meraviglia generale si seppe 1’ esito e ni uno nella piazza osò fiatare. All’agitazione prodotta da’due scrutimi, successe la calma per la votazione di Vitale Mi-chiel, non avendo egli, come i precedenti, fatto nulla per rendersi favorevoli gli elettori. Le pietre bianche si trovarono 3 volte maggiori del numero delle nere, ed il decano manifestando il risultato del- lo scrutinio , pronunciò la forinola che faceva di Vitale Michiel un doge della veneta repubblica. Allora scoppiarono gli applausi, allora eccheggiarono gli evviva sulla piazza, sulle rive e sin nella chiesa stessa, con immenso fragore. Gl’interessi offesi, le fazioni vinte, tacquero in presenza di sì grande manifestazione della popoiareallegrezza,e nulla turbòil trionfo di Vitale Michiel II. Il decano chiamò l’eletto, il quale profondamente commosso salì sul trono eretto nel santuario, ove fumavano gl’incensi. Colà ij decano, assistito da due elettori, pose sulle spalle del nuovo doge il lungo manto d’oro e di porpora, segno della sua dignità: il patriarca di Grado benedisse il corno ducale, ossia la corona di forma frigia, e la posò sul capo di Vitale Michiel 11, il quale ringraziò l’adunanza e quindi con lèi ma voce prestò il consueto giuramento, che identificava il doge cogl’ interessi della repubblica. Quando il doge, accompagnato dal decano, dal patriarca e da’ più distinti elettori, uscì della chiesa, gli applausi, I’ acclamazioni , lo strepito degli strumenti musicali, il frastuono delle campane scossero l’intera città. Il doge novello passò fra la folla, che si apriva rispettosa innanzi a’suoi passi, e raccolse dappertutto le piove evidenti della pubblica soddisfazione, e mille e mille voli per la gloria del suo principato. Sotto il governo di lui la repubblica fu florida e felice per i 7 anni. L’ errore commesso a Negroponle, ed un avvenimento che non poteva prevedere, suscitarono con- 79 tro di lui l’ingratitudine d’un popolo incostante. 8. Sebastiano Ziani XXXIX doge. Pel 1.° ad essere eletto giusta la nuova forma pel suffragio degli 1 1 elettori, che il cav. Cicogna chiama senatori, radunali nella chiesa di s. Marco, a’ 29 settembre 1 172, fu AurioMastropiero, uno degli elettori, ma non volendo assumere il carico, fu scelto in vece Sebastiano Ziani, sebbene non entrasse nel detto numero. Uomo di 70 anni, provvido e sa' vio, intelligente e benigno, e di amplissime ricchezze fornito, essendo faina che avesse trovata negli scavi d’Altino una vacca di grandezza naturale e tutta di getto d’oro. Presentato al popolo, fu acclamato di comune consenso e applauso con gridarsi : Viva il Doge e Dìo voglia eh’ ei ci procuri la pace. li preso in quell’entusiasmo da alcuni sulle spalle, fu portato tulio intorno per la piazza, ed egli a vieppiù ingraziarsi alla moltitudine gettava monete,a norma del precedente stabilito. Prima cura del nuovo doge fu di dar corso alla giustizia, facendo ceicare e punire l’assassino del suo predecessore. Fu scoperto essere stato 1111 Marco Casolo, che trailo dal suo nascondiglio, venne impeso alle forche, e la sua casa, posta fra la riva de’Schia-voni e ss. Filippo e Giacomo, fu demolita con decreto di non piò rifabbricarla di pietra. E fu inoltre stabilito, che i dogi per l’avvenire nel recarsi a s. Zaccaria non avessero più a passare per l’attuale riva degli Schiavoni, ma per la via de’ ss. Filippo e Giacomo. Poi volgendo lo Ziani l’attenzione alle cose delle finanze, trovò queste nel massimo disordine; e dall’altro canto le spese crescere giornalmente, e pe’ bisogni della guerra co’greci, che probabilmente doveasi continuare, e pe’ sussi di i che non conveniva sospendere alla lega lombarda. In tante strettezze, decise il consiglio la sospensione del prestilo fallo al 4 per 100, per l'armamento controEmauuele,onde