ni tedesche. Ne ilie’ chiara contezza la Civiltà Cattolica, 3.* serie, t. 7, p. 713, con l’elogio : L'autore è lontano dal parteggiare per questa o quella delle fazioni moderne d’Italia, ed è rispettoso verso il Papato;due pregi molto rari ne’moderni scrittori di storia e di diritto; ed insieme la Civiltà Cattolica non dissimula il rimarco, che vi sono certe appellazioni date or a qualche Papa, or a qualche intendimento de’ loro negozi, le quali si risentono più del vezzo universale di dar ma-la voce a’Papi e alla politica da essi seguita, per la condizionede’tempi,chedi quel inerbo e di quella calma di giudizio onde l’autore dà prova costante in lutto il libro, di cui vado a giovarmi. A p. 317C seg. il Reumont riporta 3 documenti intorno all’ archivio segreto della repubblica di Venezia. Contiene il 1.° le Deliberazioni del Consiglio de’ X intorno alla cura e alla custodia della Cancel- li ria segreta , colla esposizione dello stato di essa, fatta dal segretario Zaccaria Rosso a’11 aprile 1600. A me importa solo il riferire. » Benché sia per parte presa in questo consiglio sotto li 3i ottobre 1 ^ t c), statuito, che debba esser deputato un segretario del Senato alla cura e custodia della Segreta, dove sono riposti i libri, letteree scritture segrete del detto Senato, e che non sia permesso ad alcun altro che a quelli che sono di collegio I’ entrarvi a vedere le cose necessarie, per i servizi della veneta repubblica, se non con particolar licenza della Signoria nostra, senza la qual licenza non può alcuno aver copia il’ alcuna cosa segreta ; nondimeno, non essendo da qualche tempo in qua osservato quanto è stato da’prudentissimi maggiori nostri in detta parte disposto e dichiarato, conviene alla prudenza di questo consiglio dare in ciò ordiue tale che, conforme alla pubblica intenzione, non segua da mo nel detto proposito alcun inconveniente Inoltre propose, per mandarsi a parte come la precedente proposizione, di ug- 681 giungere un altro segretario del collegio, per la custodia della «Segreta, coll’obbligo di stare sempre in essa un di loro; che tutti gli ambasciatori o altri che avranno copie o scritture di detta Segreta, dovessero restituirle a’ due segretari, sotto debito di sagramento (giuramento) e altre pene giusta la forma della legge;che i due segretari avessero il carico di registrar tutte le parti e deliberazioni del Senato, e così i registri delle esposizioni degli ambasciatori ec. Il 2." documento è I’ E-lezione dello storico Andrea Morosità alla sopraintendenza della Cancelleria segreta, a’ 17 settembre 1601 in Consiglio de’ X. Non essendo da inolt’anni se non in poca parte registrali li Rubricaci delle lettere delle Corti,e li Registri delle esposizioni falle da Ambasciatori e da altri rappresentanti principi, mancando a cadauna circa 10 anni; oltreché a’Ilegi-stri ordinari delle deliberazioni del donalo,e delle materie di Roma e di Costantinopoli e delle altre Corti, vi mancava anche da registrare e da rubricare; fu dato il carico e la sopraintendenza del luogo della Segreta alMorosini deputa- lo a scrivere l’istorie, e successori suoi, con aumento a’ducati 200 che avea, di alil i 100 all’anno, per procurare l’esecuzione di quanto si andava a imporre a’se-gretari, acciò quanto prima si rimediasse a’detli mancamenti delle pubbliche scritture. Al segretario del Senato Zuanne Mara veglia fu dato il carico de’Registri e Rubricali vecchi, con ducati 10 mensili di ricognizione. Dovendo continuare i segretari delmedesiinoSenatoValerio Anteimi e Zaccaria Rosso, a’Registri e Rubriche de’libri segreti , e ad avere la custodia della Segreta, fu a ciascuno di loro aggiunto a’4o ducati annui che aveano altri 20. L’altro segretario del Senato Alvisa Saetta scrivendo da 8 anni gli Annali della Repubblica,ebbe in premio ducati 3oo da lire 6 e soldi 4>e per futuro salario 10 ducati mensili. Contiene il 3.“ documento la Relazione dello storico