un quadro con alcuni Santi del Gambalato. Era questo un luogo che inspirasse il delitto? Il mistero che avvolgeva le azioni degl’inquisitori era la causa del ter,ro-,c che intorno a se tanto utilmente spargevano. Però gl’inquisitori potevano raccogliersi in qualunque luogo, anche nella °casa di uno di essi, e ad ogni ora. Il potere degl’ inquisitori venne ad acquistar maggiore estensione al peggiorar delle condizioni interne ed esterne della repubblica; quelle per la corruttela de’co-slumi, queste per le mire e le trame frequenti degli altri stati a suo danno. Colla fine del secolo XVI, gl’incarichi degl’in-quisitori si trovarono per modo ampliati che cominciarono a pigliare ingerenza in tutti gli affari dello stato di massima importanza, ad occuparsi della quiete, del buon ordine delle famiglie e della sicurezza esterna ed interna col nuovo titolo d’Inquisitori di stato ; e ciò per la I." volta a’29 giugno 1596, ed i pretesi statuti danno loro questo titolo fino dal 1454 ! ! I bisogni eccessivi pel deplorabile lusso, una depravazione lagrimevole introdottasi tra’nobili, dacché eransi ritirati dalle faccende marittime e mercantili, gli avea resi sol troppo accessibili all’oro straniero e specialmente di Spagna , la quale ritrovando nella sola repubblica di Venezia un potente ostacolo ad estendere il suo dominio su tutta Italia, valevasi d’o-gni arma manifesta o coperta per abbatterla. Era dunque necessario un magistrato speciale e attento che vigilasse, lii-sulta da alcuni de’loro processi ancora conservati,che nelle denunzie segrete non si fidavano subito, ma mandavano spie ripetutamente, e non procedevano finché non avessero piena certezza o della veracità o della falsità dell’accusa. Trovatala esatta, chiamavano e interrogavano segreta-niente i testimoni, e quando avevano in mano tutte le piove facevano venire il colpevoleo per semplicemente ammonir- lo 0 per costituirlo e dare comunicazione del processo al consiglio de’Dieci. Ne’ 349 casi urgentissimi, anche un solo inquisitore poteva ordinare il cauto arresto, che poi adunati tutti e tre veniva o confermato o annullato. L’arresto, per evitare lo strepito, seguiva per lo più di notte o con qualche stratagemma. 11 famoso fante o messo della repubblica, detto Missier grande, intimava l’ordine di presentarsi, ma senza manifestar il motivo e usando di certi riguardi verso la famiglia e verso Io stesso arrestato secondo i casi, coll’adoperare le formule a lui prescritte e eh’ egli non osava mai alterare. E-rano concepite tali formule con queste parole: non si metta in timore; già credo che presto si sbrigherà j forse può immaginarsi di che si trattaj non dubiti, le Loro Eccellenze la vedranno volentieri; già forse basterà ch’ella parli col segretario ec. 11 missier grande godeva di un’inesprimibile forza morale: il solo suo presentarsi atterriva , incuteva rispetto alla stessa moltitudine. Vestiva semplicemente, come l’ultimo Cristoforo deCri-stofoli, che molli ancora ricordano. Portava semplice veste togata nera, aperta davanti, con larghissime maniche, sott’a-bilo nero, calzoni corti, scarpe con fibbie, calze nere, parrucca iu testa. Si deve concludere. Tremendo tribunale erano gl’inquisitori, non mai ingiusto e tirannico ; alla stia vigilanza dovettero anzi parecchi la vita salva dagli attentati d’alcun nemico violento, varie famiglie le conservate sostanze; la città in generale, per quanto fu possibile, il buon costume, l’integrità de’magistrati. Il popolo temeva , ma riconosceva in pari tempo negl’inquisitori un tribunale ebe lo proteggeva da ogni prepotenza de’uo-bili,e perciò a molli di questi invece era un freno insopportabile. Ma diversamente la pensavano i migliori, che vedevano negl’inquisitori il palladio della comune libertà e della sicurezza dello stalo. Fa a proposito che io riproduca lo scritto dal rispettabile Casoni. La pace col turco riuscì onci usa, colpa l’infedeltà d’alcuni mi-