77* di schiarimento , massime fra parentesi, coll’ opuscolo stampato in Venezia stessa nel 185o col titolo: La Repubblica Veneta de’ 102 giorni nel 1848 come appendice a tutte le Storie di Venezia finora pubblicate. Lo preferisco, per farne liberamente un sunto o quasi riproduzione, pel suo punto di vista e complesso, tutto esseudo interessante senza superfluità di parole, e come piìi adatto al mio sistema compendioso, inoltre profitterò de’due seguenti opuscoli che pur posseggo. Nuovo Memoriale Veneto della rivoluzionedelle Provincie Venete negli anni 1848-49 diP. C., Venezia 185o, tipografia Grimaldo. Venezia negli an-nii 848 e 1849 di Aless. le Musson, autore diCustozae di Novara, Veneziaco’ tipi di Gio. Cecchini 1851. Vi è pure la collezione degli Decreti,tc.,di quell’epoca, che ponno essere materiali interessanti epositivi,per chi vorrà intraprenderne la storia. L’ autore dunque N. T. dell’opuscolo d’86 pagine, La Repubblica Venda de’ 102 giorni, lo divide assai opportunamente in IX capi, e dichiara nella prefazione.Dopo gli avvenimenti del 1848 la storia della repubblica veneta non si arresta più al 1797, ma vi aggiunge un’altra pagina, poiché trascorsi 5o anni dalla sua caduta, risorse quella repubblica, od almeno il suo nome. » Proponendoci di riempire il vuoto della storia a questo riguardo, ci protestiamo semplici spositori di fatti, lasciando a’ politici l’incarico di commentarli”. Capoi. Fondazione e caduta dell’antica repubblica Veneta. L’autore N. T. volle far precedere il suo proponimento di parlare della nuova repubblica veneta, come opportuno,da un cenno dell’antica, per riguardar quella appendice di questa. Detto dell’origine di Venezia, per emigrazione degli abitanti del continente vicino alle sue isolette, de’governanti tribuni di queste, deH’clezioue del doge preside a tutto il corpo della nazione , degli abusi e restrizione di sua autorità, del fieno al- la popolare licenza e deU'istituzinue della repubblica aristocratica; chiama questa, a confessione degli stranieri, la più bella d’Europa nel suo genere, copia fé-dele dell’ant ielle repubbliche della Grecia e come il complesso delle migliori lo-ro leggi: l’esistenza essere stata gloriosa e durata XIV secoli, cioè più lunga d’ogni altra anteriore e celebre. Poiché quella di Sparta visse 700 anni; e quella diRoma,la più illustre di tutte, ne contò appena 5oo. Ragiona poi della dilatazione progressiva del dominio, ottenuto più per la forza morale che per la materiale. Considerata dopo il conquisto di Costantinopoli, per una delle maggiori potenze, e-sercilò influenza sull’altre. Indi l'ulteriore ingrandimentode’veneziani derivò dal la bontà del loro sapiente reggimento, accoppiato al valore guerriero, che rese la repubblica temuta e forte. 111 appresso die’ un crollo al suo potere, il progresso nella navigazione delle altre nazioni, clic scuoprirono la nuova via all’Indie orientali. Nondimeno essendo ancor grande la sua influenza politica , questa fiaccò la lega di Cambray;peròcontinuò a riscuotere l’universale ammirazione, la regolarità del suo governo, la saggezza di sue leggi, il mirabil ordine de’suoi consigli e l’equità de’suoi tribunali, la moderazione, la protezione delle scienze e delle arti, restandole ancora provincie fioridee fertilissime. Percorso lo stadio di potenza e di gloria, cominciata a dar segni ili decrepitezza, quasi esausto l’ erario per l’ultima guerra turchesca e le 3 neutralità armate; i nobili di Terrafenno sof-frendoa malincuore l’esclusione dall amministrazione pubblica, il popolo corrotto dalla mollezza, la sua difesa era ormai solo affidata agli schiavoni. Nello scorcio del secolo passato, l’ambasciatore veneto a Parigi Quirioi, fatto accorto del pericolo cui correva Venezia, l’eccitò ad armarsi; quindi la rivoluzione le staccava Bergamo e Como, e le stragi di Veroni furono il guanto di disfida colla repub-